Apple MacBook Pro 15: le differenze rispetto alla serie precedente

Recensione - Prova del MacBook Pro da 15 pollici con processore Core i7. Migliorate le prestazioni generali e l'autonomia.

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a cura di Elena Re Garbagnati

MacBook Pro 15": le differenze rispetto alla serie precedente

Le differenze rispetto ai modelli precedenti (MacBook Pro, perché non dovete comprarlo oggi) ci sono e sono tante, tutte nascoste dentro all'inespugnabile guscio di alluminio. Al posto degli ormai obsoleti processori Core 2 Duo hanno esordito le CPU Sandy Bridge. Le configurazioni previste a listino sono diventate due, invece delle tre dello scorso anno, entrambe di fascia alta, con processori quad core Core i7 che lavorano alle frequenze di 2 o di 2,2 GHz.

MacBook Pro 15" - clicca per ingrandire

Apple ha spiegato questa scelta riprendendo, nella sostanza, il lavoro di marketing di Intel: l'architettura SoC (System on Chip), con il controller della memoria, il Northbridge, la grafica e i core del processore integrati nello stesso chip, consente di ottenere prestazioni generali ottimizzate. Secondo Intel e Apple la potenza di elaborazione dovrebbe essere il doppio rispetto al passato.

Nello specifico, le prestazioni grafiche dovrebbero essere di tre volte superiori a quelle dei modelli precedenti, grazie al doppio chip grafico. Oltre all'HD Graphics 3000 di Intel, infatti, c'è in dotazione anche un AMD Radeon HD 6490M con 256 MB di memoria GDDR5 per il MacBook Pro con processore da 2.0 GHz, oppure un AMD Radeon HD 6750M con 1 GB di memoria GDDR5 nella configurazione con la CPU da 2,2 GHz. La grafica dedicata entra in funzione automaticamente quando le applicazioni in uso lo richiedono; se, invece, state usando software poco impegnativi funziona solo l'integrato di Intel, che consuma molto meno.

L'indicatore di carica della batteria - clicca per ingrandire

Il nuovo processore e la configurazione grafica così composta dovrebbero portare a un incremento dell'autonomia: Apple dichiara che si può usare il MacBook Pro lontano dalla presa di corrente almeno per 7 ore consecutive.

La dotazione di memoria rimane di 4 GB come in passato, con l'opzione di espansione fino a un massimo di 8 GB, mentre la capacità dei dischi fissi spazia dai 500 GB del modello base ai 750 GB del top di gamma, mentre prima non si andava oltre i 500 GB.

Il cliente può anche optare per per un disco Solid State Drive. Il modello base è ancora quello da 128 GB, che costa 100 o 200 euro in più a seconda della configurazione iniziale. Poi si passa a 500 o 600 euro per il 256 GB e al faraonico 512 GB da oltre 1.000 euro.

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Ultima novità riguarda la webcam: abbandonato iSight subentra FaceTime HD, capace di catturare video fino alla risoluzione di 1.280 × 720 pixel (720p). L'applicazione FaceTime che affianca la nuova webcam è integrata con la rubrica del Mac e ha ereditato le caratteristiche apprezzate nella rubrica dell'iPhone. Si possono impostare un elenco di contatti Preferiti con i nomi delle persone che desiderate contattare più spesso, o semplicemente raggruppare i contatti FaceTime differenziandoli dagli altri, e al tempo stesso accedere all'elenco delle chiamate recenti, per vedere le chiamate fatte o ricevute nell'ultimo periodo.

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