Chi è il Pinguino?

Chi è il Pinguino, il villain di Batman ossessionato da ombrelli bulgari e crimini a tema aviario interpretato da Colin Farell in The Batman?

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a cura di Domenico Bottalico

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Sarà un irriconoscibile Colin Farell ad intepretare Oswald Cobblepot in The Batman, ma chi è davvero il Pinguino? Il caratteristico villain di Batman dotato di ombrelli bulgari e ossessionato da crimini a tema aviario è diventato famoso grazie alla gotica versione portata sul grande schermo da Danny DeVito in Batman Returns ma è anche uno dei nemici più astuti del Cavaliere Oscuro, uno dei pochi mentalmente lucidi nonché un fine calcolatore capace di costruire un impero insinuandosi nel sottobosco criminale e divenendone spesso l'oscuro ingranaggio principale.

Chi è il Pinguino?

Il Pinguino: le origini e la sua evoluzione

Il Pinguino esordì su Detective Comics #58 (data di copertina dicembre 1941) e fu creato da Bill Finger e Bob Kane. Ispirato a Willie The Penguin, pinguino in frac e cilindro mascotte della marca di sigarette Kool, e modellato sull'idea alla base dei villain del Dick Tracy di Chester Gould, il Pinguino era un abile ladro tant'è vero che il suo primo colpo riguardò il furto di due preziosi dipinti (valore stimato 250.000 dollari dell'epoca) che vennero trafugati, arrotolati, nel bastone del suo ombrello da passeggio. Il criminale non solo agiva per sé ma anche vendendo i suoi ingegnosi piani al miglior offerente fra cui la malavita organizzata e varie organizzazioni criminali.

Inizialmente il Dinamico Duo venne colto impreparato dall'audacia del Pinguino il quale però, dopo essere finito per la prima volta in prigione, iniziò una sorta di competizione a distanza con i suoi colleghi della galleria dei nemici di Batman implementando sempre di più i suoi ombrelli bulgari, ormai capaci di contenere qualsiasi tipo di arma da fuoco, trappola o congegno vario, e dedicandosi ad una serie di crimini a tema aviario.

La particolarità del Pinguino della Golden Age è che le sue origini non vennero mai rivelate e addirittura il suo nome venne svelato solo nel 1946 in una delle strisce giornaliere che apparivano sui quotidiani; proprio in quella occasione si apprendeva, fra l'altro, che Oswald Cobblepot aveva una zia di nome Miranda.

Il Pinguino venne quindi ufficialmente reintrodotto agli albori della Silver Age in Batman #99 (data di copertina aprile 1956) da Bill Finger e Sheldon Moldoff. Figlio del proprietario di un negozio di uccelli e con una madre invalida, Oswald Cobblepot era continuamente bersaglio di bullismo da parte dei suoi compagni di scuola per l'aspetto tondeggiante, l'andatura dinoccolata e il fatto che portasse con sé sempre un ombrello. Il motivo di questa bizzarra abitudine era legata alla morte del padre avvenuta per una polmonite presa dopo essere stato sorpreso da un acquazzone in mezzo alla strada senza avere un ombrello sotto cui ripararsi. La madre, temendo di perdere il giovane Oswald per lo stesso motivo, lo costringeva quindi ad andare sempre in giro con un ombrello.

Dopo aver studiato ornitologia, il giovane Oswald inizio a lavorare nel negozio di famiglia ora gestito dalla madre e dalla zia, Miranda. Tuttavia le dispendiose cure della madre fecero fallire l'attività il che portò Oswald sulla strada del crimine in cerca di vendetta contro quella società che prima lo aveva bullizzato e poi gli aveva tolto tutto. Il suo esordio come criminale non fu dei più semplici, anche fra i malavitosi infatti iniziò a circolare il nomignolo Pinguino tuttavia Oswald sfruttò a suo favore le sue apparenze. Con un ombrello bulgaro che nascondeva una pistola uccise un malavitoso di nome Angie prendendo il comando dei suoi uomini.

Inizia così una lunga serie di crimini a tema aviario. Il primo colpo del Pinguino fu il furto di un prezioso esemplare di airone prussiano, crimine che riuscì solo perché lo stesso Oswald fece una soffiata alla polizia sui suoi stessi complici. Nel primo scontro con Batman e Robin invece il criminale lasciò al Dinamico Duo una serie di indizi sotto forma di uova di pinguino.

Con Crisi sulle Terre Infinite anche il Pinguino subì un rilancio ma non nell'immediato. Pur facendo la sua prima apparizione in Detective Comics Vol. 1 #568 (data di copertina novembre 1986) di Joey Cavalieri e Klaus Janson, le nuove origini vennero svelate solo in Secret Origins Special #1 (data di copertina marzo 1989) da Alan Grant e Sam Kieth.

Oswald Chesterfield Cobblepot era l'ultimo esponente di una delle più antiche famiglie aristocratiche di Gotham bullizzato da bambino per il suo aspetto fisico e ostracizzato dall'alta società da adulto per lo stesso motivo. La sua ossessione per gli ombrelli è molto simile a quella della sua controparte Silver Age: il padre era morto per una polmonite presa dopo essere stato sorpreso da un acquazzone senza avere un ombrello sotto cui ripararsi. La madre, iper-protettiva, lo constrinse da allora ad andare in giro sempre munito di ombrello.

In questa versione moderna, l'ossessione per ombrelli bulgari e crimini a tema aviario è meno marcata e campy. Alan Grant nella sua riscrittura insiste nel sottolineare come il Pinguino sia un individuo completamente sano di mente e dal brillante intelletto. Ne è la prova dapprima la sua breve permanenza nella Suicide Squad (dopo un fallito tentativo di furto di una coppia di rari falchi dalla Gotham University) in cui mette a punto la strategia per liberare una dissidente politica in Russia, e poi il complesso piano per evadere di prigione architettato con l'ipnotista Mortimer Kadaver e che prevedeva, fra le altre cose, di fingere la propria morte.

Ben presto il Pinguino comprende che il tempo per ombrelli bulgari e furti di rari volatili è passato e decide di abbandonare il crimine. In realtà non è altro che un altro astuto piano: giocando in borsa e manipolando i mercati, Cobblepot ammassa una piccola fortuna che reinveste in un esclusivo club l'Iceberg Lounge. Il locale diviene il centro delle attività criminali di Gotham con il Pinguino che assume il ruolo all'occorrenza di mediatore, informatore o basista.

Con il reboot New 52 anche il Pinguino viene rimaneggiato. Le sue nuove origini saranno ispirate a quelle del suo alter-ego cinematografico visto in Batman Returnsma epurate dagli aspetti più gotici in favore di un insano complesso di Edipo nei confronti della madre. Non vi è, in questa versione del personaggio, l'ossessione per gli ombrelli e quella per i volatili è scaturita solo dalle deformità fisiche. Giovane criminale in ascesa durante l'Anno Zero (la saga che su Batman aggiunge nuovi tasselli alle origini del Cavaliere Oscuro) grazie al traffico d'armi si scopre che Willis Todd (il padre di Jason, il secondo Robin) è uno dei suoi scagnozzi (questa trama verrà poi ripresa nella serie Red Hood: Outlaw con Cappuccio Rosso che prenderà per un certo periodo il controllo delle operazioni di Cobblepot).

Negli story-arc in analessi (sempre su Batman) La Guerra degli Scherzi e degli Enigmi e Progetti Oscuri (rispettivamente di Tom King e James Tynion IV) si scopre che Cobblepot ha approfittato del vuoto di potere lasciato da Carmine Falcone per diventare il riferimento della malavita di Gotham (trama che verrà poi ripresa e chiusa nella serie Batman Eternal) mentre nel secondo si scopre che la sua ascesa è stata propiziata dal misterioso Designer.

Sempre su Batman di Scott Snyder e Greg Capullo nell'arco narrativo Gioco Finale, con il ritorno di Joker a Gotham, il Pinguino viene usurpato dall'Emperor Penguin ovvero il suo braccio destro Ignatius Ogilvy riprendendo il controllo del suo impero (criminale) solo grazie ad una temporanea alleanza con Batman. Nell'evento Forever Evil, il Pinguino viene appuntato sindaco di Gotham dal Sindacato del Crimine d'America.

Il Pinguino: i fumetti essenziali

Come già detto in apertura, l'esordio del Pinguino avviene su Detective Comics #58 che potete ritrovare nel terzo volume della collana Batman Arkham che Planeta DeAgostini dedicò ad alcuni dei più iconici villain del Cavaliere Oscuro. Nell'era pre-Crisi del personaggio è d'uopo sicuramente recuperare anche Batman #169 (data di copertina febbraio 1965) di France Herron e Sheldon Moldoff in cui il Pinguino non solo fa bella mostra del suo arsenale di ombrelli bulgari ma riesce anche a mettere in scacco il Cavaliere Oscuro rendendolo di fatto suo inconsapevole complice (trovate questa storia in Albi del Falco 478 - Una vittoria su Nembo Kid della Mondadori; DC Comics Story 14 - Batman: La minaccia del Pinguino della RW Lion oppure in DC Showcase Presenta 1 - Batman Vol. 1 della Editoriale Cosmo).

Pinguino - Dolore e Pregiudizio di Gregg Hurwitz e Szymon Kudranski

Con il rilancio New 52, Gregg Hurwitz recupera e sviluppa alcune suggestioni che Jason Aaron aveva suggerito nel one-shot Joker’s Asylum: Penguin #1 (1998) fondendo idealmente le atmosfere gotiche del Pinguino di Tim Burton con la ruvidezza delle origini rivisitate nel post-Crisi (la famiglia Cobblepot come parte dell'aristocrazia di Gotham entra proprio qui organicamente in continuity) e il successivo sviluppo del personaggio. Questa miniserie di 5 numeri gioca quindi su una tensione costruita in maniera semplice ma efficace: nel presente il Pinguino è un uomo d'affari rispettato e temuto, senza scrupoli, brutale e spietato mentre alcune suggestive sequenze in analessi ci mostrano la altrettanto brutale infanzia del piccolo Oswald che trova conforto solo nell'amore della madre malata.

Un amore che degenera progressivamente ma inesorabilmente mentre le vessazioni del padre e dei fratelli lo portano all'esasperazione e poi ad un gesto inconsulto che lo segnerà per sempre. L'autore cerca quindi di suscitare compassione nel lettore (la miniserie si apre con una scena del tutto simile a quella di Batman Returns) ma di contro riesce a cesellare un Pinguino incredibilmente letale perché ora più tridimensionale nella sua apatia verso il prossimo e nei suoi eccessi di rabbia ma anche nelle sue capacità strategiche. Ottima la prova di Szymon Kudranski alle matite e Jon Kalisz ai colori. Non cedendo alla tentazione di marcare i tratti grotteschi del personaggio, e spesso delle stesse trame delle storie che lo vedono protagonista, Kudranski opta per uno stile chiaroscurale con un tratteggio pesante e grezzo che dona un'aura di cinerea solennità al racconto in bilico fra gotico e noir.

Il trionfo del Pinguino di John Ostrander e Joe Staton

Il trionfo del Pinguino è one-shot di 46 pagine che uscì negli Stati Uniti a luglio 1992 (in Italia arriverà solo nel settembre del 1998 nella collana DC Prestige della Play Press) per accompagnare Batman Returns tuttavia il grande John Ostrander (Suicide Squad, Martian Manhunter) ai testi e il leggendario Joe Staton alle matite decisero di dare una sterzata realistica al personaggio ma in direzione diametralmente opposta a quella gotica di Tim Burton.

È prorpio in questo albo che Oswald Cobblepot comprende che l'epoca dei crimini a tema e delle sfide a colpi di ombrelli bulgari è terminato. Inizia così una lunga e laboriosa scalata al successo e alla "legalità": Cobblepot architetta un piano per arricchirsi giocando, ovviamente sporco, in borsa ammassando così una fortuna. L'obbiettivo è quello di avere i mezzi per eliminare Batman e contestualmente sostituirsi sulla scena gothamita a Bruce Wayne.

Il one-shot mette in luce ancora una volta, ma in maniera più celebrale e decisamente moderna per l'epoca, le capacità organizzative del Pinguino nonché il suo grado di pericolosità qualora lo si lasci agire indisturbato nell'ombra. Ma non solo: i due autori intercettarono un certo senso di irrequietezza dei lettori nei confronti di quegli espedienti tipici dei villain dei fumetti, e a cui non sfuggivano neanche quelli batmaniani, e quella ricerca di realismo che sarebbe di lì a poco sfociato in maniera maldestra in una certa produzione mainestream e non solo.

Neve & Ghiaccio di Alan Grant & Norm Breyfogle

Neve & Ghiaccio è una storia in due parti del 1990 apparsa su Detective Comics #610-611 firmata da Alan Grant e dal grande Norm Breyfogle. Si tratta di una storia dal tono decisamente diverso dalla produzione batmaniana di quegli anni a suo modo innovativa e decisamente convincente.

Si tratta a tutti gli effetti di una black comedy in cui il villain, con l'aiuto dell'ipnotista Mortimer Kadaver, prevedeva di fingere la propria morte ed evadere così di prigione. Un piano "classico" e che incredibilmente riesce ad ingannare anche il più grande detective del mondo. Peccato che l'avidità tradisca il Pinguino in una girandola di avvenimenti surreali che lo riporteranno ad incrociare nuovamente la strada di Batman e inevitabilmente anche quella della prigione. Trovate Neve & Ghiaccio su Batman di Norm Breyfogle Vol. 2 edito da Planeta DeAgostini.

Il Caso del Pinguino di Alan Grant, Norm Breyfogle, Marv Wolfman, Jim Aparo & Mark Bright 

Il Caso del Pinguino è una storia in tre parti sempre del 1990 apparsa su Batman #448, Detective Comics #615 e Batman #449. I nomi coinvolti sono quelli di alcuni dei migliori autori batmaniani di fine anni '80 e inizio anni '90 spesso impegnati nel trovare un nuovo canone fra il millerismo e tradizione e che probabilmente hanno raccolto meno di quello che avrebbero dovuto.

Un esempio lampante è questa "reinvenzione" del Pinguino. Nuovamente evaso di prigione, il Pinguino non resiste all'impulso di organizzare un crimine a tema aviario e con l'aiuto del dotatissimo Harold Allnut metterà a punto un congegno che, grazie alle microonde, gli permette di utilizzare ignari volatili per i suoi misfatti. Batman ovviamente non può non cogliere l'inequivocabile firma sottesa ai crimini acquisendo anche un prezioso alleato come Harold Allnut.

Trovate Il Caso del Pinguino su Batman di Norm Breyfogle Vol. 3 oppure Batman Arkham 3 - Pinguino entrambi editi da Planeta DeAgostini.

Batman Terra Uno Vol. 1 di Geoff Johns & Gary Frank

Nella rielaborazione del mito del Cavaliere Oscuro operata da Geoff Johns, uno dei demiurghi della DC contemporanea, e Gary Frank nella trilogia elseworld Batman Terra Uno, il Pinguino gioca un ruolo fondamentale soprattutto nel primo volume.

In questa realtà alternativa infatti Oswald Cobblepot è un milionario corrotto che sta correndo alla carica di sindaco di Gotham contro Thomas Wayne, una elezione che termina nel sangue proprio con l'omicidio di quest'ultimo. Dopo molti anni Bruce Wayne è convinto che l'omicidio sia stato commissionato proprio da Cobblepot, tanto da spingersi ad adottare l'identità di Batman per indagare sempre più a fondo, ma non senza difficoltà, e scoprendo una città stretta nella morsa della corruzione e della paura.

Si tratta di una lettura a tratti straniante soprattutto per il modo in cui l'autore capovolge alcuni assunti della narrazione batmaniana ma incredibilmente snella e appagante ed in cui il ritratto del Pinguino è quello di un villain estremamente moderno e per certi versi attuale. Il volume tornerà a brevissimo disponibile per Panini DC Italia.

Fra le storie che meritano una menzione d'onore figurano senz'altro la massiccia Batman Eternal (recentemente riproposta da Panini DC Italia in formato Omnibus, lo trovate su Amazon) in cui il Pinguino gioca un ruolo di primaria importanza e di cui si scopre più di una connessione con la mala di Gotham. Mentre imprescindibili sono due episodi di Batman The Animated Series ovvero Illusione d'amore (Stagione 1 Episodio 47) in cui Cobblepot, appena uscito di prigione, cerca di rigare dritto ma una coppia di ricchi borghesi decide di prenderlo come bersaglio portandolo nuovamente sulla strada del crimine e Il Meccanico (Stagione 1 Episodio 55) quando il villain riesce a sabotare addirittura la Batmobile

Il Pinguino negli altri media

La popolarità del Pinguino è data da due interpretazioni in altri media, diametralmente opposte, ovvero quella di Burgess Meredith nella serie TV degli anni '60 e quella di Danny DeVito in Batman Returns del 1992.

L'interpretazione di Meredith (il Mickey Goldmill della serie Rocky) porta all'estremo l'estetica campy della serie TV e l'inclinazione del personaggio per l'utilizzo di ombrelli bulgari di varia forma e fattura e per i bizzarri crimini a tema aviario. Alla sua fisicità, l'attore aggiungerà anche, come segno distintivo la risata, che nacque per imitare il tipico gracchiare dei pinguini e fu ottenuta grazie all'ausilio del caratteristico bocchino lungo che però aveva una controindicazione: irritava la gola di Meredith che era un ex-fumatore. Prima di Burgess Meredith si racconta che la parte fu offerta a Spencer Tracy il quale pose come condizione necessaria per accettare il ruolo quella di uccidere Batman in un episodio. Burgess Meredith riprenderà il ruolo del Pinguino anche nel lungometraggio del 1966 mentre in TV il personaggio tornerà in Gotham interpretato da Robin Lord Taylor. 

Al cinema invece il personaggio tornerà nel 1992 nel già citato Batman Returns interpretato da Danny DeVito, scelto proprio perché fisicamente molto simile a Burgess Meredith. La storia del Pinguino cinematografico tuttavia è a dir poco tribolata. Inizialmente compariva nella prima sceneggiatura scritta da Tom Mankiewicz per il film del 1989, il Pinguino sarebbe dovuto essere un trafficante d'armi proveniente dalla Russia o dall'Europa dell'est amante del freddo. Per questo ruolo si pensò a Peter O'Toole. Cassata questa sceneggiatura, il personaggio tornò nella sceneggiatura di Sam Hamm per il sequel del film, fortemente influenzata dal noir The Maltese Falcon (Il Mistero del Falco in Italia), e che avrebbe avuto come antagonisti un Pinguino e una Catwoman alla ricerca di un misterioso tesoro.

Gli studios volevano fortemente il Pinguino al cinema (lo ritenevano il villain più popolare dopo Joker in base ai riscontri proprio della serie TV degli anni '60) tanto da riuscire a convincere Tim Burton a sostituire nella sceneggiatura finale Killer Croc con il Pinguino pur concedendo al regista una profonda rivisitazione del personaggio che, partendo da nuove origini, terminava con un look completamente rivisitato.

Il Pinguino di Tim Burton era il figlio deforme di Esther e Tucker Cobblepot (nel film sarebbe dovuto essere proprio Burgess Meredith il padre di Oswald Cobblepot ma l'attore si ammalò gravemente poco prima delle riprese) abbandonato proprio per il suo aspetto fisico nelle fogne di Gotham. Il bambino tuttavia sopravvisse e venne accolto dal Red Triangle Circus Gang, un circo dove si esibì fino a quando, a 33 anni, ritornò in società rivendicando il suo retaggio e candidandosi a sindaco di Gotham con l'appoggio di Max Shreck (Christopher Walken), questa parte del plot è ispirata fra l'altro da un doppio episodio della serie TV degli anni ’60, intitolato “Hizzoner the Penguin” e “Dizzoner the Penguin”, dove il Pinguino si candidava proprio a sindaco di Gotham.

Questo nuovo Pinguino partiva da una illustrazione di Tim Burton ispirata al Gabinetto del Dottor Caligari che venne rimaneggiata per il costume che abbandonava i colori sgargianti in favore di un look più gotico e poi da Stan Winston (Edward Mani di Forbice) che realizzò le protesi. Per vestire e truccare l'attore ci volevano circa 4 ore e mezza e lo stesso DeVito era costantemente a disagio a causa dei chili di silicone delle protesi, disagio che sfruttò a suo favore non uscendo quasi mai dal personaggio durante le riprese e inserendo spesso fra una battuta e l'altra veri lamenti causati da questo disagio. Piccola curiosità: la saliva grigiasta del Pinguino è una mistura di collutorio e colorante alimentare creata dallo stesso attore.

Il Pinguino appare in numerosi adattamenti animati e film animati DC a partire da una delle primissime interazioni animate ovvero The Adventures of Batman della Filmation doppiato da Ted Knight. Apparirà anche in varie stagioni di Super Friends fino a Batman: The Animated Series il cui look è chiaramente ispirato a quello di Batman Returns e dove sarà doppiato da Paul Williams. Una piccola curiosità su questa versione: è l'unico villain della serie animata, insieme a Joker, a non avere un episodio che ne rinarra le origini.

Nel recentissimo lungometraggio animato Batman: The Long Halloween è doppiato David Dastmalchian, il Polka-Dot Man di The Suicide Squad - Missione Suicida.

Il Pinguino è uno dei primi villain con Batman deve combattere nei videogiochi. Dobbiamo addirittura ritornare al 1988 al seminale Batman: The Caped Crusader (realizzato da Ocean Software e uscito per Amiga, Amstrad CPC, Apple II, Atari ST, Commodore 64, MS-DOS e ZX Spectrum) uno dei videogiochi migliori in assoluto dedicati a Batman ma anche uno dei più difficili perché univa fasi di combattimenti ad una serie di puzzle non semplicissimi. Il Pinguino sarà ovviamente uno dei boss dell'ottimo Batman Returns, adattamento videoludico del film, uscito per le console a 16-bit.

Il personaggio rivestirà poi un ruolo di primo nelle serie LEGO Batman, Batman Arkham (in versione boss mafioso ovviamente) e rimaneggiato sia nelle origini che nel look in Batman: The Telltale Series. Compare con cammeo anche in Injustice: Gods Among Us e sarebbe dovuto essere un personaggio giocabile in Injustice 2 ma poi è stato cancellato sia dal roster iniziale che dai successivi DLC.

Piccola curiosità invece sulle action figures. La figure uscita per la serie Super Powers Collection della Kenner sarà la figure "definitiva" del personaggio. Il suo prototipo infatti verrà riutilizzato sia dalla Toy Biz per la successiva serie DC Super Heroes che dalla stessa Kenner che, con un abile paint job e modificando gli accessori all'interno della confezione, la riproporrà anche per la linea di figures dedicata a Batman Returns.

Il Pinguino in The Batman

Sarà Colin Farrell ad interpretare in The Batman Oswald "Oz" Cobblepot, meglio conosciuto nel sottobosco criminale di Gotham come Il Pinguino. Il personaggio è stato riplasmato, come rivelato dallo stesso Farrell, prendendo ispirazione da Fredo Corlone della saga Il Padrino (personaggio originariamente interpretato da John Cazale).

L'attore ha sottolineato come entrambi i personaggi siano insicuri e siano in una posizione di sudditanza nei confronti del mondo che li circonda:

Matt Reeves mi parlò di Fredo perché è un personaggio menomato dal senso di insicurezza causato dalla sua famiglia composta da uomini forti, intelligenti, capaci, violenti. Per questo motivo la tradisce, perché è un debole ma è anche un debole ed un emarginato. C'è questo stesso tipo di frattura alla base del Pinguino, da un lato l'ambizione e il desiderio di scalare le gerarchie del mondo criminale. Dove porterà questa scalata... mi piacerebbe esplorarlo in un secondo film, se mai dovesse esserci.

Sul personaggio sarebbe inoltre in sviluppo una serie TV spin-off che dovrebbe debuttare su HBO Max. Per il momento non si conoscono dettagli in merito né se lo stesso Colin Farell riprenderà il ruolo di Oswald "Oz" Cobblepot.