Il futuro della Lotus Emira potrebbe riservare sorprese inaspettate prima della fine della sua produzione, prevista per il 2027. Durante una recente conference call con gli investitori, il CEO di Lotus, Feng Qingfeng, ha rivelato un'informazione che ha catturato l'attenzione degli appassionati: l'azienda sta "attualmente valutando la fattibilità di un V8" per quello che rappresenta l'ultimo - forse - modello a combustione interna della storica casa automobilistica britannica. La notizia apre scenari interessanti per un'auto che, pur essendo l'ultimo capitolo di un'era, potrebbe evolvere ulteriormente prima del suo definitivo addio, proponendosi con una versione ancora più potente e prestazionale rispetto alle attuali configurazioni.
Presentata nel luglio 2021, la Emira rappresenta la conclusione di un'epoca per Lotus, che si prepara a un futuro completamente elettrificato (preparate le wallbox). Attualmente, la sportiva britannica viene offerta con due opzioni di motorizzazione: un V6 sovralimentato di 3,5 litri di origine Toyota, capace di erogare 400 cavalli di coppia, e un quattro cilindri turbo di 2,0 litri fornito da Mercedes-AMG. L'introduzione di un V8 rappresenterebbe una significativa evoluzione della gamma, con prestazioni che andrebbero ben oltre quelle già notevoli della versione V6.
Matt Windle, CEO di Lotus Cars Europe, ha dichiarato che l'azienda probabilmente non ha ancora "sfruttato" appieno il potenziale della Emira, motivo per cui sta "esaminando tutte le opzioni disponibili". La collaborazione già esistente con Mercedes per la fornitura del motore quattro cilindri potrebbe facilmente estendersi anche a un propulsore V8, permettendo a Lotus di creare una versione ancora più estrema della sua sportiva.
Le difficoltà commerciali non hanno fermato l'ambizione dell'azienda. Nonostante i recenti problemi legati all'esportazione negli Stati Uniti, dove Lotus ha dovuto sospendere le spedizioni ad aprile a causa delle tariffe doganali (una situazione che ha portato all'annuncio di potenziali licenziamenti per 270 dipendenti), la casa di Hethel continua a guardare avanti. Secondo quanto riportato da Autocar, Windle ha confermato che le spedizioni verso il mercato americano non sono ancora riprese, nonostante il recente accordo tra Stati Uniti e Regno Unito per la riduzione delle tariffe.
La possibile introduzione di un V8 sulla Emira non rappresenterebbe solo un'evoluzione tecnica, ma anche un modo per celebrare degnamente l'ultimo capitolo della storia a combustione interna di Lotus. Prima di abbracciare completamente la mobilità elettrica, la casa britannica sembra voler lasciare un'impronta indelebile, offrendo agli appassionati un'ultima opportunità di sperimentare la filosofia di Colin Chapman portata al suo estremo: leggerezza, agilità e ora, potenzialmente, potenza bruta in quantità mai viste prima su una Lotus stradale.