La meteora Palantir, dopo aver brillato nel firmamento di Wall Street con un incremento del 147% dall'inizio del 2025, ha improvvisamente perso quota dal 12 agosto, registrando un crollo del 17% che ha messo in allarme i suoi numerosi sostenitori.
Cos'è Palantir, l'azienda più misteriosa della Silicon Valley
Il gigante tecnologico specializzato in analisi dei dati e intelligenza artificiale, che fino a poche settimane fa sembrava inarrestabile nella sua corsa verso nuovi record, si trova ora al centro di un acceso dibattito tra investitori e analisti. La caduta verticale delle azioni ha fatto riemergere questioni fondamentali sulla sostenibilità delle valutazioni nel mondo tech e sulla volatilità intrinseca dei titoli ad alta crescita nel settore dell'AI.
Un'altra diramazione del dibattito sulla bolla AI e sulle possibili ricadute. Anche se, nel caso di Palantir, pare difficile anche solo supporre che l'azienda possa subire danni seri.
L'effetto domino scatenato dai venditori allo scoperto
Il primo colpo alla fiducia degli investitori è arrivato da Andrew Left, fondatore di Citron Research, noto per le sue posizioni ribassiste su società come Hertz e Nikola. La sua dichiarazione pubblica di aver preso una posizione short su Palantir, definendo "assurda" la valutazione della società, ha fatto da catalizzatore per una vendita generalizzata. Louis Navellier, fondatore di Navellier & Associates, ha spiegato a Business Insider come l'apparizione televisiva di Left su Fox Business abbia innescato il panico tra molti investitori retail: "Quando un titolo è così esteso, i venditori allo scoperto cercano sempre di bucare quella bolla".
I dati di MarketBeat confermano questo trend: a fine luglio, l'interesse short su Palantir aveva raggiunto 54,7 milioni di azioni, rappresentando circa il 2% di tutto il capitale flottante. Questo interesse ribassista è aumentato del 2% rispetto al mese precedente, segnalando una crescente sfiducia da parte di alcuni operatori professionali nelle prospettive a breve termine del titolo.
Parallelamente all'attacco degli short seller, si è sviluppato un fenomeno di profit-taking sistematico che ha coinvolto non solo Palantir ma l'intero comparto tecnologico. Tyler Radke, analista senior di Citi, ha osservato come questo trend abbia colpito anche colossi come Microsoft, nonostante risultati trimestrali eccellenti. La logica è semplice: dopo un rally del 150% dal gennaio 2025, molti investitori hanno considerato opportuno realizzare parte dei guadagni accumulati.
Navellier ha sottolineato la normalità di questo processo: "Se un titolo sale del 15%, è naturale che poi corregga del 5-10%". Tuttavia, il fenomeno è stato amplificato dai programmi di trading algoritmico dei market maker, che implementano strategie di mean reversion basate sull'assunto che i prezzi degli asset tendano a tornare verso le loro medie storiche.
Palantir resiste alla tempesta
Nonostante le turbolenze, Palantir mantiene il primato come titolo con le migliori performance nell'S&P 500 per il 2025. I risultati trimestrali hanno superato ogni aspettativa, con ricavi che hanno toccato per la prima volta la soglia simbolica del miliardo di dollari, registrando un incremento del 48% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. La solidità del business è ulteriormente supportata da una serie di contratti pluriennali con il governo statunitense, che garantiscono visibilità sui flussi di cassa futuri.
Il mondo degli investitori retail, caratterizzato da un seguito quasi da culto verso l'azienda guidata da Alex Karp, mostra segnali contrastanti ma non privi di ottimismo. Su Reddit, nella sezione r/WallStreetBets, gli utenti commentano con ironia: "Tutto quello che tocca Citron diventa automaticamente un long. Causano sempre un crollo prima che la gente capisca... poi il prezzo esplode".
Neil Rozenbaum, trader retail che ha venduto gran parte delle sue posizioni su Palantir l'anno scorso ma mantiene ancora un investimento nella società, ammette di rimpiangere quella decisione. "Vedevo Palantir come costosa", confessa, aggiungendo di considerare ora l'azienda come un "vincitore dell'AI" e di valutare futuri acquisti.
Secondo Navellier, il cui fondo gestisce oltre 800 milioni di dollari, Palantir rimane uno degli otto titoli nella sua lista "A grade" grazie ai solidi fondamentali. L'analista prevede che la ripresa potrebbe iniziare quando gli esperti inizieranno a rivedere al rialzo le previsioni sul titolo, oppure quando Palantir annuncerà nuovi contratti significativi o guidance sull'espansione del personale. "Non mi importa se si ferma per un mese o due. Tutto quello che conta è quando annuncerà i prossimi risultati straordinari con guidance in crescita", conclude Navellier, attribuendo la recente debolezza principalmente all'impatto mediatico della posizione ribassista di Citron.