Scelta della configurazione

Un notebook può essere la soluzione ideale per lavorare e svagarsi sia a casa sia in viaggio. Ecco una guida con i consigli di base per scegliere il notebook perfetto per voi.

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a cura di Tom's Hardware

4. La configurazione migliore per voi

La scelta di componenti come CPU, disco fisso, RAM e chip grafico può mettere in difficoltà anche gli appassionati di notebook, quindi non disperate se siete neofiti e vi sembra di addentrarvi in un groviglio senza via d'uscita. In realtà per uscirne vincenti basta che abbiate le idee chiare su quello che dovrete fare con il vostro nuovo portatile. E che siate coscienti del fatto che più siete pretenziosi più il conto sarà salato.

Ecco i componenti principali da tenere d'occhio.

  • CPU: i notebook più economici in commercio hanno in dotazione processori AMD E-Series o Intel Celeron e Pentium. In tutti i casi si tratta di processori che faticano a gestire applicazioni pesanti sia di produttività sia multimediali, ma sono adatti per supportare la navigazione web. Nella fascia bassa non dimentichiamo gli Intel Atom, che offrono prestazioni bassissime, a fronte però di autonomie elevate. Sono spesso installati nelle soluzioni ibride tablet e notebook di fascia più bassa. Nei modelli ultrasottili un po' più costosi invece la dotazione è spesso l'Intel Core M, che quanto a prestazioni fornisce una via di mezzo fra gli Atom e i più potenti Intel Core i3/i5/i7, a fronte di una buona autonomia.

    Per i notebook ordinari invece le prestazioni migliori si ottengono con le CPU Core i3, Core i5 e Core i7: se optate per questa famiglia cercate i prodotti di ultima generazione, che sono identificati come Broadwell o come "Intel Core di quinta generazione" perché offrono un compromesso prestazioni/autonomia migliore dei predecessori.

    I Core i3 sono adatti per chi deve svolgere prevalentemente applicazioni di produttività e navigazione web. I Core i5 sono la via di mezzo che si adatta a chi cerca un notebook di fascia media da usare anche a fini di intrattenimento. In questi casi tuttavia la grafica è determinante per capire fino a che punto si può spingere il sistema. Il Core i7 invece è la scelta obbligata degli appassionati di giochi e di chi ha bisogno di un portatile per usare applicazioni particolarmente pesanti.

  • RAM: i notebook di fascia più bassa oggi hanno almeno 4 GB di memoria RAM: se vi capita di incontrare qualche prodotto con una dotazione inferiore cestinatelo. Questa quantità è sufficiente per svolgere applicazioni di base. Se la vostra esigenza è di usare applicazioni in multitasking (più programmi aperti contemporaneamente) o pesanti da gestire meglio puntare a 6 o 8 GB. Come sempre gli appassionati di giochi sono una categoria a parte: nel loro caso bisogna cercare almeno 16 GB.
  • Dischi fissi: nella maggior parte dei casi un disco veloce è più importante di uno molto capiente. Anche perché ormai siamo in piena era cloud, e le soluzioni gratuite di archiviazione remota sono talmente tante che c'è solo l'imbarazzo della scelta.

    Potendo scegliere è sempre meglio preferire dischi fissi con una velocità di rotazione dei piatti di 7.200 RPM (giri al minuto) invece di quelli da 5.400 RPM. È da notare comunque che la quasi totalità dei notebook di fascia economica e media ha dischi meno veloci. Quanto alla capacità, la dotazione media oggi è compresa fra 500 e 750 GB, ed è più che sufficiente per la maggior parte delle necessità.

  • Flash Cache: nell'elenco delle caratteristiche di alcuni prodotti troverete spesso la dicitura "Flash cache" o "SSD Cache", diffusa soprattutto sui prodotti di fascia media. Indica che il disco fisso tradizionale è affiancato da una dotazione minima di memoria flash (di solito, 16 o 32 GB) che serve per accelerare l'avvio del sistema e in generale per migliorare un po' le prestazioni. Non è una soluzione paragonabile all'unità SSD, ma è una via di mezzo fra il disco fisso e l'SSD sia come prestazioni sia come prezzo.
  • Solid State Drive (SSD): le unità di archiviazione SSD costano più dei dischi fissi tradizionali e hanno una capacità inferiore (i tagli più diffusi sono quelli di 128 e 256 GB). Il maggiore vantaggio apportato da questo tipo di soluzione è che migliora notevolmente le prestazioni. In particolare il notebook è più veloce in fase di avvio, carica più rapidamente i file e riprende le applicazioni aperte in maniera più brillante. Altro vantaggio degli SSD è che non hanno parti in movimento, quindi sono meno soggetti a guasti. Si trovano spesso sugli ultrabook e sugli ibridi di fascia alta. In virtù delle loro prestazioni sono anche una scelta apprezzata in ambito gaming e nelle workstation grafiche.
  • Display: la maggior parte dei notebook di fascia economica ha in dotazione display alla risoluzione di 1366 x 768 pixel. È una soluzione ormai superata, ma se dovete contenere i costi è un compromesso che bisogna accettare. Ovviamente se ne avete la possibilità aspirate a un display con risoluzione superiore: 1600 x 900 pixel o meglio 1920 x 1080 pixel. A grandi linee una risoluzione più alta consente di gestire meglio l'uso di più applicazioni in multitasking, e per esempio di apprezzare meglio i film. Sappiate però che uno schermo Full HD (1920 x 1080 pixel) costa fra 100 e 150 euro in più di un display HD.

    Per dovere di cronaca sappiate che esistono anche schermi a risoluzioni ben più alte: 2560 x 1600, 3200 x 1800 o 3840 x 2160 pixel. Sono valori riservati ai prodotti di fascia alta.

  • Touch Screen: Windows 8 ha spinto la diffusione di notebook con display touch. Sono indispensabili sulle soluzioni ibride che si convertono in tablet, non altrettanto sui notebook puri. Non è difficile trovare portatili di fascia medio bassa con schermo touch, ma prima di lanciarvi nell'acquisto pensate se davvero vi serve. Aumenta il peso complessivo del portatile e rincara il prezzo. Per non parlare del fatto che tutti gli schermi touch sono lucidi e riflettono la luce ambientale trasformandosi spesso in specchi. Se non è indispensabile lasciate perdere.
  • Grafica: la stragrande maggioranza dei portatili di fascia economica e di fascia media ha la grafica integrata. Significa che l'elaborazione delle immagini è affidata a circuiti integrati all'interno del processore stesso, per risparmiare corrente, spazio, soldi e per produrre meno calore. Soluzioni di questo tipo vanno benone per supportare attività di base come per esempio la navigazione web, la riproduzione di video, e l'uso di giochi molto leggeri. Il chip grafico dedicato - di AMD o Nvidia – serve per avere prestazioni migliori con i giochi e le applicazioni grafiche più esigenti, come quelle per la post produzione video. Anche nell'ambito dei chip grafici ci sono prodotti di fascia alta, media e bassa, quindi fate attenzione: il bollino Nvidia o AMD sul poggiapolsi del notebook non significa che potrete giocare senza problemi.

    I chip al top di gamma sono quelli onnipresenti su gaming machine e workstation grafiche. Occhio ai sistemi di fascia intermedia, che spesso hanno installati chip grafici dedicati di fascia bassa che non sono in grado di fornire prestazioni sensibilmente migliori di quelle degli integrati. Insomma, prima di comprare il notebook con grafica dedicata se non siete esperti fate un controllo sulla sigla del chip direttamente sul sito Nvidia o su quello AMD.

  • Unità ottica DVD / Blu-ray: l'unità ottica sta via via scomparendo dalla dotazione standard dei notebook, perché le soluzioni di archiviazione cloud e i dischi fissi molto capienti permettono di avere sempre a disposizione altissime quantità di dati senza bisogno di masterizzarle. Per non parlare dello streaming di contenuti audio/video direttamente dal web. Se non avete esigenze particolari quindi non cercate a tutti i costi un notebook con l'unità ottica: evitandola risparmierete fino a 250 grammi di peso.