Grandi Eventi DC: Il Giorno del Giudizio (1999)

DC chiude il millennio con Il Giorno del Giudizio: la prima prova corale di Geoff Johns con al centro Hal Jordan e gli eroi della Golden Age.

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a cura di Domenico Bottalico

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Il Giorno del Giudizio di Geoff Johns e Matt Smith (con i breakout di Christopher Jones) è il secondo dei due eventi con cui DC chiuse il millennio. Se l'evento "gemello" Il Regno fungeva da ideale sequel a Kingdom Come, la serie che aveva definitivamente o quasi traghettato DC fuori dagli estremismi degli anni 90, e aveva proposto una soluzione radicale ai problemi della continuity proponendo il concetto di Hypertime o Ipertempo, Il Giorno del Giudizio invece declinava quell'ispirazione mitico-mitologica e la legittimazione del concetto di legacy, così ben espresso dalla JLA di Grant Morrison e dall'evento del 1998 One Million, con un gusto decisamente più Silver Age seppur rimaneggiato in senso più intimo e personale. Al centro dell'attenzione dei lettori infatti era stato rimesso a sorpresa quel Hal Jordan/Lanterna Verde che da eroe aveva subito una incredibile caduta diventando uno dei villain più temuti in tutto il DC Universe in un percorso che da La Morte di Superman aveva attraverso la trasformazione in Parallax in Ora Zero! concludendosi con la redenzione, come vedremo incompleta, ne L'Ultima Notte.

Il Giorno del Giudizio fu pubblicato negli Stati Uniti come una miniserie settimanale di 5 numeri nel novembre del 1999; facevano da corollario alla miniserie principale una manciata di albi tie-in e one-shot speciali per un totale di 15 albi. Un evento tutto sommato abbastanza contenuto se paragonato per esempio proprio al precedente, e già citato, One Million che coinvolse tutta la produzione del 1998.

Grandi Eventi DC: Il Giorno del Giudizio (1999)

Il Giorno del Giudizio: Inferno sulla Terra

Dopo aver cercato di conquistare la Terra e uccidere Zauriel, ma essere stato sonoramente sconfitto da Superman e della JLA in JLA #7, Asmodel è prigioniero all'Inferno sotto il giogo di Neron. È Demon, il demone rimatore Etrigan, a offrirgli libertà e una possibilità di vendetta: in cambio del dominio sull'Inferno, gli offre infatti il potere dello Spettro dato che questi è rimasto senza un ospite umano dopo che Jim Corrigan aveva scontato la sua "pena", come visto alla fine della serie regolare Lo Spettro di John Ostrander e Tom Mandrake, e la possibilità di vendicarsi non solo degli eroi terrestri ma anche di distruggere il Paradiso.

Il patto è siglato e Neron viene immediatamente spodestato. Le fiamme dell'Inferno vengono spente e, iniziando a congelare, i suoi abitanti invadono la Terra. A Manhattan intanto Asmodel fuso con lo Spettro inizia a seminare distruzione giurando vendetta contro tutto e tutti. Il gruppo appena formato delle Sentinelle della Magia (guidato da Zatanna e formato da lo Straniero Fantasma, Ragman, Deadman, Raven, Alan Scott - Lanterna Verde/Sentinel, Madame Xanadu, Doctor Occult e Sebastian Faust - il figlio senz'anima di Felix) cerca di spiegare l'accaduto alla JLA e alla JSA accorse sul posto.

Gli eroi decidono di diversi in tre gruppi con tre diversi obbiettivi. Il primo gruppo, capeggiato da Batman, rimane a Manhattan per arginare l'invasione. Il secondo gruppo capeggiato da Wonder Woman si dirige verso il Paradiso nella speranza di convincere Jim Corrigan a legarsi nuovamente con lo Spettro. Il terzo, guidato da Superman, invece si reca all'Inferno con l'obbiettivo di accenderne nuovamente le fiamme e attirare così i demoni. Infine un gruppetto composto da Captain Marvel/Shazam, S.T.R.I.P.E. e Starfire si dirige in orbita per recuperare la Lancia del Destino, l'unica arma in grado di ferirlo, e scagliata nello spazio profondo dallo stesso Spettro dopo che il suo potere aveva quasi corrotto Superman (sempre nella serie regolare Lo Spettro).

Giunto alle porte del Paradiso, il gruppo di Wonder Woman viene cortesemente respinto dopo un breve colloquio con Jim Corrigan che si dice impossibilitato nel tornare a legarsi allo Spettro. Gli eroi non si danno per vinti e si dirigono quindi verso il Purgatorio dove ad attenderli ci sono le anime di numerosi eroi caduti, fra cui Vigilante e Rick Flag, vogliosi di redimersi anche a costo di diventare i nuovi ospiti dello Spettro. Dalle nebbie del Purgatorio emerge un candidato impensabile: Parallax/Hal Jordan. 

Wonder Woman e gli altri eroi sono restii ad accettare l'aiuto di Parallax ma Alan Scott è categorico: Hal Jordan è l'unico in grado di domare, con la sua forza di volontà, l'ira dello Spettro e spodestare Asmodel al comando. All'Inferno intanto Superman e il suo gruppo si fa faticosamente strada fino alla città di Dite dove tutti i tentativi di ravvivare le fiamme infernali sembrano vani finché Sebastian Faust non compie un sacrificio estremo perdendo così l'anima che aveva riacquisito solo poco prima.

Nello spazio invece il problema non è rappresentato dal recuperare la Lancia del Destino quanto dalla sua influenza negativa che investe Starfire. Solo con uno sforzo congiunto Captain Marvel/Shazam e S.T.R.I.P.E riescono a neutralizzare Starfire e portare la Lancia sulla Terra. Lì Hal Jordan, dismessi i panni di Parallax e ripresi quelli di Lanterna Verde, guida l'assalto contro Asmodel/Spettro, coadiuvato dal Corpo delle Lanterne Verdi sotto forma di costrutto dell'Anello del Potere, finché proprio Captain Marvel/Shazam non ferisce il temibile avversario con la Lancia.

È l'occasione per porre fine alla battaglia. Hal Jordan si fionda all'interno di Asmodel/Spettro ma il risultato non è quello auspicato. Lo Spettro è sì libero ma Neron, approfittando del caos, prende possesso del corpo di Superman quel tanto che basta per impossessarsi della Lancia del Destino. Sul piano astrale inizia quindi una furiosa lotta fra Hal Jordan, Asmodel e Neron per cercare di prendere il controllo dello Spettro che, a sorpresa, dopo aver ripreso coscienza di se stesso, sceglie come suo nuovo ospite proprio Hal Jordan reo di dover espiare le colpe dei peccati commessi come Parallax.

Asmodel viene invece rinchiuso in Paradiso, con la Quintessenza dubbiosa sulle capacità dell'Inferno di contenere i propri prigionieri, mentre Neron viene retrocesso nella gerarchia infernale a semplice demone rimatore. Lo Spettro consegna in custodia la Lancia del Destino alle Sentinelle della Magia. Hal Jordan scoprirà poi, in JLA #75, che i suoi vecchi compagni non sono in grado di riconoscerlo: una precauzione dello Spettro affinché il suo ospite conduca le sue missioni senza rischi.

Fra gli altri albi tie-in da menzionare: Anarky combatte il Carro Fantasma (Haunted Tank) in Anarky #7; a Gotham City, ancora sconvolta dagli eventi di Terra di Nessuno, Azrael affronta il demone Biis in Azrael: Agent of the Bat #58; Martian Manhunter e Gypsy combattono contro le versioni zombie dei loro compagni caduti della Justice League Detroit in Martian Manhunter #12 (una sorta di preludio ad un altro evento firmato da Geoff Johns) e infine in Aquaman #61, firmato da Erik Larsen, Aquaman affronta il suo avo Re Trevis.

Il Giorno del Giudizio: prove tecniche di neo-classicismo

È bene subito sgomberare il campo da qualsiasi fraintendimento: Il Giorno del Giudizio è un evento acerbo, più utile che bello. Eseguito in maniera erratica in più di un frangente, dal ritmo nervoso e dall'approccio grafico appena sufficiente è lapalissiano come si tratti della prima opera corale e con personaggi di prima fascia di Geoff Johns. L'autore originario del Michigan, che aveva esordito solo pochi mesi prima con la serie Stars and S.T.R.I.P.E., qui mostra quel gusto e quelle capacità che lo porteranno a prendere le redini prima di JSA e poi di The Flash all'insegna di quel ritorno, o per meglio dire riscoperta, di quei canoni classici del supereroismo che, come detto in apertura, Kingdom Come aveva delineato.

(Ri)letto con una certa prospettiva quindi Il Giorno del Giudizio pone il lettore di fronte alla questione squisitamente narrativa sulle modalità con cui poter applicare proprio quei canoni classici che Mark Waid e Alex Ross avevano sì rimesso in evidenza ma limitatamente a una miniserie che era slegata dagli eventi della continuity degli eventi dell'universo regolare, seppur con qualche eccezione che proverbialmente confermava la regola. Johns, con una buona dose di incoscienza ed entusiasmo, prova invece a reinserirli affinché influenzino effettivamente gli sviluppi dell'universo regolare strizzando un occhio alla legacy e l'altro agli eventi che avevano contrassegnato il decennio che andava concludendosi.

Il Giorno del Giudizio attinge quindi a piene mani dalla struttura narrativa tipica degli incontri classici pre-Crisi fra JLA e JSA (le così dette Crisi sulle Terre Multiple) declinandola sui canovacci di eventi come L'Ultima Notte e Odissea Cosmica. In questo senso, l'autore aveva bisogno di due poli d'attrazione rappresentati da un lato da un eroe che affondava nel sue radici nella Golden Age, ma non troppo conosciuto, come Lo Spettro e dall'altro da un eroe Silver Age, bistrattato ma rimasto nel cuore dei fan, come Hal Jordan/Lanterna Verde.

Narrativamente Johns si muove su un terreno solido: crea una minaccia che necessita l'intervento di un folto gruppo di eroi che si dividono poi in diversi gruppi preposti ad affrontare diversi aspetti della suddetta minaccia. L'autore è tuttavia sagace nel prendere in prestito elementi narrativi abbastanza recenti come Asmodel o ancora meglio come Lo Spettro la cui serie regolare, acclamata dai lettori e dalla critica, era terminata a sorpresa con la separazione fra l'entità divina e il suo ospite Jim Corrigan, per sfruttarli a suo favore e confezionare così un racconto in cui i lettori fossero pienamente coinvolti sin dalla prima pagina. 

Dando una impostazione familiare a coloro i quali stavano seguendo il meglio della produzione DC di quel momento, Johns affonda il colpo mostrando il suo amore per i personaggi "secondari", la capacità di attingere anche dagli angoli più remoti della continuity e della produzione della casa editrice nonché quella di schierarsi spesso e volentieri dalla parte dei fan incanalandone la voce.

Ne Il Giorno del Giudizio tutto questo è rintracciabile seppur ancora allo stato embrionale e soprattutto frenato dalle immancabili esigenze editoriali. La creazione della Sentinelle della Magia sono un classico esempio di valorizzazione di personaggi "secondari" ma il loro sviluppo è davvero irrisorio ai fine del racconto mentre la scelta di riabilitare ancora una volta Hal Jordan è mediata dalla scelta di farlo diventare il nuovo ospite dello Spettro accantonando, almeno per il momento, i piani di una vera e propria resurrezione sua e del Corpo della Lanterne Verdi.

A tal proposito è evidente infine come la dirigenza che volesse chiudere il millennio in maniera sicura, soprattutto alla luce dei piani dei vari rilanci già stabiliti vedasi Superman e Batman e le rivoluzioni dei vari team creativi e status quo, ma comunque permettere al giovane ed inesperto autore di cimentarsi su un palcoscenico importante come quello dell'evento annuale.

Se si può perdonare a Geoff Johns qualche ingenuità dettata dall'inesperienza e dall'esuberanza, il vero tallone da Achille di Il Giorno del Giudizio è il comparto grafico. Lo sfondo mistico-esoterico delle vicende evidentemente convinse l'editor Kevin Dooley a propendere per matite dalla forte impostazione chiaroscurale come quelle di Matt Smith. Un disegnatore solido, il cui stile si rifaceva in maniera evidente a quello di Mike Mignola, ma che nel corso degli albi si mostra sempre meno a suo agio nelle grandi scene corali e nel ricostruire l'epicità e la concitazione tipica dei grandi eventi.

I primi albi, la fase preparatoria di fatto dell'evento, sono giocati molto sull'atmosfera e Smith può distribuire meglio i suoi neri, riempiti in maniera decisa dall'inchiostratore Steve Mitchell, sopperendo alla sua tendenza alla stilizzazione con linee sicure con cui cesellare le anatomie. Questa soluzione inizia a essere impraticabile da metà racconto in poi cioè quando il numero dei personaggi sulle tavole aumenta e la stilizzazione si fa sempre meno efficace ed i neri da strumento d'espressione diventa ingombranti o sproporzionati.

Dove pecca forse maggiormente Smith è però nei layout e nella ripartizione degli spazi, tant'è vero che negli ultimi albi arriva Christopher Jones proprio a dare una mano nei layout. Non c'è una direzione precisa, la scelta nella disposizione dei riquadri sembra quasi casuale, forse in un tentativo di simulare la concitazione degli eventi, ma questo inevitabilmente inficia lo storytelling soprattutto a livello di prossemica dei personaggi.

Fortunatamente la tendenza all'utilizzo, quasi ad intervalli regolari, di splash page e/o di ampi riquadri a vivo permettono al lettore di orientarsi meglio rallentando il ritmo della lettura. Una prova appena sufficiente per un disegnatore evidentemente soverchiato dal compito affidatogli ed in cui sono facilmente rintracciabili, agli occhi di un lettore smaliziato, i passaggi meno riusciti o quelli in cui si è fatto ricorso a più di un proverbiale trucco del mestiere.

Il Giorno del Giudizio: da Lo Spettro Volume 4 a Il Giorno della Vendetta

Con Hal Jordan legato allo Spettro e nuovamente parte dell'Universo DC, DC varò nel 2001 una nuova serie dedicata al personaggio intitolata semplicemente Lo Spettro che durò 27 numeri. Gli autori J.M. DeMatteis e Ryan Sook rimaneggiarono leggermente le premesse di questa serie, la quarta dedicata al personaggio. Hal Jordan infatti non sarà più il mero strumento della Wrath of God andando a punire i criminali ma si sforzerà anche di espiare le colpe di Parallax prima e di se stesso poi. Questa tensione monopolizzerà tutta la serie fino alla sua cancellazione allorché lo Spettro sarà costretto ad intervenire nella battaglia fra la JSA e Spirit King che aveva resuscitato tutte le anime di coloro i quali erano stati puniti dalla Wrath of God costringendo Hal Jordan ad accettare definitivamente il ruolo di strumento della furia divina.

Come Spettro, Hal Jordan comparirà anche nel graphic novel del 2002 Green Lantern Legacy: The Last Will and Testament of Hal Jordan di Joe Kelly e Bill Sienkiewicz in cui si riconcilierà con Tom Kalmaku espiando anche idealmente la colpa per aver sterminato il Corpo delle Lanterne Verdi. Si tratta del primo tassello di avvicinamento per il ritorno effettivo di Hal Jordan come Lanterna Verde che avverrà solo nel 2004 con Green Lantern: Rebirth di Geoff Johns e Ethan Van Sciver in cui, retroattivamente, vengono modificate le motivazioni per la quali lo Spettro si unì a Jordan. Non semplicemente perché Hal Jordan volesse redimersi dei crimini commessi ma perché voleva eliminare definitivamente l'influenza di Parallax, ora l'entità manifesta della Paura, dalla sua stessa anima.

Con la rinascita di Hal Jordan, lo Spettro si ritrova nuovamente senza un ospite. Proprio a pochi mesi dall'evento Crisi Infinita, DC pubblica Il Giorno della Vendetta. Si tratta di una miniserie di 6 numeri (più una manciata di one-shot e albi tie-in) che è un vero e proprio sequel de Il Giorno del Giudizio e vede lo Spettro, sedotto da Jean Loring, la ex-moglie di Ray Palmer/Atom protagonista di Crisi di Identità, divenuta a sua volta il nuovo ospite di Eclipso, seminare morte e distruzione con la missione di eliminare tutta la magia dalla Terra ritenuta una forza che non potesse essere ricondotta a Dio e quindi al Bene non rispondendo alle leggi della fisica, leggi con le quali Dio aveva regolato il creato. Lo Spettro procede quindi a uccidere maghi e eroi i cui poteri si basano sulla magia ma anche a distruggere artefatti magici di vario tipo.

A farne le spese sono fra gli altri: lo Straniero Fantasma, che viene trasformato in un topo, Doctor Fate, che viene imprigionato in una dimensione nel suo Elmo, il mago Shazam che viene ucciso e la Roccia dell'Eternità che viene distrutta e Sette Peccati Capitali vengono liberati, Atlantide che viene nuovamente distrutta e affondata.

Sarà il gruppo noto come Shadowpact, guidato da Zatanna, ad arginare la furia dello Spettro e scoprire che dietro l'operato di Jean Loring/Eclipso c'è Alexander Luthor che, per raccogliere quanta più energia magica possibile da incanalare nella sua Torre Multiversale, aveva consegnato proprio alla Loring il Diamante Nero tramite lo Psycho-Pirata nell'Arkham Asylum. Shadowpact riuscirà ad indebolire lo Spettro grazie ai poteri di Black Alice permettendo così a Shazam di intervenire. Si tratta però di una vittoria temporanea (Shazam viene colpito e privato dei suoi poteri precipitando a Gotham City: è la scena iniziale di Crisi Infinita) perché lo Spettro uccide Nabu costringendo la Presenza ad intervenire e a confermare che i Signori dell'Ordine stavano lavorando alacremente per trovare un nuovo ospite.

Mentre Shadowpact con l'aiuto dello Spettro cattura i Sette Peccati Capitali e ricostruisce la Roccia, è evidente che la magia è stata danneggiata. Billy Batson è costretto ad imprigionarsi nella Roccia per tenerla insieme scegliendo un nuovo campione, Captain Marvel Jr., mentre lo scarabeo magico appartenuto al primo Blue Beetle si riattiva per un breve periodo finendo a El Paso in Texas e dove si unirà al giovane Jaime Reyes (il terzo Blue Beetle); infine l'Elmo di Fate è senza un proprietario e Shazam lo consegna a Detective Chimp affinché si assicuri che trovi un nuovo Doctor Fate (sarà Kent V. Nelson, nipote di Kent Nelson il primo Doctor Fate).

Lo Spettro troverà effettivamente un nuovo ospite. Si tratta di Crispus Allen, l'agente di polizia di Gotham City infatti era stato ucciso su Gotham Central #38 da un criminale di nome Jim Corrigan (un omonimo del primo ospite dello Spettro) e lo Spettro era stato costretto ad abitare il suo corpo mentre si trovava ancora in obitorio. Questa nuova incarnazione de Lo Spettro, e la difficile convivenza con il rigido codice morale del poliziotto suo ospite, è protagonista di una ottima miniserie in 8 numeri scritta da David Lapham con matite di Eric Battle intitolata Tales of the Unexpected featuring The Spectre.

Sia Il Giorno della Vendetta che Tales of the Unexpected featuring The Spectre furono pubblicate da Planeta DeAgostini insieme a Crisi Infinita che ha goduto anche di svariate ristampe compresa l'ultima da parte di Panini DC Italia. Per quanto riguarda invece Lo Spettro Volume 4, la serie con Hal Jordan, furono pubblicati 13 dei 27 albi totali in tre volumi brossurati da Play Press.

È d'uopo soffermarsi sulle Sentinelle della Magia. Il gruppo guidato da Zatanna ricomparirà nella miniserie di 4 numeri JLA: Black Baptism in cui cercherà di evitare la resurrezione di Felix Faust e successivamente nell'arco narrativo L'età della Ossidiana in JLA #68-75 di Joe Kelly, Doug Mahnke e Yvel Guichet contribuendo a salvare la JLA e Atlantide dal loop magico-temporale in cui erano rimasti incastrati. Il gruppo quindi sparirà tornando in una diversa forma e incarnazione prima come il già citato Shadowpact e poi come Justice League Dark.

Breve menzione per Neron. Già protagonista di Underworld Unleashed, l'evento DC del 1995, alla fine di questo evento, come abbiamo visto, è stato rimosso dal ruolo di signore degli Inferi. Il suo posto sarà oggetto di contesa fra Lord Satanus e Blaze nella miniserie di 8 numeri Reign in Hell pubblicata a cavallo fra il 2008 e il 2009.

Le edizioni italiane

Il Giorno del Giudizio fu pubblicato in un volume brossurato, che raccoglieva l'intera miniserie senza tie-in, dalla Play Press a maggio del 2000, quindi a circa sette mesi dalla pubblicazione originale. I riferimenti agli eventi della JLA di Grant Morrison, pubblicata con regolarità e successo, aiutarono l'editore a inserire organicamente l'evento nella sua proposta editoriale ma la pubblicazione non raccolse quanto sperato. Da un lato infatti l'idea di ritornare a rimaneggiare gli eventi di saghe, poi diventate cult, come le già citate Ora Zero! e L'Ultima Notte, non entusiasmarono i lettori italiani dell'epoca mentre dall'altro il nome di un autore praticamente esordiente in copertina non aiutò a sostenere le vendite. Per quanto essenziale, sia in termini editoriali che carto-tecnici, l'edizione Play Press rimane la migliore da recuperare qualora vogliate aggiungere alla vostra collezione anche questo grande evento DC.

Fu Planeta DeAgostini a riproporre ad agosto 2007, nella sua collana DC Sagas, e più precisamente alla nona uscita, Il Giorno del Giudizio. Rispetto alla precedente edizione, nel volume fu inserito JLA #35, albo che faceva da coda agli eventi, ma nessun altro tie-in. L'edizione in questione, cartonata, è assolutamente insufficiente: la qualità di stampa è molto bassa, una tiratura presenta delle pagine velate da un tono di grigio, il comparto editoriale è superficiale, non facendo alcun accenno ai riferimenti minimi per capire gli eventi della miniserie, e la cura editoriale è approssimativa. L'editor italiano confonde ad un certo punto Starfire con il personaggio Marvel Firestar: non è un caso visto che lo stesso editor curerà, con successo, alcune collane Marvel per Panini Marvel.

Attualmente l'unico modo per recuperare Il Giorno del Giudizio in italiano è nell'usato. Se invece preferite recuperarlo in lingua originale, è ancora disponibile il TP Day of Judgement su Amazon che raccoglie oltre alla miniserie principale anche il tie-in Day of Judgment Secret Files and Origins #1.