Usabilità

Il nuovo Alienware 17 con amplificatore di scheda grafica esterno assicura prestazioni grafiche di ottimo livello e ha anche una buona autonomia.

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a cura di Tom's Hardware

Design

alienware 17

Finora ho provato quattro versioni dell'Alienware 17, ma provo ancora un brivido quando vedo il logo extraterrestre. Sul coperchio grigio in alluminio anodizzato con il bordo superiore in plastica nera spiccano le due strisce oblique e la testa aliena retroilluminate a LED.

Passare le dita lungo le tre linee che s'intersecano sul coperchio contemplando il mio posto nell'universo è un'esperienza quasi catartica, ma la parte divertente inizia quando si solleva il coperchio. La finitura è in materiale nero vellutato al tocco, interrotto dalla tastiera retroilluminata e dal touchpad con la superficie sensibile anch'essa illuminata di blu. Altre due strisce luminose dello stesso colore tratteggiano il pannello frontale della base.

Anche se le dimensioni sono le stesse della versione dell'anno scorso (430 x 291,1 x 34,4 mm), il nuovo Alienware 17 pesa 3,780 Kg, circa 450 grammi in meno. È quindi più leggero dell'MSI GT72 Dominator Pro (3,81 chili, per dimensioni di 42,9 x 29,4 x 4,82 centimetri) e dell'Asus G751JY (4,17 chili, con misure di 41,65 x 31,75 x 2,28~4,3 centimetri).

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Tastiera e touchpad

Digitare testi con la tastiera di dimensioni standard dell'Alienware 17 corredata di tastierino numerico e 8 tasti macro è una delle migliori esperienze che si possano fare su un notebook per giocare, fatta eccezione solo per la tastiera meccanica dell'MSI GT80 Titan SLI. I tasti con una corsa di 2,24 mm e una forza di attuazione di 62 grammi restituiscono un ottimo feedback, e associati all'ampio poggiapolsi mi hanno permesso di scrivere velocemente.

alienware 17 w

Quanto al touchpad, l'area sensibile di 10,4 x 5,71 centimetri sembra più piccola di quello che è perché il poggiapolsi è molto ampio, ma quando l'ho usata, la superficie retroilluminata si è rivelata di dimensioni generose e più che sufficienti per muovere le dita indirizzando il cursore in modo fluido e veloce. Ottima anche la risposta alle gesture di Windows 8.1 come il pinch-to-zoom, la rotazione con due dita e via dicendo. Infine, i due pulsanti di selezione sono ampi e restituiscono un buon feedback.

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Connettività

L'Alienware 17 offre connessioni in abbondanza, a partire dalla coppia di porte USB 3.0, dal lettore di schede SD e dalla presa Gigabit Ethernet che ci sono sul lato destro della base. A sinistra si contano poi altre due USB 3.0, il blocco di sicurezza, le prese jack per microfono e cuffie e il connettore d'alimentazione. Le uscite video sono invece sul pannello posteriore, dove ci sono un'HDMI, una mini DisplayPort e la porta proprietaria per l'Amplificatore Grafico esterno di cui parleremo più avanti.

Audio

Come d'abitudine la coppia di altoparlanti Klipsch offre un suono abbastanza forte da essere udibile in uno spazio di medie dimensioni. Non mi aspettavo che i suoni emessi dal subwoofer fossero potenti, con i bassi confusi e gli alti poco percettibili. Ho provato a correggere i difetti armeggiando con le impostazioni di equalizzazione del software PCIe SoundBlaster Recon3D, ma con un risultato non eccelso.

Gli altoparlanti funzionano meglio con gli effetti sonori dei giochi. Con Far Cry 4 ho potuto sentire i tonfi pesanti dei miei piedi e il mio respiro, e dopo aver fatto saltare in aria un convoglio nemico sono stata premiata con un'esplosione potente.

Schermo

Uno dei componenti migliori dell'Alienware 17 (oltre alle specifiche tecniche e alle opzioni di illuminazione) è lo schermo da 17 pollici a 1080p. Sono rimasta stupita dalla riproduzione del trailer Full HD di Mad Max: Fury Road. I barili di metallo surriscaldati volavano in aria spinti da una palla di fuoco con tinte brillanti di bianco, giallo, arancione e rosso. Anche giocare a Far Cry 4 con questo Alienware 17 è stata un'esperienza affascinante.

 

I test confermano le ottime impressioni, dato che il display dell'Alienware 17 ha superato le aspettative nel test di riproduzione dei colori, raggiungendo il 106,3 percento del gamut volume. La media dei sostituti desktop è del 96 percento, l'Asus G751JY è arrivato al 99,1 percento, mentre l'MSI Dominator Pro si è fermato all'88,5 percento.

La luminosità massima è di 253 candele, inferiore alla media della categoria (286 candele) e per poco anche al risultato del Dominator Pro (255 candele). A stracciare i concorrenti è stato il G751JY, con 304 candele.