Design
Il Dominator Pro non è il portatile più bello che si sia mai visto, ma non sarebbe un fastidio averlo sulla scrivania. Il coperchio in alluminio spazzolato nero è piacevole, e lo stemma retroilluminato di MSI al centro è caratterizzante.
MSI ha ripreso le linee a colori vivaci tipiche dei nuovi modelli Alienware per spezzare la monotonia del nero e svecchiare il design, mentre sul pannello retrostante ha predisposto dei bocchettoni rosso sangue da cui viene espulsa l'aria calda prodotta all'interno della base. L'effetto è armonioso, anche se chi è alla ricerca di un prodotto elegante potrebbe preferire qualcosa di ancora più tranquillo, come per esempio l'Asus G751JY, con rivestimento in alluminio e finitura soft-touch.
Alzando il coperchio si trova una scelta di colori decisamente meno spinta, con la lega di alluminio nero che occupa la maggior parte dello spazio. I pulsanti di accensione/spegnimento e di accesso rapido, fra cui quello per il controllo delle ventole, sono disposti sul lato sinistro della tastiera: sono sempre a portata di mano e non danno alcun fastidio durante la digitazione.
L'impostazione di default prevede la tastiera retroilluminata di blu, ma sappiamo che come nella tradizione MSI c'è tutto quello che occorre per modificare i colori a piacimento. Il poggiapolsi è leggermente sollevato rispetto al piano d'appoggio della tastiera, e il touchpad è delimitato da luci LED.
Il GT72 non è un peso piuma: pesa 3,8 chili e misura 42,9 x 29,4 x 4,8 centimetri ma si colloca comunque fra i prodotti da gioco più leggeri. Basti pensare che l'Alienware 17 misura 45,4 x 32,7 x 5,74 centimetri e pesa 4,1 chili. Del resto ricordiamo che stiamo parlando di notebook con schermi da 17 pollici.
Tastiera e touchpad
Come con la maggior parte dei notebook da gioco anche il Dominator Pro offre una tastiera con colori personalizzabili. I tasti sono a isola e hanno una spaziatura generosa, il che mette al riparo dalle doppie battiture. La corsa è lunga (1,7 millimetri) e rientra nella media della categoria (compresa fra 1,5 e 2 mm), ma l'atterraggio è troppo secco e questo porta a una digitazione poco confortevole. Certo, questo tipo di notebook non nasce per scrivere ore e ore, ma durante il gioco la risposta dei tasti è importante.
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Ritroviamo come nei modelli precedenti il software SteelSeries Engine UI che mette a disposizione tutto quello che serve per personalizzare i tasti. Oltre a impostare i colori e gli effetti su zone differenti della tastiera, è possibile creare profili personalizzati per le diverse applicazioni. Inoltre si possono assegnare azioni specifiche di gioco ad ogni tasto. L'impostazione delle singole macro è semplice: basta immettere il comando e salvare. Sono inoltre disponibili le statistiche sempre aggiornate che svelano quali sono i tasti che usate di più.
Anche il touchpad è un ottimo supporto: la superficie è scorrevole e comoda da usare, l'area sensibile misura 10,9 x 6,3 centimetri, quindi è abbastanza ampia per consentire di tracciare le gesture multitouch di Windows. Nella prova empirica ha risposto con solerzia e precisione ai comandi, con qualche incertezza solo nei movimenti che prevedevano lo scorrimento verso il basso.
Per confermare le selezioni ci sono due pulsanti separati molto confortevoli da usare.
Connettività
Il Dominator è la prova che le porte di connessione su un notebook non sono mai troppe. A destra ci sono due connettori USB 3.0 di fianco al lettore Blu-ray. Il conto sale esaminando il lato sinistro, dove i connettori USB 3.0 sono quattro, più un lettore di schede di memoria 2-in-1, e le prese jack placcate in oro per S/PDIF, ingresso audio, cuffie e microfono. Sul pannello posteriore ci sono poi due uscite video mini DisplayPort, una HDMI e il connettore gigabit Ethernet.
Display
Il display è uno dei pochi punti in cui questo notebook non eccelle, anche se è di alto livello. Lo schermo 1080p da 17,3 pollici non è brillante come i concorrenti e non fornisce colori altrettanto vividi. 
Con la suite di test Dispcal il display del GT72 ha riprodotto solo l'88,5 percento della gamma sRGB, che è un valore al di sotto della media dei desktop replacement, che è del 97,2 percento. A titolo di confronto, il G751JY e l'Alienware 17 hanno totalizzato rispettivamente il 99,1 percento e il 106 percento.
Per quanto riguarda il Delta-E, che misura la precisione del colore, il GT72 ha restituito un valore pari a 10,3, rispetto al punteggio perfetto che è zero. Il G751JY si è attestato a 2, mentre l'Alienware 17 ha quasi centrato l'obiettivo con un quasi perfetto 0,6.
Infine vediamo la luminosità: il GT72 arriva a 255 candele, un valore inferiore alla media della categoria che è di 275 candele. L'Alienware 17 arriva a 268 candele, mentre il G751JY brilla fino a 304 candele.