Tesla richiama oltre 1 milione di veicoli per i finestrini "schiacciadita"

Tesla richiama per un aggiornamento oltre 1 milione di vetture per un problema di sicurezza degli altracristalli.

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a cura di Florinda Maraschi

Per un problema agli alzacristalli, Tesla richiamerà quasi 1.100.000 veicoli. Il difetto riguarda vari modelli: le Model 3 dal 2017 al 2022, le Model Y del 2020 e 2021, le Model S del 2021 e 2022 e le Model X del 2021 e 2022. Durante i test di produzione svolti tra il 19 e il 23 agosto scorsi, secondo la National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA, agenzia governativa facente parte del Dipartimento dei Trasporti, votata a “salvare vite, prevenire infortuni in seguito a incidenti, ridurre il numero di incidenti imputabili ai veicoli”) gli ingegneri hanno riscontrato la difformità nella risposta del sistema di controllo degli alzacristalli, che dovrebbe bloccarli in caso di rilevamento di eventuali ostruzioni durante la chiusura, con il rischio di infortuni per i passeggeri e le loro dita.

Dal 5 all’11 settembre sono stati effettuati altri test su tutti i modelli prodotti dall’azienda di Elon Musk, ed è stato scoperto che il problema era diffuso su varie versioni, sebbene fin’ora l’azienda faccia sapere di non aver ricevuto reclami o richieste di risarcimenti.Non sarà necessario recarsi in officina per risolvere il problema, ma basterà cambiare il firmware. A partire dal 13 settembre i veicoli in produzione verranno forniti dalla versione aggiornata del software; per tutti gli altri, Tesla sta già provvedendo all’invio dell’aggiornamento, che verrà ricevuto direttamente dall’auto, se correttamente configurata e connessa alla rete wi-fi.

Non si tratta del primo richiamo che Tesla ha dovuto effettuare quest’anno
: a maggio oltre 130.000 unità, suddivise tra Model 3, Model S, Model X e Model Y erano state sottoposte ad aggiornamento perché il processore del sistema di infotainment poteva causare surriscaldamenti durante la carica rapida. Anche il quel caso il problema era stato risolto comodamente da remoto. Stessa soluzione per l’altro richiamo avvenuto sempre a maggio, questa volta riguardante la Model 3 Performance e il tachimetro che poteva rimandare rilevazioni scorrette se impostato in modalità pista.