Atlassian ha annunciato l'acquisizione della startup newyorkese The Browser Company per 610 milioni di dollari. L'idea è di creare un sistema browser based integrato con l'AI, che possa cambiare il paradigma del lavoro nelle aziende di tutto il mondo. Il software in questione dovrebbe essere quello presentato la scorsa primavera.
Volendo fare un paragone, ci si può immaginare qualcosa che somiglia a ChromeOS ma con un'integrazione dell'IA in ogni ambito.
Moltissima attività lavorativa, oggi, sono già web based; non si lavora aprendo un'applicazione sul proprio computer, ma aprendo un browser. Questo rende il sistema operativo meno rilevante, perché se si lavora su Chrome, allora non importa se lo stiamo facendo su MacOS, Windows o Linux (salvo alcune questioni sulla gestione della memoria).
Arc Browser
Prima di guardare al futuro, vale la pena comprendere il percorso che ha portato The Browser Company a questo punto. Arc, il prodotto di punta dell'azienda, aveva promesso di rivoluzionare l'esperienza di navigazione web attraverso un'interfaccia utente completamente ripensata. Tuttavia, il browser è stato messo in modalità manutenzione all'inizio di quest'anno, dopo che Josh Miller, uno dei fondatori, aveva profetizzato che le interfacce basate su AI avrebbero sostituito i browser tradizionali entro i prossimi cinque anni.
Questa previsione non è rimasta una semplice dichiarazione d'intenti. The Browser Company ha infatti sviluppato Dia, un browser web "alimentato dall'AI" che rappresenta un approccio radicalmente diverso alla navigazione. Invece di limitarsi a visualizzare contenuti web, Dia si propone come un intermediario intelligente che trasforma ogni pagina web in quello che i suoi creatori definiscono "chiamate di strumenti con interfacce chat AI".
L'acquisizione da parte di Atlassian non è casuale. Come hanno spiegato Miller e Hersh Agrawal, cofondatori di The Browser Company, entrambe le aziende condividono una convinzione fondamentale: il browser sta diventando il nuovo sistema operativo.
Questa filosofia si allinea perfettamente con la strategia di Atlassian, che vede nell'integrazione un'opportunità per accelerare quello che definisce "il prossimo grande cambiamento di piattaforma".
Mike Cannon-Brookes, CEO di Atlassian, ha descritto l'operazione come un tentativo di reinventare il browser per l'era SaaS e dell'intelligenza artificiale. La sua critica ai browser attuali è tagliente: "Il tuo browser attuale non è progettato per aiutarti... è uno spettatore nel tuo flusso di lavoro, che tratta ogni scheda allo stesso modo, senza consapevolezza del tuo contesto lavorativo, senza comprensione delle tue priorità e senza aiuto nel collegare i punti tra i tuoi strumenti".
L'indipendenza come chiave del successo
Un aspetto interessante dell'accordo riguarda la struttura organizzativa post-acquisizione. The Browser Company manterrà la propria indipendenza operativa all'interno di Atlassian, continuando a sviluppare Dia come progetto principale. Anche Arc, seppur in modalità manutenzione, non verrà definitivamente abbandonato, lasciando aperte possibilità future per entrambi i prodotti.
Sanchan Saxena, responsabile prodotto di Atlassian, ha fornito dettagli concreti su come questa visione si tradurrà in pratica: "Atlassian e The Browser Company intendono reimmaginare il browser per il lavoro della conoscenza nell'era dell'AI. Questo significa che Dia sarà ottimizzato per le app SaaS dove i knowledge worker trascorrono la giornata; ricco di competenze AI e memoria di lavoro personale per collegare i punti tra app, schede e attività; e costruito in modo sicuro così da poterlo portare in ufficio".
Nonostante l'entusiasmo e gli investimenti significativi, Atlassian mantiene aspettative realistiche sui tempi di realizzazione. L'azienda prevede che l'acquisizione non avrà impatti materiali sui propri risultati finanziari almeno fino al 2028, suggerendo che la rivoluzione promessa richiederà diversi anni di sviluppo.
Considerando che sia Arc che Dia sono basati su Chromium, l'analogia con una versione potenziata di ChromeOS appare inevitabile. Tuttavia, l'approccio di Atlassian sembra puntare su una differenziazione sostanziale: mentre ChromeOS si concentra sulla semplicità e l'integrazione con i servizi Google, la visione Atlassian-Browser Company mira a creare un ecosistema specificamente progettato per i professionisti della conoscenza, con l'intelligenza artificiale come elemento distintivo centrale.