MoVe-In Milano: cos'è, come funziona e quando si attiva

L'applicazione MoVe-In e la sua scatola nera sono sempre attive, conteggiando anche i chilometri percorsi fuori dalla fascia ZTL.

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a cura di Florinda Maraschi

Aveva già creato non pochi malcontenti la recentissima scelta del comune di Milano, di rendere ancora più restrittive le norme di accesso alle zone a traffico limitato del centro città. Ricordiamo infatti che a partire dal 1 ottobre scorso, sono entrati in vigore nuovi divieti di accesso per l’Area C e per l’Area B alle auto più datate. In particolare, nella vastissima Area B, è vietato l’accesso  ad “auto euro 2 a benzina, euro 4 diesel senza Fap, euro 3 e 4 diesel con Fap di serie, euro 0, 1, 2, 3, 4 diesel con Fap after market installato entro 31/12/2018 e euro 5 diesel”. Unica deroga, l’utilizzo di 50 giornate annuali concesse dal comune di Milano, o la sottoscrizione del sistema MoVe-In.

Il sistema sperimentale MoVe-In (Monitoraggio dei Veicoli Inquinanti), permette di poter percorrere all’interno della ZTL (Area B), un numero limitato di chilometri annui, oltre i quali scatteranno le sanzioni. La percorrenza concessa varia in base alla classe di inquinamento del veicolo.

Sono permessi in deroga: 

  • 200 km/anno per benzina e gasolio Euro 0;
  • 300 km/anno per benzina e gasolio Euro 1;
  • 600 km/anno per benzina e gasolio Euro 2;
  • 1.500 km/anno per gasolio Euro 3;
  • 1.800 km/anno per gasolio Euro 4;
  • 2.000 km/anno per gasolio Euro 5.

I veicoli rientranti nelle suddette categorie rimangono di libero utilizzo soltanto nei giorni feriali dalle ore 19.30 alle ore 7.30 e sabato, domenica e festivi tutto il giorno. Sicuramente si tratta di fasce orarie non utili alla moltitudine di cittadini che devono raggiungere il posto di lavoro durante la settimana, così costretti a ricorrere a mezzi alternativi. 

MoVe-In è in pratica una scatola nera; inizialmente era stata sviluppata per monitorare lo spostamento di veicoli inquinanti in Piemonte e Lombardia. È del tutto simile a quelle utilizzate da numerose compagnie assicurative, grazie alla quale vengono rilevati gli spostamenti dell'auto e conteggiati i chilometri percorsi. Difatti, chi è già in possesso di una black box compatibile col servizio (Air, LoJack, Octo e Viasat.), non dovrà aggiungerne una nuova. Un discreto risparmio, perché per l’installazione è previsto un pagamento di € 30,00, a cui aggiungere i € 20,00 all’anno di abbonamento. Ma non basta essere in possesso della scatola nera. Bisogna anche aderire al sistema, registrandosi sulla piattaforma dedicata, tramite SPID, CNS o CIE.

Una volta sottoscritto il servizio è possibile accreditare dei bonus legati alle strade percorse e allo stile di guida. Vediamo di che si tratta. Si possono ottenere 0,2 Km di ecobonus ogni chilometro percorso su strade extraurbane; 0,2 Km di ecobonus ogni chilometro percorso su autostrade con velocità compresa tra 70 Km/h e 110 Km/h; 0,1 Km di ecobonus ogni chilometro percorso su strade urbane con uno stile di guida ecologico (ecoguida). Per stile di guida ecologico su strade urbane, si intende uno stile di guida caratterizzato da un basso numero di forti accelerazioni ovvero che non superi un’accelerazione di 2 m/s² per ogni chilometro percorso.

All’approssimarsi del consumo totale dei km concessi in deroga alla classe di inquinamento del proprio veicolo, il conducente viene avvisato, ma un ulteriore avviso è inviato a limite raggiunto (con una tolleranza del 3%). Dopo non sarà più possibile circolare in nessun giorno della settimana e in nessuna fascia oraria, fino alla scadenza dell’anno. Fin qui tutto relativamente chiaro, sebbene non molto pratico da mettere in atto. La parte davvero complicata arriva adesso.

La scatola nera di MoVe-In registra via satellite tutte le percorrenze. Ma proprio tutte. Quindi anche quelle effettuate fuori dalla fascia oraria del divieto (che va dalle 7.30 alle 19.30) e sulle strade dei 560 Comuni lombardi che hanno aderito alla strategia anti-inquinamento della giunta meneghina. Così facendo, i chilometri percorribili in deroga rischiano di rivelarsi davvero troppo esigui per le necessità di mobilità personale dei singoli cittadini. Secondo le FAQ del sito di MoVe-In infatti “se si terminano prima i chilometri assegnati non si potrà più utilizzare il veicolo nelle aree soggette a limitazione, in nessun giorno della settimana e 24 ore su 24, fino alla scadenza dell’anno di adesione.”

Ricordiamo che tra l’altro nessun comune italiano ha imposto limitazioni tanto restringenti e che secondo l’elaborazione del centro studi di AutoScout24 su dati ACI, si stima che in totale, considerando anche l’hinterland milanese (categoria M1, solo trasporto persone), 483 mila non potranno circolare. Non è strano immaginare come molti automobilisti siano subito ricorsi all’installazione di quanto richiesto e alla sottoscrizione del servizio, timorosi di non poter più entrare nella zona B. Ma è altrettanto facile ipotizzare che alla luce di queste considerazioni, in molti possano trovare il servizio insufficiente alle proprie necessità e possano decidere di revocarlo. È probabile che per tanti sia sufficienti usufruire delle deroghe (i 50 accessi annuali), risparmiando tempo e denaro dell'installazione. Chi non ha avuto il tempo di fare questi ragionamenti, può sempre rescindere dal contratto, ma prima conviene accertarsi della percentuale di bonus chilometrico già utilizzato.

Per farlo è necessario accedere all'area riserva del sito della regione o consultare l'app Move-In (disponibile sia per Android che iOS). Durante tutto il periodo di adesione al servizio è possibile monitorare le percorrenze giornaliere o settimanali, e tutti gli altri dati legati al servizio. L’utente registrato ai servizi  potrà consultare i chilometri concessi, quelli già percorsi, i chilometri bonus e il saldo chilometrico ancora disponibile. In più, attraverso l'applicazione è possibile attivare e disattivare  varie tipologie di notifiche, come quella relativa al raggiungimento del 50% e del 90% della disponibilità chilometrica, la notifica di esaurimento dei chilometri concessi in deroga e anche notifiche circa eventuali limitazioni al traffico per misure temporanee.

Vediamo quindi cosa ci dicono le FAQ riguardo la rescissione del contratto.

Per revocare l’adesione al progetto MoVe-In il proprietario del veicolo deve accedere con le proprie credenziali alla piattaforma informatica all’indirizzo www.movein.regione.lombardia.it e selezionare la revoca del servizio. La revoca determina la cessazione del monitoraggio, e quindi della deroga, ma non elimina il conteggio dei chilometri già effettuati. Infatti, nel caso in cui il veicolo abbia superato la soglia del 50% dei chilometri assegnati, non essendo più monitorabile viene equiparato a un veicolo che ha terminato i chilometri a disposizione e non potrà più circolare, nelle aree sottoposte a limitazione, fino alla scadenza dell’anno del contratto. Se invece si è revocata l’adesione quando il veicolo è ancora al di sotto del 50% dei chilometri assegnati, questo ricadrà nel sistema delle limitazioni permanenti vigenti (cioè limitazioni solo in fascia giornaliera e nei giorni feriali). Si specifica che la revoca dell’adesione a MoVe-In sulla piattaforma regionale non incide sul contratto stipulato con i TSP, ai quali si rimanda per le modalità di eventuale rescissione.

Quindi bisognerà anche rescindere dal contratto col proprio fornitore della scatola nera (Air, LoJack, Octo e Viasat), nel caso questa non venga utilizzata anche per l’assicurazione. E per le modalità di recesso, bisognerà informarsi sul sito del singolo provider.