Risultati Benchmark: Letture casuali da 4 KB e 512 KB

Recensione - Test del Vertex 3, SSD di OCZ basato sul controller SandForce di seconda generazione.

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a cura di Tom's Hardware

Risultati Benchmark: Letture casuali da 4 KB e 512 KB

L'intestazione di queste due classifiche è la stessa, salvo per un dettaglio importante. La prima usa una definizione della coda di uno, la seconda di 32. Perché questi due dati sono così importanti? Bene, guardiamo le prestazioni.

Native Command Queuing, parte delle specifiche SATA, è stato progettato in origine per migliorare le prestazioni dei dischi meccanici permettendo allo stesso hard disk di ottimizzare l'ordine nel quale eseguire i comandi di lettura e scrittura. Certamente la fisica degli hard disk non si applica agli SSD. Tuttavia l'architettura multi-canale di un SSD consente di far fronte a richieste simultanee multiple, anche se Intel afferma che il collo di bottiglia non è il disco, ma piuttosto il sistema stesso. Gli SSD di oggi dipendono di conseguenza dall'elevata definizione della coda in modo da rendere reali le specifiche che i produttori citano.

Con una QD di uno, il Vertex 3 non è impressionante quanto il modello Pro, ma questo è un risultato che bisognava attendersi. Il gap si allarga con più richieste simultanee applicate a ogni disco. Fortunatamente mentre sono plausibili in ambito enterprise, definizioni elevate della coda non sono realistiche in ambito desktop. Rispetto alle precedenti generazioni, tuttavia, il Vertex 3 mostra un miglioramento evidente. Ci troviamo di fronte a circa 215 MB/s rispetto ai 81.2 MB/s del Vertex 2.