La navigazione web diventa un'arte

Recensione - Test del Chromebook Serie 5 di Samsung e di Chrome OS.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

La navigazione web diventa un'arte

Ci sono alcune azioni che si compiono quando si usa un sistema operativo classico (Linux, Windows o Mac) che si danno per scontate: l'interazione a finestre, il tasto destro del mouse e la combinazione di alcuni tasti per velocizzare le azioni. Quando tutto il lavoro si sposta all'interno del browser alcune regole non valgono più e ci si trova davanti a limitazioni che ci obbligano a modificare il nostro metodo d'interazione. 

Skype (IMo) su Chromebook - Clicca per ingrandire

Con Chromebook ho riscoperto la combinazione dei tasti Alt + Tab (per passare velocemente da una finestra all'altra). Non è una novità, la uso molto spesso come immagino molti di voi, ma con Chrome OS è l'unica alternativa per velocizzare il lavoro. Di conseguenza cambia anche il modo in cui si usa il browser. Le finestre del browser diventano le applicazioni e di conseguenza bisogna limitare la navigazione a schede.

Skype (IMo) sarà aperto nella sua finestra, la posta elettronica in un'altra, così come Google Docs, mentre in una quarta ci sarà il sito web che sto visitando. In questa maniera con Alt + Tab (o il tasto funzione specializzato) potrò passare velocemente alla finestra dell'instant messaging o della posta elettronica, e poi tornare velocemente a Google Docs e alla recensione che sto scrivendo. Con Windows si passa da un programma all'altro, con Chrome da una sessione del browser all'altra.

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Ovviamente potrete anche lavorare con un'unica finestra e tante schede, ma ogni volta dovrete passare da una scheda all'altra a colpi di mouse o tramite una combinazione di tasti; se non sarà un problema quando avrete solo un paio di schede aperte, diventerà un Inferno quando ne avrete 10 o più. Se inoltre chiuderete per sbaglio una finestra, anche tutte le schede in essa contenute verranno terminate. Anche se è possibile ripristinare le schede chiuse, dovrete aspettare che si ricarichino e spesso dovrete rifare anche il login. 

Insomma, se non vorrete rischiare di perdere tempo prezioso, l'uso del browser su ChromeOS necessità un'impostazione e gestione più accurata delle schede e sessioni di navigazione.