Il gruppo Volkswagen rafforza la sua posizione già dominante a luglio 2025 con oltre 306.000 immatricolazioni e una quota del 28,2%, altri colossi dell'industria mostrano segni di cedimento, come Tesla che ha visto crollare le vendite del 40,2% in un solo mese. La crescita complessiva del 7,4% delle immatricolazioni rispetto al luglio precedente nasconde però una realtà più complessa, con il periodo gennaio-luglio che registra una leggera flessione dello 0,7% rispetto al 2024.
La vera protagonista di questa evoluzione è la mobilità elettrificata, che sta conquistando quote sempre più significative del mercato europeo. Le auto ibride hanno raggiunto una penetrazione di mercato di quasi il 35% nei primi sette mesi dell'anno, con oltre 2,2 milioni di unità immatricolate, confermandosi come la tecnologia di transizione preferita dai consumatori. Particolarmente brillante la performance delle ibride plug-in, che hanno registrato un incremento del 22% con più di 560.000 unità vendute, raggiungendo l'8,6% di quota contro il 6,9% dell'anno precedente.
Germania, Belgio e Paesi Bassi si sono distinti come i mercati trainanti per le auto completamente elettriche, con la Germania che ha segnato un impressionante +38% nelle vendite. Le vetture a batteria hanno conquistato il 15,6% del mercato nei primi sette mesi, superando il milione di unità immatricolate e mostrando una crescita sostanziale rispetto al 12,5% del periodo corrispondente del 2024. La Francia rappresenta invece un'anomalia in questo scenario, con un calo complessivo del 4% nelle elettriche, parzialmente compensato dal rimbalzo del 14% registrato nel solo mese di luglio.
Il declino inarrestabile dei combustibili tradizionali
Sul fronte opposto, benzina e diesel stanno vivendo una crisi strutturale irreversibile. Le immatricolazioni di auto a benzina sono precipitate del 20% rispetto al 2024, con la Francia che ha registrato un crollo del 33%, mentre la quota di mercato è scesa al 28% contro il precedente terzo del mercato totale. Ancora più drammatica la situazione del diesel, che ha perso il 26% delle vendite e si è ridotto sotto il 10% di quota di mercato, un dato che sarebbe stato impensabile anche solo pochi anni fa.
All'interno del gruppo Volkswagen, la performance è stata trainata da Skoda con un +30,5% e dall'esplosione di Cupra che ha segnato un impressionante +45%. Il marchio principale del gruppo ha registrato una solida crescita del 13,8%, mentre Audi ha mostrato segni di difficoltà con un calo del 10,4%, evidenziando come anche i brand premium non siano immuni alle turbolenze del mercato.
Stellantis attraversa un momento di particolare difficoltà, con una flessione dell'1,1% che ha portato la sua quota dal 14,9% al 13,9%. La situazione appare particolarmente critica per alcuni marchi storici: Fiat ha perso il 6,5% a luglio e il 21,8% da inizio anno, mentre Lancia ha subito un crollo del 68,2%. In controtendenza Alfa Romeo, che ha brillato con un +39,1% nel mese e un +34% nel cumulato, rappresentando una delle poche note positive per il gruppo italo-francese.
L'ascesa dei brand cinesi
Il fenomeno più eclatante del mercato luglio è rappresentato dall'esplosione di BYD, il costruttore cinese che ha registrato un incredibile +225% nel mese e un +290% da gennaio. Con 13.503 unità immatricolate in un solo mese, BYD ha superato marchi storici come Jeep, dimostrando come l'offensiva delle case automobilistiche cinesi stia iniziando a produrre risultati concreti nel cuore dell'industria automobilistica mondiale.
Tesla, paradossalmente, sta pagando il prezzo della crescente concorrenza proprio nel segmento elettrico che aveva contribuito a creare. Il crollo del 40,2% a luglio e del 33,6% da inizio anno ha portato la casa di Elon Musk sotto l'1% di quota di mercato, evidenziando come la competizione si sia intensificata drammaticamente nel settore delle auto elettriche. La perdita di appeal del brand americano coincide con l'arrivo di nuove proposte elettriche sia dai costruttori tradizionali che da quelli emergenti.
Tra le altre performance degne di nota, il gruppo Renault ha registrato una crescita dell'8,8% sostenuta dal +13,6% di Dacia e dal raddoppio delle vendite di Alpine, seppur su volumi ancora contenuti. BMW e Ford hanno entrambe chiuso il mese con un solido +11,6%, dimostrando capacità di adattamento in un mercato in rapida evoluzione. Hyundai, Toyota e Volvo hanno invece mostrato cali moderati, riflettendo le difficoltà di alcuni costruttori a navigare la transizione verso l'elettrificazione.
Il mercato automobilistico europeo del 2025 si sta così configurando come un laboratorio di trasformazione, dove le quote consolidate vengono ridisegnate dalla rapidità con cui i diversi gruppi riescono ad adattarsi alle nuove esigenze dei consumatori e alle normative ambientali sempre più stringenti. La partita per il futuro dell'automobile europea è più aperta che mai.