Destinazioni d'uso

Recensione - Test dei dischi per notebook a due e tre piatti, da 9.5 e 12.5 mm.

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a cura di Tom's Hardware

Destinazioni d'uso

I portatili progettati per sostituire i desktop devono generalmente offrire hard disk di grande capacità. Ad oggi però non sono molti i portatili dove si può inserire un disco più alto di 9,5 mm. I nuovi hard disk tuttavia trovano posto anche nelle soluzioni di archiviazione esterna (Hard Disk USB/eSATA o NAS). Queste ultime sono necessarie per fare il backup del sistema, ma anche per conservare dati che altrimenti intaserebbero l'hard disk principale. Infine, ma non ultimo, ci sono sempre più dispositivi che usano hard disk e che richiedono sempre più spazio: si va dai PVR agli impianti Hi-Fi, fino alle automobili. In tutti questi casi si cerca di occupare poco spazio fisico, ma ospitare comunque molti dati.

Crediamo inoltre che ci sia un mercato per dischi server da 2,5" di fascia bassa più alti. I dischi da 3,5" hanno conquistato il settore dei server ad alta capacità in fretta, e lo stesso potrebbe accadere con i prodotti da 2,5". Un di questi dischi può offrire 1 TB di spazio, e domani sarà ancora di più. L'elemento vincente però è che in un tipico rack ce ne possono stare fino a dieci, mentre con i dischi da 3,5" il limite è quattro. Per server dove ci vuole tanto spazio quindi i dischi da 2,5" sono una buona idea.

Una questione di spazio, digitale e reale

Un terabyte offre circa il 56% in più di spazio rispetto a 640 GB. L'aumento dello spazio necessario, con i dischi da 12,5 mm, è però solo del 32%. In proporzione quindi ci si guadagna un po', perché lo spazio fisico necessario è in percentuale minore di quello digitale guadagnato.

Capacità per volume e per watt

Ci siamo presi un po' di tempo per fare qualche altro calcolo, come la capacità espressa in GB per centimetro quadrato. Il disco da 12,5 mm ha una capacità maggiore di quasi il 19% se si considera lo spazio fisico che occupa.

Sapendo che le prestazioni sono simili, abbiamo preso in considerazione un altro parametro insolito, cioè la capacità per watt durante operazioni di lettura in streaming, divedendo la capacità totale per il consumo di picco. I risultati ottenuti sono simili a quelli che otterremmo considerando la capacità in relazione ai consumi in idle.