Intel, 5 milioni per lasciarsi alle spalle le accuse di discriminazione

Intel e il Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti hanno raggiunto un accordo da 5 milioni di dollari per chiudere un procedimento relativo ad accuse di pratiche discriminatorie.

Avatar di Jacopo Ferrante

a cura di Jacopo Ferrante

Il Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti ha annunciato di aver raggiunto un accordo da 5 milioni di dollari con Intel per "archiviare le accuse relative a una discriminazione sistemica ai danni di dipendenti di sesso femminile, afroamericani e ispanici" presso diverse strutture dell'azienda.

Gli impiegati di Intel in Arizona, California ed Oregon riceveranno 3,5 milioni di dollari sotto forma di arretrati ed interessi come parte dell'accordo.

L'azienda ha inoltre accettato di stanziare almeno 1,5 milioni di dollari in "adeguamenti per l'equità salariale per i prossimi 5 anni dei dipendenti statunitensi ricoprenti il ruolo di ingegnere come parte della sua analisi sull'equità delle remunerazioni".

Jane Suhr, direttore regionale dell'ufficio del programma federale sulla conformità dei contratti, ha affermato che "Intel è una delle prime aziende tecnologiche ad intraprendere numerose iniziative costruttive per garantire la parità salariale".

Il Dipartimento del Lavoro non ha rilasciato ulteriori dettagli sulle altre accuse. Non si hanno informazioni sul numero di dipendenti coinvolti o sul divario salariale.

L'azienda ha comunque sottolineato di aver raggiunto l'equità salariale nel gennaio scorso e nell'ottobre 2018 ha centrato l'obiettivo di avere nel suo organico una rappresentanza fedele della forza lavoro degli Stati Uniti.