Gestire la velocità dei dati PHY

Le reti Wi-Fi non funzionano sempre bene. Scopriamo problemi e risoluzioni.

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a cura di Tom's Hardware

Gestire la velocità dei dati PHY

Il valore PHY è come un limite di velocità, che rappresenta quella teorica a cui si possono muovere i dati. Se siete su una rete a 54 Mb/s non state davvero trasferendo dati a quella velocità. È solo il "livello" di velocità a cui interagiscono client e AP; resta da vedere come si muovono i pacchetti dopo che si è stabilità la redazione tra i due dispositivi nel mondo reale.

Quando le interferenze disturbano il trasferimento e i pacchetti si devono rispedire l'access point potrebbe passare a un valore PHY più basso. Un po' come quando parliamo nella nostra lingua madre a persone che l'hanno solo studiata: rallentiamo per farci capire meglio.

Una soluzione che purtroppo funziona al meglio solo nel mondo cablato, come potete vedere dall'immagine. Se passiamo da 150 a 25 Mbps infatti quello che otteniamo è un pacchetto più lento, e che quindi ha più possibilità di essere colpito dalle interferenze. In altre parole questa tecnica non è solo poco utile nella comunicazione senza fili, è anche potenzialmente deleteria; e per di più rende più difficile il channel bonding (usare due canali insieme), perché aumenta il rischio di avere due velocità diverse.

La cosa incredibile, e triste, è che la riduzione del valore PHY per gestire le interferenze è ancora molto comune. La usa quasi ogni produttore, nonostante sia chiaramente controproducente per le prestazioni. Come se non sapessero nemmeno da dove cominciare per risolvere il problema delle interferenze.