DisplayLink oggi ha dei limiti, ma il suo futuro è brillante

Recensione - Come usare la porta USB per aggiungere uno schermo al vostro notebook.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

I prodotti basati su USB 2.0 di DisplayLink hanno una nicchia di utenza che sono in grado di soddisfare. I carichi di lavoro orientati alla produttività sono facilmente gestiti dall'hardware dell'azienda, rendendo semplice collegare un monitor con ingressi USB, DVI o VGA. Questa tecnologia non è adattata ad ambienti con tanto movimento: film soprattutto, ma anche i giochi sono una cattiva idea.

Se siete un utente che lavora da casa disinteressato a realizzare una configurazione con più schede grafiche un paio di adattatori da USB a VGA vi offrono una soluzione a basso costo per scegliere la strada del multi-monitor. 

Non sembra esserci limite al numero di dispositivi che la tecnologia DisplayLink supporta, ma non potete collegare un monitor a ognuna delle porte USB del sistema, in quanto la CPU e il bus USB non riuscirebbero a reggere il carico. Quando l'immagine a schermo cambia rapidamente, la qualità video può soffrire. Il video sopra dimostra quanto i movimenti portino il testo a deteriorarsi. È meglio limitarsi a due schermi se non si vuole avere problemi.

DisplayLink ci ha detto che ha intenzione di sfruttare la tecnologia Quick Sync di Intel per aiutare ad accelerare il processo di codifica. A quel punto (e pensando che sia adottata anche la connettività USB 3.0), sarà più ragionevole pensare di collegare due o più schermi tramite le porte USB, senza pesare sulle prestazioni. Speriamo che questo succeda nei prossimi mesi; forse per gennaio 2012 avremo qualcosa da provare.