Carburanti, come mai costano meno alle pompe del supermercato?

Le pompe di carburante convenzionate o a marchio dei supermercati hanno prezzo più contenuto, ma quali sono le ragioni dietro?

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Sicuramente almeno una volta nella vita vi sarà capitato di passare davanti ad una pompa di benzina convenzionata o a marchio del supermercato direttamente adiacente; personalmente, quando mi capita di percorrere la SS38 in direzione dell’Alta Valle mi capita sempre di vedere un distributore Iperal con prezzi decisamente più contenuti dei “classici marchi”, ma da cosa deriva questa differenza?
 

Prima di tutto facciamo una precisazione; le pompe in questione sono numerose e non è necessario andare a cercarle con il lanternino. Non è raro infatti trovare pompe “a marchio” Carrefour, Iperal, Il Gigante, Coop, Auchan, Conad e molti altri. Tutti i prezzi sono periodicamente verificati, come per le pompe “a marchio” dal Governo tramite l’Osservaprezzi Carburanti e possibile scoprire i marchi più convenienti.  

Qual è la differenza di concreto? Abbiamo preso in esame il prezzo di due pompe vicine, meno di 300 metri di distanza, una “del supermercato” e una più tradizionale, rilevando soglie di prezzo distanti. Per evitare possibili discussioni abbiamo deciso di non citare i marchi presi in esame, ma garantiamo che sono entrambi volti noti nel settore dei trasporti su gomma; mentre quello convenzionato con il centro commerciale offre la benzina e il diesel, rispettivamente, a 1.499 euro/litro e 1.659 euro/litro, la pompa “di marca” raggiunge 1.559 euro/litro per la benzina e 1.679 euro/litro per il diesel. Una differenza contenuta per il diesel, ma più importante per la benzina; precisiamo che le rilevazioni sono state prese il medesimo giorno e in modalità self-service. 

Si potrebbe pensare che i prezzi inferiori siano legati anche a dei servizi accessori inferiori, ma nella maggior parte dei casi non è così. Anche le pompe “dei supermercati” offrono servizi del tutto simili a quelli dei distributori più ricercati; dalla raccolta punti fino alla ricarica delle auto elettriche.  

La qualità dei carburanti 

La qualità è inferiore? Ci sono tanti “luoghi comuni” in merito, spesso legati anche alle “pompe no logo”. Il numero di ottani è differente? Il carburante è meno controllato? Posso rompere il motore? Le domande sono davvero tantissime, basta aprire Google per rendersene conto. 

Partiamo con ordine: il numero di ottani, la capacità della benzina di realizzare una corretta combustione miscelandosi con l'aria, deve rispettare i requisiti imposti e la normativa Italia impone come 95 il valore minimo. Certo, è possibile trovare un valore, come nel caso della benzina Blu Super+ di Eni, di 98 ottani che dovrebbe consentire consumi migliori, prestazioni lievemente superiori e una lubrificazione più accurata degli organi del motore. (Torneremo su questo argomento in un approfondimento dedicato che uscirà nei prossimi giorni, aggiorneremo l’articolo). 

Com’è vigilata la qualità del carburante erogato? Ciclicamente gli organi competenti verificano, con controlli a campione o in seguito alle segnalazioni degli utenti, il carburante erogato dalle singole pompe. In ogni caso, le loro specifiche sono garantite dalla conformità obbligatoria alle normative europee per le benzine e per il gasolio da trazione (diesel). 

Spesa e benzina insieme è più conveniente 

Come mai la differenza di prezzo? Come fanno i supermercati a mantenere un prezzo così inferiore? La risposta è semplice: rinunciano ad una parte dei margini di guadagno per incentivare i visitatori dei grandi centri ad effettuare il pieno, o il rabbocco, nelle immediate vicinanze. Le stazioni di servizio sorgono nelle immediate vicinanze degli ipermercati e l’automobilista si trova qui già nelle aree dedicate al rifornimento.  

Inoltre, come per le pompe no logo (o pompe bianche), i prezzi sono più contenuti perché mancano tutti quei costi accessori di cui i grandi marchi non possono fare a meno come, ad esempio, la pubblicità, l’elevato numero di dipendenti e molto altro. 

In aggiunta a questa precisa strategia di mercato, è importante prendere in esame anche i programmi fedeltà che consentono di risparmiare sulla spesa all’ipermercato o direttamente al distributore.  

Lo Stato ringrazia 

Come sappiamo, grazie anche ai recenti tagli sulle accise, il prezzo del carburante è legato ad una serie quasi interminabile di tasse; un meccanismo applicato in tutta Europa, ma che in Italia è sfruttato all’ennesima potenza. Con i prezzi “scontati” alle pompe dei supermercati, non è difficile pensare che i litri erogati siano numerosi e quindi tutto a vantaggio dello Stato che, senza le accise, si priverebbe di un flusso di denaro costante. 

Come fare benzina 

Anche se riconosciamo che fare il pieno di carburante potrebbe essere una azione meccanica conosciuta a tutti, suggeriamo di leggere questo approfondimento qualora ci fosse ancora qualche dubbio; invece, se avete difficoltà a trovare il lato giusto per far benzina ci sono dei piccoli accorgimenti che vi consentiranno di non sbagliare mai più.