...c è una terza possibilitá. Un grande reset dell umanitá. Resterebbero i robot, la loro AI, pochi super tecnici e i proprietari dei mezzi di produzione. Ed il problema è risolto...sic et simpliciter
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Quindi, anche tu sarai tolto di mezzo.
Ah no, tu fai parte dei "super tecnici"......
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Non si è tenuto conto del fatto che, le risorse del pianeta non sono sufficienti a mantenere tutta la popolazione mondiale in uno stato di tale benessere, si andrebbe all' autodistruzione
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Quindi, anche tu sarai tolto di mezzo. Ah no, tu fai parte dei "super tecnici"......
tu chi?
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E per una volta sono d'accordo con lui su quel commento che spero volesse essere ironico.
Ah ecco, ora mi è chiaro.
Sì, è un tipo di commento che salta sempre fuori quando si parla di questi temi. Non è il caso di prendersela, suvvia
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Per immaginare una società simile a quella di *Star Trek*, è necessario un profondo cambiamento culturale. Il denaro cesserebbe di essere il mezzo di scambio principale, rendendo superfluo persino il concetto di reddito universale (UBI), poiché ogni individuo avrebbe accesso a ciò di cui ha bisogno. Tuttavia, un sistema del genere non sarebbe sostenibile senza una diffusa consapevolezza dei limiti del consumo. Servirebbe una nuova forma di autocontrollo collettivo, basata sull’uso responsabile delle risorse, magari coordinato da un’intelligenza artificiale.

In questo contesto, le persone contribuirebbero alla società in modo costruttivo, seguendo le proprie inclinazioni e passioni: arte, cultura, esplorazione spaziale, rigenerazione ecologica del pianeta, e molto altro. Sarebbe una civiltà non più fondata sul consumismo, ma sull’evoluzione personale e sul progresso condiviso.
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Per immaginare una società simile a quella di *Star Trek*, è necessario un profondo cambiamento culturale. Il denaro cesserebbe di essere il mezzo di scambio principale, rendendo superfluo persino il concetto di reddito universale (UBI), poiché ogni individuo avrebbe accesso a ciò di cui ha bisogno. Tuttavia, un sistema del genere non sarebbe sostenibile senza una diffusa consapevolezza dei limiti del consumo. Servirebbe una nuova forma di autocontrollo collettivo, basata sull’uso responsabile delle risorse, magari coordinato da un’intelligenza artificiale. In questo contesto, le persone contribuirebbero alla società in modo costruttivo, seguendo le proprie inclinazioni e passioni: arte, cultura, esplorazione spaziale, rigenerazione ecologica del pianeta, e molto altro. Sarebbe una civiltà non più fondata sul consumismo, ma sull’evoluzione personale e sul progresso condiviso.
Pensiero molto condivisibile il tuo, ma come hai specificato ed hai fatto bene ad evidenziarlo, per giungere a ciò è necessario un'evoluzione ma non solo a livello personale ma a livello collettivo.
Guardati intorno, guarda quello che sono le persone, la loro vera natura, anzi, quello che siamo e la nostra vera natura che la nascondiamo dietro falsi sorrisi e dopo aver considerato questi pochi aspetti, credi ancora che una tale evoluzione a livello di coscienza potrà mai avvenire?
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...c è una terza possibilitá. Un grande reset dell umanitá. Resterebbero i robot, la loro AI, pochi super tecnici e i proprietari dei mezzi di produzione. Ed il problema è risolto...sic et simpliciter
E i loro prodotti a chi li venderanno ai loro robot?
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E i loro prodotti a chi li venderanno ai loro robot?
Se vorranno cambiare radicalmente la società, non penso che ci sarà bisogno di vendere come lo si intende oggi.
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