Risultati: consumi

Recensione - Test del Seagate 600 SSD da 240 GB, prodotto per il mondo consumer basato su controller Link a Media 87800 e memoria NAND Flash Toggle-mode a 19 nanometri. La prima soluzione per il mercato dei PC di Seagate reggerà il confronto con altre realtà?

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a cura di Manolo De Agostini

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Consumi in idle

I consumi in idle sono i più importanti per un SSD consumer. Data la velocità con la quale completano le operazioni, è questo lo stato in cui gli SSD passano più tempo. Le soluzioni enterprise sono usate con più frequenza e quindi i consumi in idle, seppur importanti, passano in secondo piano.

Se c'è una controindicazione per le soluzioni basate su controller LAMD come le proposte di Seagate e Corsair, la trovate qui. Tra tutte le unità testate, nessuna consuma in idle più di queste due soluzioni.  Per un'unità pensata per il mobile, con spessore da 7 e 5 mm, il consumo in idle dovrebbe essere una priorità. Non sono i numeri che vorremo vedere dalle proposte di Seagate.

Consumi medi PCMark 7

Se tracciamo i consumi durante un carico di lavoro, persino uno relativamente pesante, vediamo che l'uso medio è alquanto simile ai valori in idle. Quello massimo potrebbe salire in modo netto, ma di media, l'uso durante PCMark 7 è abbastanza leggero.

Un'applicazione più esigente come PCMark 7 aiuta un pochino le soluzioni di Seagate e Corsair. Gli SSD nel mezzo hanno medie di circa 1 W. La coppia LAMD/Toshiba è poco sopra.