Le case costruttrici sono a rischio attacco hacker, lo dice uno studio

Uno studio americano evidenzia come le case automobilistiche, grandi o piccole che siano, siano esposte ad un rischio di attacco hacker: le auto interconnesse potrebbero diventare presto un problema.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Il settore dell’automotive ha abbracciato progressivamente le tecnologie producendo sempre più veicoli altamente tecnologici e connessi, questo aspetto pone però grandi interrogativi sull’utilizzo dei dati raccolti da parte delle case automobilistiche.

Un’indagine condotta dall’azienda americana Black Kite precisa che più della metà dei costruttori sarebbero esposti ad attacchi hacker. La società, che in più occasioni si è trovata a lavorare a stretto contatto con la NATO, è composta da “ethical hacker”, ovvero hacker che mettono a disposizione le proprie competenze per aiutare aziende a risolvere problemi e sventare potenziali attacchi informatici. Secondo lo studio, sarebbero molte le compagnie esposte ad attacchi di tipo Ransomware, ovvero quella tipologia di attacchi che bloccano l’accesso ai device chiedendo indietro un riscatto da pagare generalmente in cryptovalute.

L’indagine evidenzia anche quanto sia preoccupante che tante case automobilistiche abbiano riscontrato nel passato dei “data breach”, ossia delle vere e proprie fughe di dati. Quest'ultimi, successivamente, vengono venduti nel dark web, in tutti quei siti e portali non indicizzati dai motori di ricerca e spesso utilizzati per attività illecite.

Secondo Kelvin Coleman, direttore della National Cyber Security Alliance, qualsiasi casa automobilistica, grande o piccola che sia, rischia di essere hackerata prima o poi; gli hacker capiranno presto che l'industria automobilistica è uno dei settori leader nella digitalizzazione e nell'automazione, il che la rende un obiettivo primario.

In futuro, come sappiamo, saranno presenti sempre più vetture moderne ed interconnesse pertanto è auspicabile che i costruttori seguano una chiara strategia per mettere al sicuro tutti i dati raccolti dalle loro piattaforme. Considerato il continuo sviluppo dei sistemi di guida autonoma con la relativa mappatura degli ambienti circostanti, il problema della gestione dei dati diventerà via via sempre più attuale.