I 5 migliori film sulle band da recuperare assolutamente dopo Pistol

Se avete amato Pistol allora troverete interessanti quelli che sono per noi i 5 migliori film sulle band da recuperare a tutti i costi.

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a cura di Nicholas Massa

La musica è uno di quei primordiali mezzi attraverso cui, fin dall’alba dei tempi, l’essere umano ha comunicato travalicando qualsivoglia limite linguistico e tecnico. Da ciò l’importanza immortale che gli artisti musicali da sempre hanno assunto, passando dall’essere dei cantastorie conosciuti in ogni dove, all’essere delle vere e proprie star mondiali, pronte a plasmare la storia stessa attraverso la propria arte e il proprio apporto personale. Tantissime band, cantanti e gruppi sono rimasti impressi nella memoria, guadagnandosi di diritto l’immortalità musicale tanto agognata, attraverso quelle stesse voci che ancora oggi riecheggiano nei meandri del web, avendo quindi semi-abbandonato tutte le precedenti possibilità espressive. L’amore verso una band, o la loro arte, però, non è patrocinio esclusivo della dimensione sonora, curiosamente il cinema e la televisione hanno contribuito allo svilupparsi delle leggende suddette, sia attraverso i video musicali, sia attraverso le riprese dei concerti più memorabili, sia attraverso prodotti più elaborati e costruiti come le serie tv e i film dedicati. In seguito all’uscita, su Disney Plus, di Pistol (serie tv che narra le origini dei Sex Pistols, affrontandone sia le dinamiche esterne che interne) abbiamo deciso di raccogliere quelli che secondo noi sono i 5 migliori film sulle band da recuperare assolutamente dopo la serie suddetta.

Certamente quando si parla di band non si discute esclusivamente della loro musica, ma del loro impatto sul grande pubblico e soprattutto della loro ispirazione. Come saranno nati certi testi? Come avranno avuto inizio certe collaborazioni e certe amicizie immortali? Come avranno scelto certi vestiti e argomenti piuttosto che altri? A questo rispondono da sempre sia i libri che le interviste che gli aneddoti più celebri, esposti direttamente dai protagonisti in gioco con queste domande. Poi subentra il cinema, subentra la ricostruzione e la costruzione, anche romanzata un minimo, la partecipazione delle star, le testimonianze e la passione nel ricordare qualcosa che non è più plasmandolo e rendendolo quasi tangibile attraverso le immagini.

Se avete amato le metodologie formali attraverso cui è stata estratta, ricostruita e affrescata la storia dei Sex Pistols, appassionandovi sia alle dinamiche storiche che personali della band, non dovreste assolutamente lasciarvi scappare i nostri suggerimenti seguenti. Quando si parla di musica si parla anche di cultura, anche perché le note stesse di alcune band vanno ben oltre i limiti commerciali e il successo, lasciando impressi nella storia dei messaggi che ancora oggi hanno tutto un loro peso

La seguente lista è quindi mirata non soltanto esclusivamente verso gli amanti della musica o delle band citate, ma verso chiunque abbia voglia di ampliare la propria cultura in merito, abbracciando le storie proposte a costruire un quadro generale che quasi sempre si fa istantanea generazionale, ricordandovi che i prodotti seguenti sono disponibili sui portali di streaming più noti (Prime Video, Netflix...) . Conoscere determinati artisti e la musica, infatti, in moltissimi casi equivale a conoscere anche importanti frangenti storici con una loro rilevanza anche attuale.

I 5 migliori film sulle band da recuperare assolutamente dopo Pistol

Bohemian Rhapsody

Non si può costruire una lista de i 5 migliori film sulle band da recuperare assolutamente senza neanche nominare Bohemian Rhapsody. Si tratta di una pellicola del 2018, diretta da Bryan Singer, al cui centro troviamo la storia delle origini dei Queen. Il film si è quindi prefissato l’obiettivo di narrare le vicissitudini intorno a una delle band più leggendarie della storia, cercando di approfondirne il più possibile anche le dinamiche più personali. La trama si sviluppa, infatti, partendo dai primissimi momenti insieme del gruppo e ne affronta direttamente la crescita. Il film ottenne un successo immediato sia di pubblico che di critica, portandosi a casa 4 premi oscar: Miglior attore protagonista a Rami Malek, Miglior montaggio a John Ottman, Miglior sonoro a Paul Massey, Tim Cavagin e John Casali e Miglior montaggio sonoro a John Warhurst e Nina Hartstone.

Partendo quindi dai singoli membri della band il regista concentra la sua attenzione principalmente sul gruppo e su Freddie Mercury, regalando agli spettatori di tutto il mondo un affresco umano in cui troviamo moltissimi elementi differenti: amore, odio, gelosie, soddisfazioni, irriverenza dissacrante, in una pellicola calibrata dalla prima all’ultima scena. L’attenzione specifica al reale, alla ricostruzione dettagliata di alcuni momenti chiave dei Queen, rendono ancora più preziosa questa pellicola che non soltanto imita la storia ma la riporta letteralmente in vita. La ricostruzione millimetrica di alcuni fondamentali eventi per la band resta ancora oggi non soltanto un tentativo di maniacale attenzione geometrica, ma un vero e proprio tuffo nel tempo, coadiuvato dalle interpretazioni del suo cast e dell’attore suddetto. L’amore e l’attenzione globale verso questo film hanno ovviamente contribuito al suo successo, prevedendone, forse, un duraturo ricordo. Bohemian Rhapsody è attualmente disponibile su Netflix.

The Doors 

La seconda pellicola che abbiamo scelto nei i 5 migliori film sulle band da recuperare assolutamente è The Doors, biopic del 1991, firmato da Oliver Stone. Girato 20 anni dopo la scomparsa di Jim Morrison, il film s’incentra sia sul ricostruire la sua storia che quella dei Doors stessi. Qui il regista non si limita a delineare semplicemente le vicende intorno alla band stessa (origini, prime esibizioni e successo con ripercussioni) ma va ben oltre, approfondendo (in maniera anche romanzata) il punto di vista di Jim.

Ne fuori esce un lavoro che alterna alla ricostruzione storica una dimensione onirico-psicologica del tutto soggettiva, atta ad approfondire quella che era la visione del cantante, con un Val Kilmer perfettamente calato nella parte, al punto di scomparire quasi del tutto davanti alla macchina da presa. L’intimismo di questa trasposizione viene ovviamente arricchito dagli eventi chiave cui la band fu protagonista, ampliando le possibilità culturali della storia stessa su più fronti. The Doors è attualmente disponibile, a noleggio, su Apple Tv, Tim Vision, You tube e Google Play Film.

Nowhere Boy

Nowhere Boy è un film del 2009, diretto da Sam Taylor-Wood, al cui centro troviamo una storia che tutti conoscono senza conoscerla davvero a fondo. Alla base di questo progetto figurativo abbiamo l’adolescenza di un grandissimo artista della musica, soltanto quella però, senza mai mettere piede nella leggenda vera e propria.

John Lennon (Aaron Johnson) è un adolescente nella Liverpool degli anni ’50, un giovane uomo alla ricerca di se stesso e di quello che sarà il suo gigantesco potenziale. Diviso in famiglia, con una storia di lontananza verso la madre, si ritroverà ad affrontare un viaggio che lo condurrà verso la storia stessa della musica. Quando il nome dei Beatles era ancora bello lontano, troviamo un racconto di ricerca interiore e di crescita, in cui fanno la comparsa altri personaggi leggendari, senza però essere ancora tali.

Il film, quindi, si muove in questo particolare viaggio adolescenziale disegnato da incontri e facce noti in tutto il mondo. L’amicizia con Paul McCartney, l’avvicinamento alla musica, i primi esperimenti con una band ad oggi lontanissima, tutto questo proiettato verso una storia delicata che decolla raccontando qualcosa che ingenuamente pensiamo tutti di conoscere.

Nowhere Boy, basandosi sul libro di Julia Baird Imagine: Growing Up with My Brother John Lennon, parla una lingua che sembra familiare a tutti, giocandosi delle carte che funzionano se si è a conoscenza di quello che avverrà nel futuro del protagonista, in un continuo gioco di attese che trova la sua voce con il passare delle scene e degli eventi, formando l’immagine limpida della reale e tangibile storia della musica.

La scelta di narrare qualcosa di precedente agli aventi che conosciamo ha il suo fascino, trasponendo una serie di elementi dal sapore inedito e comunque fondamentale nella comprensione di quella che è stata una delle band più celebri di tutti i tempi. E mentre attendiamo la formazione ufficiale dei Beatles, ogni dettaglio in scena ci rimanda a qualcosa, collegandosi alle successive speculazioni e riflessioni sulle origini di un vero e proprio fenomeno culturale e musicale. Nowhere Boy è attualmente disponibile su Rai Play.

The Dirt: Mötley Crüe

In una lista de i 5 migliori film sulle band da recuperare assolutamente non può mancare The Dirt. Film del 2019 diretto da Jeff Tremaine e sceneggiato da Tom Kapinos, Rich Wilkes e Amanda Adelson. Le origini di questo progetto vanno ricollegate al libro The Dirt: Confessions of the World's Most Notorious Rock Band, e all’acquisto dei suoi diritti da parte della Paramount Pictures e la MTV Films.

Al centro della pellicola troviamo quella che è stata la carriera dei Mötley Crüe, partendo proprio dagli eventi personali dei vari artisti. Ritroviamo quindi Douglas Booth nei panni di Nikki Sixx in una storia dalle caratteristiche biografiche in cui conosciamo gli eventi personali del giovane e il viaggio che lo ha condotto alla band che conosciamo. La band stessa diventa quindi il centro pulsante di una narrazione che alterna un realismo di ricostruzione alle storie leggendarie e alle esibizioni che hanno fatto la storia, in un resoconto narrato con trasporto e nostalgia accessibile a tutti. The Dirt: Mötley Crüe è attualmente disponibile su Netflix.

Control

Diretto da Anton Corbijn, Control narra la storia dei Joy Division, incentrando la sua attenzione sul leader Ian Curtis (qui interpretato da un validissimo Sam Riley). Partendo proprio dalle dinamiche personali di un personaggio molto particolare, il regista intesse una storia e una narrazione che si coagulano perfettamente con i suoi più celebri lavori come fotografo.

Lo stile della sua macchina da presa non tende soltanto a riportare i fatti di questo leggendario artista e della sua band, ricostruendone il contesto storico, ma ne interpreta in linea diretta lo spirito musicale stesso. La sua regia, infatti, si muove di pari passo con le sensazioni stesse provate dal giovane e con l’arte al suo fianco, restituendo un’esperienza cinematografica che parla al suo pubblico avvalendosi di più voci contemporaneamente, in un coro delineato da una storia che si fa immagini, silenzi, sguardi musica. Control è attualmente disponibile, a noleggio, su Tim Vision.