Il modello LL-T2020H di Sharp è uno schermo da 20" di fascia alta mirato a chi ha pochi problemi di portafogli. L'ergonomia serve come caso di studio per un buon design: modalità pivot, base regolabile in altezza, angolo di visione molto confortevole, doppio input DVI, ecc...
Sarebbe perfetto se il pannello avesse le caratteristiche dichiarate dal produttore. Il reale rapporto di contrasto è di 228:1 di default. Comunque, contrariamente da quanto dichiara Sharp, il tempo di risposta non è inferiore ai 20ms. Inoltre è chiaramente visibile l'effetto scia anche nei giochi più lenti.
Come nel caso dei monitor di fascia alta di Eizo e Philips testati recentemente, lo Sharp LL-T2020H prova a strafare. Invece di usare 8 bit per colore, ossia nelle specifiche del pannello, ne usa 10. Questo metodo dovrebbe migliorare l'aspetto delle foto addolcendo le sfumature. Il monitor non si contenta di 256 livelli per colori, ma ne raggiunge 65,536 per interpolazione. Il problema è che l'interpolazione causa un "balletto" di pixel durante la visione di film in DVD. Quindi invece di una superficie uniforme e fluida, si ha un evidente tremolio.
Concludendo, la tecnologia Sharp ASV, basata sulla MVA di Fujitsu, non offre ancora la reattività dei più recenti pannelli TN+Film.
| Ergonomia | **** |
| Colori | **** |
| Interpolazione | ** |
| Giochi | ** |
| Film | ** |