Le motorizzazioni disponibili per il mercato italiano sono 4, tutte turbocompresse: 1.6 da 122 o 156 CV e 2.0 da 211 CV per i benzina, 1.5 da 109 CV e 2.2 da 170 CV per i diesel.
I propulsori possono essere abbinati ad un cambio manuale a 6 rapporti oppure al cambio automatico a 7 rapporti, che è invece l'unica scelta per le motorizzazioni di punta 2.0 e 2.2 a cui è riservata anche la disponibilità della trazione integrale.
Infiniti ci ha fornito la configurazione più apprezzata nel nostro paese: il 1.5 diesel abbinato al cambio automatico.

Una volta messa in moto la macchina si rimane sorpresi dalla prontezza del motore, il piccolo turbo diesel ha da dire la sua e nonostante la cubatura ridotta si è rivelato corposo e dinamico sia nei tratti urbani che extraurbani.
Adeguato all'utilizzo quotidiano, soffre però in autostrada, in particolare in fase di sorpasso. A velocità sostenuta le richieste del conducente vengono esaudite con più lentezza e indecisione, risultando in una manovra prolungata, quasi goffa.
Sono ottimi i consumi: senza fare troppa attenzione si percorrono in media circa 15 km/l in città e 22 km/l in extraurbano.
Dal motore passiamo al cambio, un ottimo doppia frizione a sette rapporti che favorisce uno stile di guida rilassato e sfrutta appieno il motore. Le modalità messe a disposizione sono Normal, ECO e Sport, quest'ultima, malgrado il nome che suggerirebbe un profilo di guida più aggressivo, si è dimostrata inefficace nella gestione del propulsore a ritmo forzato, spingendolo oltre i suoi limiti, dove coppia e potenza vengono a mancare. Molto spesso ci si trova in una situazione di "stallo" tra la doppia scalata, l'allungo inesistente, e l'innesto del rapporto successivo.
L'inefficienza della modalità sport è colmata dall'efficacia, quasi paradossale, in modalità "Normal" che si è dimostrata la migliore per logiche di cambiata in tutte le situazioni. La presenza dei paddle al volante per usare il cambio in modalità sequenziale conferisce la giusta sportività nelle situazioni più dinamiche.
Arriviamo al sodo: come si comporta su strada questa Infiniti q30?
Durante la marcia l'assetto è rigido ma riesce ad assorbire alla perfezione buche, dossi e irregolarità del manto stradale.
La dinamica è interessante, tedesca e dopo capiremo come mai, lo sterzo è molto preciso e risponde bene anche se non è molto diretto.
Su strada si percepisce un marcato senso di sicurezza ed eseguire rapidi cambi di direzione non rappresenta mai una mossa avventata, grazie al telaio e alle sospensioni che lavorano bene con poco rollio e beccheggio.
L'assetto, stranamente, soffre durante la percorrenza progressiva di curve, dove gli spostamenti di carico avvengono meno repentinamente e tendono a distribuirsi più uniformemente sul telaio, con la vettura che cede ad un marcato sottosterzo. Solitamente questo comportamento è imputabile a sospensioni, peso o alla tendenza al "galleggiamento" sopra il limite di aderenza di un battistrada eccessivamente largo, ma riteniamo in questo caso, che la perdita di aderenza sia dovuta semplicemente agli pneumatici non molto performanti con cui la vettura ci è stata consegnata. In tutte le altre situazioni la trazione non viene mai meno e il differenziale anteriore lavora bene nei suoi limiti.
Anche il sistema frenante è adeguato e si comporta bene in situazioni critiche.