OS X con Gatekeeper è più sicuro ma spaventa chi sviluppa

Secondo diversi sviluppatori l'introduzione di Gatekeeper in Mountain Lion è una buona cosa, perché aumenta la sicurezza per l'utente finale. Allo stesso tempo però crea qualche problema per gli sviluppatori indipendenti, che sarebbe meglio risolvere.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Mountain Lion è più chiuso ma più sicuro grazie a Gatekeeper, e la maggior parte degli sviluppatori apprezza il cambiamento. O almeno questo è quanto si deduce da un articolo comparso su Ars Technica, a firma di Jacqui Cheng. La giornalista ha intervistato diversi programmatori, scoprendo che in buona parte apprezzano il nuovo sistema che protegge chi usa un Mac.

Per chi non lo ricordasse, Gatekeeper è una funzione inserita in Mountain Lion che permette all'utente di filtrare le applicazioni da installare secondo la loro origine. Le opzioni disponibili sono tre: solo da Mac App Store, da tutte le fonti certificate, ovunque. L'impostazione predefinita è la seconda voce.

Gatekeeper

"Credo che Gatekeeper sia di gran beneficio per l'utente finale", ha spiegato Wil Shipley di Delicious Monster. "Riduce le possibilità che un malware arrivi a destinazione. Cambia l'economia nel mondo del malware in favore degli utenti Mac". Le prime due opzioni di Gatekeeper, per esempio, sarebbero state in grado di fermare Flashfake, un malware per OS X "mascherato" da aggiornamento per Flash Player.

Dello stesso parere anche altri sviluppatori: "senza Gatekeeper un cliente potrebbe scaricare una copia di Delicious Library da qualche sito terzo che ci ha messo del malware. Non potremmo evitarlo, e l'utente non avrebbe modo di accorgersene. Ora l'utente saprà che il pacchetto non ha la nostra garanzia, e potrà eliminarlo ancora prima di aprirlo", ha infatti spiegato Shipley, esprimendo così un'opinione condivisa da Jamie Phelps di AgileBits e altri.

Gatekeeper tuttavia non rappresenta una totale chiusura di OS X, o almeno non ancora. Al momento l'impostazione predefinita è ancora relativamente aperta, ed è possibile disattivarlo del tutto. Anzi, alcuni ritengono che proprio quest'ultima possibilità rappresenti un pericolo. "Gli utenti sceglieranno l'impostazione Ovunque con fin troppa fretta, rendendo questa funzione del tutto inutile. Spero che la gente ci penserà due volte prima di cambiare questa impostazione", ha affermato Cabel Sasser di Panic.

Mountain Lion

Un problema però c'è, ed è piuttosto rilevante. Affinché una fonte sia considerata affidabile lo sviluppatore deve iscriversi al relativo programma Apple e pagare 99 dollari. Una barriera superabile, ma troppo alta per molti sviluppatori amatoriali che potrebbero trovarsi in difficoltà. Oggi potrebbe sembrare una questione trascurabile, ma OS X (come Windows) è diventato quello che è grazie anche a migliaia di sviluppatori che negli anni hanno creato software nel loro tempo libero, spesso senza guadagnarci nulla e solo a volte sfruttando il successo per creare un'attività redditizia.

Quest'ultimo è un aspetto che Apple dovrà tenere in debita considerazione. In molti credono che in futuro diventerà ancora più chiuso, e che estenderà l'obbligo del sandboxing a tutte le applicazioni, mentre allo stesso tempo renderà Gatekeeper più restrittivo. In tal caso l'azienda di Cupertino dovrà trovare il modo di preservare l'esistenza di applicazioni indipendenti senza rinunciare al continuo solidificarsi della sicurezza.

"È sempre difficile prevedere i piani futuri di Apple, ma se il passato è di una qualche indicazione, direi che il Mac diventerà ancora più sicuro", conclude Craig Hockenberry di Iconfactory, "il trucco naturalmente è allo stesso tempo offrire agli sviluppatori la flessibilità nel creare le applicazioni che poi i clienti vorranno comprare".