Risultati: prestazioni sequenziali 128 KB

Recensione - Test del Seagate 600 SSD da 240 GB, prodotto per il mondo consumer basato su controller Link a Media 87800 e memoria NAND Flash Toggle-mode a 19 nanometri. La prima soluzione per il mercato dei PC di Seagate reggerà il confronto con altre realtà?

Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

Risultati: prestazioni sequenziali 128 KB

Ancora una volta optiamo per Iometer, uno strumento in grado di misurare la maggior parte dei parametri prestazionali di base. Le fantastiche prestazioni sequenziali in lettura e scrittura sono un marchio di fabbrica degli SSD moderni. Per misurarle, usiamo dati incomprimibili su uno spazio LBA da 16 GB, e poi testiamo le queue depth da 1 a 16. Riportiamo questi numeri in forma binaria (1 KB = 1024) anziché decimale (1 KB = 1000 byte). Quando necessario, limitiamo anche la scala della classifica per una maggiore leggibilità.

Lettura sequenziale 128 KB

Il Seagate 600 SSD e il Corsair Neutron GTX sono cugini, ma non lo direste osservando i risultati sulle letture sequenziali 128 KB. Il drive Seagate (rappresentato dalla linea fucsia tratteggiata) è decisamente davanti alla soluzione di Corsair alle queue depth inferiori di un margine evidente. Il GTX, quasi identico sotto il profilo dell'architettura, offre prestazioni comparabilmente inaccettabili - 247 MB/s - con una queue depth di uno. Il Seagate 600 se la vede con le altre soluzioni, ed è persino più veloce alle queue depth più basse, anche se non in modo netto.

Con una coda dei comandi maggiore, diversi drive offrono prestazioni comparabili. Perché? Prendetevela con l'interfaccia SATA 6 Gbps, sempre più limitante. Per avere un quadro maggiormente degno di nota dobbiamo passare alle scritture. Ogni SSD provato passa i 500 MB/s con queue depth di 16 e solo l'SSD 335 e il Neutron GTX raggiungono meno di 400 MB/s con una queue depth di uno.

Scrittura sequenziale 128 KB

Le scritture sequenziali con dati casuali aiutano a porre più distanza tra i nostri SSD consumer. Le soluzioni con un numero di die ottimale - solitamente quelle da 240/256 GB - sono spesso capaci di numeri incredibili in scrittura. Il Vector di OCZ regna supremo, superando i 500 MB/s. Per avere un drive SATA capace di migliori prestazioni in scrittura, dovete affidarvi alla tecnologia di compressione dei controller SandForce. I prodotti basati su controller LAMD di Seagate e Corsair non sono poi così male; il Neutron GTX raggiunge 487 MB/s, mentre il Seagate 600 SSD si ferma a 448 MB/s.

I due SSD Intel (l'SSD 335 con memoria NAND a 20 nm e il vecchio SSD 510 basato su controller Marvell) stanno nelle retrovie con numeri, sebbene eccellenti, più modesti. Si fa fatica a distinguerli a 320 MB/s.

Perché abbiamo inserito l'SSD 510? La produzione è cessata lo scorso anno e il prezzo elevato, combinato alle prestazioni casuali non eccellenti (rispetto alle soluzioni attuali) imporrebbero di lasciarlo fuori, ma la verità è che è un buon riferimento per mostrare il cambiamento delle prestazioni negli ultimi anni.