Schermo, hardware e software

L'HTC Desire 820 è uno smartphone da 5,5 pollici di fascia media che si trova a poco più di 350 euro. Sarà aggiornato presto ad Android 5.0 Lollipop e ha un buon rapporto tra qualità e prezzo. Nella sua categoria è un prodotto più che valido, da prendere in considerazione.

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a cura di Tom's Hardware

Schermo e audio

Lo schermo da 5,5 pollici a 720p domina quasi totalmente la parte frontale, dove trovano posto anche gli altoparlanti BoomSound rivolti in avanti, tipici di HTC. Il volume massimo è più che adeguato, anche se forse i bassi non sono al livello dell'HTC One.

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Lo schermo ha una densità (PPI, punti per pollice) molto minore rispetto ai top di gamma, ma risulta abbastanza nitido e leggibile, almeno usando caratteri latini. I singoli pixel sono palesemente visibili, senza fare particolari sforzi, ma da una distanza normale è uno schermo abbastanza buono. I colori sono brillanti senza risultare artificiali, ma i verdi risultano leggermente troppo saturi. Questo schermo è ben visibile alla luce del giorno.

Lo schermo molto grande ha poi delle cornici piuttosto grandi, almeno per gli standard moderni, che contribuiscono a rendere lo smartphone ancora più ingombrante sul lato destro e sinistro. Sopra e sotto, invece, gli altoparlanti frontali obbligano HTC ad "allungare" lo smartphone, come accade anche su altri modelli di questo marchio

Hardware e componenti interni

Passando all'hardware, l'aspetto più interessante del Desire 820 è il processore octa-core Qualcomm Snapdragon 615. Questo smartphone è stato tra i primi a montare un chip a 64 bit, che nel caso specifico abbina quattro core ARM Cortex-A53 a 1 GHz con altri quattro A53 a 1,3 GHz.

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Vale la pena notare, tuttavia, il software è ancora a 32 bit (Android 4.4.4 KitKat). L'aggiornamento ad Android 5.0 dovrebbe arrivare entro i prossimi giorni (siamo a metà marzo 2015). Gli otto core dello Snapdragon 615 sono abbinati a una GPU Adreno 405, che offre prestazioni più che discrete tanto per sostenere l'interfaccia grafica HTC Sense quanto per eseguire anche applicazioni impegnative come i videogiochi.

HTC Desire 820 (Bianco Santorini) HTC Desire 820 (Bianco Santorini)
HTC Desire 820 Smartphone, 16 GB, Grigi HTC Desire 820 Smartphone, 16 GB, Grigi
Custodia in Silicone per HTC Desire 820 Custodia in Silicone per HTC Desire 820

Abbiamo poi 2 GB di RAM dove il Desire 816 ne aveva 1,5 GB. Lo spazio per archiviazione è di 16 GB, di cui ne avremo circa dieci disponibili. Per espanderla c'è lo slot MicroSD, compatibile con schede fino a 128 GB; come al solito, possiamo usarla per archiviare file o per "trasferire" alcune applicazioni. La RAM del Desire 820 lo rende un telefono probabilmente più longevo, ma è allo spazio di archiviazione in più che diamo il benvenuto più caloroso – il Desire 820 aveva solo 8 GB. Va detto anche che oggi 16 GB sono da considerare il minimo indispensabile. Quanto alle due SIM, entrambi gli slot sono nanoSIM.

Ormai conosciamo piuttosto bene l'interfaccia HTC Sense 6 e con il Desire 820 quindi ci siamo sentiti subito a casa, grazie a un software che ricalca quello dell'HTC One M8 e di altri prodotti che abbiamo provato – con pochissime differenze. Mancano alcune funzioni, e la più evidente è Motion Launch, che ci permette di sbloccare lo schermo con un doppio tocco. Manca anche la modalità fotografica Zoe, e qualche altra funzione dedicata alle immagini. È presente invece la funzione HTC DotView, da sfruttare con l'omonima custodia - quest'ultimo tuttavia non era disponibile per il nostro test.

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HTC Sense 6, per chi non la conosce, è un'interfaccia piatta (come va di moda ora) e moderna, costruita intorno a una schermata principale che HTC ha chiamato BlinkFeed. Lo scopo di quest'ultima è visualizzare velocemente tutte le informazioni importanti, pescate da fonti variegate. C'è anche un pannello laterale "a scomparsa" con elementi aggiuntivi. HTC Sense ha diversi temi per personalizzare l'aspetto, e nel caso del nostro Desire 820 i colori della grafica predefiniti erano intonati alla scocca bianca e blu.

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Tra gli altri pregi di HTC Sense 6 vale la pena di citare le applicazioni Gallery e Zoe, per la gestione e la condivisione delle immagini. Le fotografie sono organizzate automaticamente per mostrare gli elementi più importanti (highlights), e possiamo aver in un attimo un pacchetto con grafica e musica pronto da condividere. Dopodiché possiamo usare Zoe per condividere queste creazioni artistiche, e volendo i nostri amici potranno modificarle dando il proprio contributo. È divertente, anche se Zoe non ha certo avuto un successo di massa.

In generale possiamo affermare che il design piatto e stilizzato di Sense UI si combina molto bene al Material Design di Google, con un risultato piacevole, ergonomico e funzionale. Soprattutto però Sense UI è davvero molto veloce. Oggigiorno tutti gli smartphone Android sono molto reattivi, certo, e l'hardware gioca un ruolo importante, ma Sense UI ha una marcia in più. Rispetto al Desire 816, che pure non era lento, la differenza si vede e si sente.