Un "blob" di muffa spaziale è sbarcato sulla ISS

L'ESA invia sula Stazione Spaziale Internazionale dei particolari campioni di muffa per uno studio che coinvolge anche le scuole

Avatar di Marco Valle

a cura di Marco Valle

É ormai appurato che gruppi di batteri, siano in grado di sopravvivere tranquillamente sulla superficie esterna della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), anche per periodi di tre anni e più. Ultimamente però, oltre a questi batteri “spaziali” si è aggiunto anche un tipo davvero particolare di muffa, che si presenta come una sorta di “blob” con capacità di adattamento a dir poco sorprendenti.

Questo peculiare muffa è arrivata sulla ISS a bordo della navetta cargo Cygnus, della Northrop Grumman. La Cygnus ha attraccato alla stazione spaziale all'inizio della scorsa settimana, consegnando un carico di viveri, comprendente frutta fresca, pizza e formaggi oltre che, le spore che avrebbero da li a poco generato il blob di “muffa spaziale”.

I campioni di Physarum Polycephalum, questo è il nome scientifico della muffa in questione, sono stati inviati a bordo della Stazione Spaziale Internazionale per conto dell'ESA, l'Agenzia Spaziale Europea, come parte di una ricerca denominata, per l'appunto, “BLOB”. La ricerca ha un obbiettivo didattico, dato che i risultati verranno condivisi con numerosi istituti scolastici, dove potranno essere analizzati da studenti di età compresa tra i 10 e i 18 anni, che osserveranno come un organismo “semplice” come una muffa, possa adattarsi, migliorare ed evolvere anche in un ambiente particolare come quello della ISS. Oltre alle rilevazioni canoniche, la crescita e l'adattamento della Physarum Polycephalum portata a bordo, sarà documentato con tutta una serie di video in time-lapse, che si prospettano essere, oltre che fondamentali per lo studio, anche veramente spettacolari.

Questo della Physarum Polycephalum, non è di certo l'unico esperimento in corso a bordo della ISS (Link Amazon al set Lego Ideas). Lo scopo principale della stazione spaziale è infatti quello di fungere proprio da laboratorio orbitante, dove testare anche le più disparate situazioni da affrontare quotidianamente durante l'esplorazione spaziale. Situazioni che possono essere date per scontate sua Terra, ma in un ambiente a microgravità, potrebbero riservare non poche sorprese!