Latenza: Ehy, dove sono i miei 8 ms?

Un LCD molto veloce è il sogno di tutti i video giocatori. BenQ, con il suo FP17e+, offre un display dotato di un pannello da 8ms. Come si comporta questo LCD in realtà ?

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a cura di Tom's Hardware

Latenza: Ehy, dove sono i miei 8 ms?

Eccoci al discorso più interessante, ossia quello sulla latenza.

Latency: Hey! Where's My 8ms?

Come potete vedere, il pannello non fa miracoli con le transizioni improvvise. Abbiamo misurato 8.4ms nei casi migliori, il che non fa di questo monitor il più veloci tra quelli da noi testati. Il BenQ è comunque più veloce del Prophetview 920 Pro - il nostro monitor di riferimento - per il 75% del tempo. Il Prophetview 920 Pro si avvantaggia tra 155 e 220. Notate anche che la latenza rimane pressoché costante con valori tra 50 e 175 che, a mio parere, è un valore aggiunto, perché significa che tutte le sfumature di colore hanno la stessa latenza. Come esempio concreto, un oggetto giallognolo (R=175, V=175, B=90) su campo nero sul Prophetview 920 lascia una scia blu. Sul BenQ la scia è grigia, quindi meno sgradevole.

La vera domanda è: perché definire un pannello da 8 ms se l'effettiva latenza è di 20 ms per la maggior parte del tempo?

Secondo lo standard ISO il valore di latenza rimane 8 ms, ma dobbiamo ammettere che c'è un mare di differenza tra quello che si vede e uno sterile standard. Se uno schermo dichiarato da 20 ms si rivela un 28 ms, il gap è del 35%. In questo caso, da 8ms a 23-24 ms, il gap si amplia al 200%. Ciò non vuol dire che il monitor è pessimo - tutt'altro. Ci viene però da pensare al perché non si adegui lo standard ISO per la reattività degli schermi TFT...

Tornando all'analisi, il pannello di AU Optronics è estremamente reattivo, anche misurando un peggior caso di 24 ms è, complessivamente, più veloce dell'Hydis da 20 ms. E la differenza si vede.

La dispersione dei canali RGP non è aberrante, nessun appunto da questo punto di vista.

The dispersion of the RGB channels is not aberrant; no comment to make in that department.

Puntualizziamo un'ennesima volta che noi misuriamo la latenza su diversi canali per limitare l'ampiezza dello spettro di luce inviato al sensore. Questo perché i fotodiodi, come l'occhio umano, non percepiscono tutti i colori con la stessa intensità. Quindi durante le prove evitiamo di "mischiare i colori" in modo da avere le rilevazioni più accurate possibili. Inoltre il nostro sistema fornisce informazioni sulla dispersione dei pixel confrontata con la latenza nominale specificata.