Piattaforme SATA 3 Gbps e SSD moderni: ne vale la pena?

Velocità di trasferimento vicine a 500 MB/s con un SSD sono possibili solo con un'interfaccia SATA 6 Gbps. Cerchiamo di capire se collegare un SSD moderno a una SATA 3 Gbps fa differenza oppure no.

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a cura di Manuel Masiero

Introduzione

Ci sono molti modi per mettere a punto un PC, ma l'unico modo per avere un miglioramento quantificabile delle prestazioni è rimpiazzare uno o più componenti hardware. In passato era più diffusa la pratica di overcloccare componenti come la CPU, la RAM o la scheda video.

Oggi l'overclock non permette di ottenere miglioramenti prestazionali quantificabili perché c'è potenza sufficiente per qualsiasi tipo di operazione e applicazione. Inoltre, può avere conseguenze negative: cambiando le frequenze del sistema, il moltiplicatore della CPU, le tensioni di processore e memoria e le latenze della memoria si può destabilizzare la stabilità a lungo e breve termine.

Rimpiazzare la vecchia scheda grafica con una più recente, aggiungere RAM e ancora meglio rimpiazzare il vecchio hard disk di sistema con un SSD sono operazioni di gran lunga migliori che smanettare con il software o il BIOS. Gli SSD oggi hanno prezzi davvero concorrenziali, quindi sono un aggiornamento finanziariamente sopportabile.

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Gli SSD fanno mangiare la polvere agli hard disk, prestazionalmente parlando. I produttori promettono velocità fino a 550 MB/s e sono solitamente in grado di mantenere la promessa. Le prestazioni di I/O, più importanti nella vita di tutti i giorni rispetto alle letture e scritture sequenziali, sono gestite tra le 15 e le 300 volte più rapidamente su un SSD che su un hard disk.

L'amministrazione di migliaia di operazioni al secondo è un carico standard per un SSD; gli hard disk solitamente si fermano tra 150 e 250. Questi dati dimostrano la netta superiorità degli SSD sugli hard disk, ma bisogna ricordare che anche il numero più alto di operazioni di I/O solitamente non ha bisogno di un sacco di bandwidth.

Passare a un SSD generalmente è un ottimo consiglio per chi ha ancora un hard disk nel proprio PC. Windows si avvia in un lampo, e le applicazioni si caricano molto più velocemente. Il sistema è generalmente più scattante.

Una porta SATA 3 Gb/s è sufficiente per un SSD SATA 6 Gb/s?

Chi sta considerando di rimpiazzare il proprio hard disk con un SSD spesso non trova risposte ad alcuni quesiti, come il seguente: l'investimento ha senso se la scheda madre non supporta lo standard SATA 6 Gb/s, ma solo il vecchio SATA 3 Gb/s? Il grande dubbio è insomma se un SSD moderno possa essere frenato dall'interfaccia di vecchia generazione oppure no.

Abbiamo testato un SSD usando per prima cosa una porta SATA 6 Gb/s e poi una porta SATA 3 Gb/s. Per i nostri benchmark la scelta è ricaduta sul Samsung 840 Pro, perché è veloce ed è una buona scelta per aggiornare un PC. Quello che abbiamo riscontrato con i nostri benchmark non si applica solo al prodotto di Samsung, ma a tutti i drive che hanno prestazioni simili. Abbiamo fatto, in piena coscienza, la scelta di lasciare fuori l'interfaccia SATA 1,5 Gb/s. I sistemi con queste porte risalgono all'incirca al 2005 e non sono più così diffusi.