Il primo volo commerciale per la Luna è decollato, ma non sta andando bene

Il tentativo di atterraggio lunare statunitense è a rischio dopo una perdita critica di carburante su un modulo Astrobotic Technology, mettendo in discussione la missione pianificata.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Il primo tentativo di atterraggio lunare statunitense in oltre 50 anni è gravemente compromesso da una fuga critica di carburante su una navicella spaziale della società Astrobotic Technology. Il problema è emerso sette ore dopo il lancio da Cape Canaveral, con la società che ha confermato una perdita critica di carburante e una "falla nel sistema di propulsione". Nonostante gli sforzi per correggere il problema, la missione è a rischio.

Astrobotic mirava a essere la prima azienda privata ad atterrare sulla Luna, ma a questo punto il primato potrebbe andare a un concorrente. La NASA ha investito milioni in contratti con Astrobotic e altre aziende per esplorare la Luna prima dell'arrivo degli astronauti - cioè la missione Artemis III, il cui lancio non sarà prima del 2027. 

Il problema si inserisce in un contesto più ampio, con due società private, Astrobotic e Intuitive Machines, impegnate nelle prime missioni lunari statunitensi in 50 anni.

Astrobotic e Intuitive Machines stanno competendo per essere le prime entità private a atterrare con successo sulla Luna. Sebbene Astrobotic abbia lanciato con successo il suo modulo lunare, il problema del carburante mette a rischio l'intera missione. Il lancio di Intuitive Machines è in programma per il prossimo mese, con un razzo SpaceX.

Affidarsi a società private offre vantaggi ma anche rischi; per esempio, un privato potrebbe decidere di ridurre i controlli per risparmiare, affrontando il rischio di avere poi problemi dopo il lancio come in questo caso. Anche effettuando tutti i controlli più rigorosi i rischi restano, naturalmente, ma si tratta di ridurli al minimo.

Purtroppo però con l’approccio privato il concetto di “ridurre al minimo i rischi” diventa relativo, spesso vincolato, per non dire subordinato, al profitto del contractor. La complessità del quadro non può che aumentare se si considera poi il fatto che molte società cercano di compensare eventuali perdite chiedendo fondi pubblici. 

Si viene così a creare un quadro paradossale, per cui la società privata che ha successo sarà celebrata e rappresenterà i pregi dell’iniziativa privata, mentre quando fallisce sarà l’intera comunità a farne le spese, pagando i danni con denaro pubblico. 

Il meccanismo si è ripetuto infinite volte in infinite occasioni, ma potrebbe non essere la migliore delle opzioni per sviluppare l’esplorazione spaziale.