La nuova IA di Google cresce giocando ai videogiochi

I laboratori Google DeepMind hanno presentato SIMA, una nuova intelligenza artificiale cresciuta con i videogiochi che gioca come le persone.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Google DeepMind ha annunciato SIMA, acronimo di Scalable, Instructable, Multiworld Agent, una intelligenza artificiale allenata con i videogiochi che è stata progettata per giocare come un essere umano. L’IA è stata addestrata per giocare insieme alle persone, apprendendo le meccaniche di gioco e la capacità di adattarsi a strategie e comportamenti dei giocatori.

A differenza dei classici bot, SIMA non esegue azioni predefinite, ma fornisce una sfida dinamica ed equilibrata imitando il modo di giocare degli umani: in poche parole, vi sembrerà di giocare contro un’altra persona, non contro un bot dalle scarse capacità o contro un’IA potentissima e pronta a stracciarvi.

Con SIMA sembrerà di giocare contro un'altra persona, non un'intelligenza artificiale

Il team di DeepMind che si è occupa dello sviluppo di SIMA ha collaborato con studi di sviluppo del calibro di Hello Games, Embracer e Tuxedo Labs, allenando l’IA su giochi come No Man’s Sky, Valheim e Goat Simulator 3. SIMA si è dimostrato estremamente versatile nel padroneggiare i vari giochi, anche se appartenenti a generi diversi.

SIMA non richiede API speciali o accesso al codice del gioco, quindi è facilissimo da integrare in qualsiasi titolo. Oltre a questo, la capacità di seguire istruzioni verbali lo rende il perfetto compagno di gioco: immaginate di essere in un gioco di ruolo e poter comandare gli altri membri del team, gestiti da SIMA, con dei semplici comandi vocali. Non male, non trovate?

Tim Harley, uno dei leader del progetto SIMA, ha sottolineato l’importanza che un’IA come questa ha nel creare nuove possibilità per l’intelligenza artificiale nei videogiochi, che può essere usata per rendere più difficili le sfide e per arricchire l’esperienza di gioco.

SIMA è ancora in una fase iniziale del suo sviluppo, ma potrebbe trasformare il modo in cui i videogiochi vengono sviluppati e giocati, offrendo un nuovo livello di interattività. Si tratta di un passo importante verso un’intelligenza artificiale che non è solo uno strumento per risolvere i problemi, ma anche un compagno capace di migliorare le esperienze quotidiante, inclusi i videogiochi.