Rivoluzione Francia: bocciati i connettori CHAdeMO

Una nuova legge francese abolisce il precedente obbligo di installare il doppio connettore nelle colonnine, lasciando maggiore scelta ai fornitori del servizio di ricarica.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Una nuova normativa transalpina punta ad abolire i connettori CHAdeMO ed introdurre esclusivamente gli standard CCS di Tipo 2, promettendo una maggiore e più rigorosa verifica sulle infrastrutture. Lo standard CHAdeMO, per un breve periodo, ha riscosso più successo del CCS ed è stato adottato da numerose case automobilistiche asiatiche, soprattutto giapponesi, con ricarica esterna. L’incremento delle vendite di vetture elettriche e ibride in Europa ha reso il Vecchio Continente il primo mercato di riferimento cambiando sostanzialmente le carte in tavola in materia di connettori.

Ora la Francia ha intenzione di rinunciare allo standard CHAdeMO con una nuova legge sulle infrastrutture di ricarica, variando sostanzialmente una precedente legge che imponeva ai fornitori di ricarica di installare il doppio standard sino alla fine del 2024. Chiaramente gli operatori rimangono liberi di installare punti di ricarica ancora dotati anche dell’attacco CHAdeMO, ma rimane obbligatorio l‘utilizzo del CCS Tipo 2; insomma, un singolo standard ma rimane possibile usufruire anche del CHAdeMO.

Il cambio della normativa potrebbe non aver valutato la presenza delle oltre 20mila Nissan Leaf, una delle elettriche più vendute al mondo, presenti sul territorio francese. La Leaf, così come Peugeot iOn, Citroen C-Zero o Mitsubishi i-Miev sono tutte equipaggiate di connettore CHAdeMO. La speranza è che il sistema di ricarica non scompaia completamente da un giorno con l’altro e che rimanga quindi in vigore ancora per qualche anno.

La nuova normativa francese, inoltre, introduce anche un obbligo verso le società che erogano il servizio di ricarica imponendo determinati requisiti di qualità e operatività. Il Governo francese, in sostanza, è desideroso di conoscere l’affidabilità dell’infrastruttura di ricarica così da offrire al cittadino un servizio stabile e utile. In aggiunta, le operazioni di manutenzione devono essere eseguite da professionisti in possesso di apposita certificazione (IRVE) e ogni colonnina deve essere controllata periodicamente almeno una volta all’anno.

Infine, la Francia sottolinea l’importanza dell’interoperabilità delle diverse reti, così da rendere la ricarica sempre più semplice ed efficace.