Huawei P Smart 2021 recensione: avrà successo come i predecessori?

Recensione Huawei P Smart 2021, smartphone basato sul processore Kirin 710A con 4 GB di RAM. In Italia, a 229,90 euro.

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a cura di Lucia Massaro

La linea P Smart è probabilmente la serie di maggior successo (in termini di vendite) di Huawei. P Smart 2021 si trova dunque a portare sulle spalle la grande eredità lasciata dai predecessori in un mercato però decisamente cambiato. È il primo della serie ad abbandonare i Google Mobile Services per cause di forza maggiore e ad abbracciare completamente i Huawei Mobile Services che – negli ultimi mesi – hanno fatto passi da gigante.

La domanda sorge spontanea: riuscirà a riscuotere lo stesso successo dei suoi predecessori? Arriva in Italia a 229,90 euro e chi lo acquisterà entro il 1° novembre riceverà in omaggio gli auricolari true wireless FreeBuds 3 del valore di 139 euro di cui vi abbiamo parlato nella nostra recensione, 3 mesi di Huawei Music VIP Membership, 3 mesi di abbonamento a Huawei Video e 15 GB di spazio extra su Huawei Cloud per 12 mesi. A questa cifra è probabilmente possibile perdonargli alcune mancanze oggettive, tra cui anche l’assenza dei servizi di Big-G.

Certo la concorrenza è davvero tanta. Il mercato è cambiato accogliendo nuovi protagonisti come Realme e fortificando la presenza di altri brand. Pensiamo a tutti i dispositivi di fascia medio bassa targati Redmi. Insomma, non sarà di certo facile riuscire a battere la concorrenza ma il produttore cinese vuol continuare a dimostrare che può farcela anche da solo.

Design ed ergonomia

P Smart 2021 abbandona il notch in favore di un foro sullo schermo che ospita la fotocamera anteriore da 8 Megapixel. Non è piccolissimo ma non crea alcun fastidio. Restano le cornici – seppur ridotte – così come l’asimmetria. Il bordo inferiore è infatti più pronunciato. La scocca è realizzata in policarbonato e purtroppo trattiene molto le impronte. La sensazione al tatto comunque è piacevole e risulta anche molto solido.

Quella che vedete ritratta è la colorazione Blush Gold (davvero molto bella), ma è disponibile anche nelle varianti cromatiche Crush Green e Midnight Black. Il modulo fotografico che accoglie quattro sensori assieme al flash led ha una forma rettangolare ed è quasi a filo con la scocca. Le dimensioni non sono propriamente contenute. Parliamo di 76.88 x 165.65 x 9.26 mm. Nonostante il peso di circa 206 grammi dovuto principalmente alla capiente batteria da 5.000 mAh, in mano non è molto pesante merito di un’ottima distribuzione del peso.

Sul bordo destro troviamo il bilanciere del volume e il pulsante di accensione dove è stato anche integrato il sensore biometrico per il riconoscimento delle impronte digitali. Questo ha una forma incavata che si sposa alla perfezione con la conformazione del dito che andiamo a poggiare (il pollice in questo caso). Una soluzione che preferisco rispetto a quelle che vedono il sensore posto sulla back cover. Ad ogni modo, funziona molto bene: è sempre preciso e reattivo. Molto buono anche il riconoscimento del volto affidato alla fotocamera anteriore che – ovviamente – fatica in condizioni di scarsa illuminazione. Tuttavia, non mi sono mai ritrovata a dover sbloccare lo smartphone inserendo il codice di sblocco.

Non manca il jack audio da 3,5 mm, posizionato sul bordo inferiore dove troviamo anche la porta Type-C e l’altoparlante (mono) con una qualità audio nella media.

La parte frontale è occupata da un pannello IPS LCD da 6,67 pollici con risoluzione Full-HD+ (2.400 x 1.080 pixel). Nonostante siamo ovviamente lontani dalla qualità degli schermi OLED, parliamo di un ottimo display con una buona resa cromatica, neri sufficientemente profondi e contrasto soddisfacente. Convincenti gli angoli di visuale così come la luminosità massima: si riesce a vedere in giornate particolarmente soleggiate. Ottima la gestione della luminosità automatica. Insomma, considerando la fascia di prezzo in cui va a inserirsi è un display da promuovere.

Prestazioni e comparto fotografico

Il cuore pulsante di P Smart 2021 è rappresentato dal Kirin 710A, realizzato con un processo produttivo a 14 nm contro i 12 nm del predecessore. Il processore è abbinato a 4 Gigabyte di RAM e 128 Gigabyte di memoria interna espandibile tramite micro-SD (utilizzabile assieme alla seconda SIM grazie alla presenza di uno slot a tre). Insomma, parliamo di una piattaforma di fascia medio-bassa che riesce ad assicurare comunque delle buone prestazioni, considerando la fascia di prezzo di appartenenza.

Lo smartphone è fluido, reattivo e affidabile. Durante il mio utilizzo, non ho riscontrato nessun tipo di problema. Certo, rallenta un po’ quando ci sono tante attività in background, ma nulla che possa compromettere l’esperienza utente. Si comporta bene anche con i giochi a patto di non pretendere estrema fluidità. Ancora una volta, è da sottolineare l’ottima gestione del calore: praticamente impossibile percepire un surriscaldamento dalla scocca. Lato connettività è da segnalare il Wi-Fi monobanda e l’assenza del chip NFC.

P Smart 2021 integra ben quattro fotocamere posteriori. Il sensore principale da 48 Megapixel con obiettivo da 26 mm f/1.8, il sensore ultra-grandangolare da 8 Megapixel con apertura focale f/2.4 che mette a disposizione un’ampiezza di campo di ben 120°, un sensore da 2 Megapixel (f/2.4) per gli scatti in modalità macro e un ultimo sempre da 2 Megapixel (f/2.4) che raccoglie le informazioni sulla profondità di campo per gli scatti con effetto bokeh (fondo sfocato). Tutto ciò è accompagnato dagli ottimi algoritmi di intelligenza artificiale messi a punto da Huawei che – in alcune occasioni – riescono davvero a fare la differenza.

È chiaro come sia un comparto fotografico che si rivolge principalmente a un pubblico amante dei social. L’AI satura i colori, aumenta i contrasti, rendendo così gli scatti immediatamente condivisibili su Instagram e sulle varie piattaforme. In diurna, lo smartphone è in grado di tirare fuori delle foto molto buone che – in alcuni casi – sono andate oltre le aspettative: tanti dettagli e buona resa cromatica.

Soddisfacente anche il sensore grandangolare, dove l’effetto distorsione è stato ridotto al minimo. Come spesso accade, questa fotocamera tralascia qualche dettaglio e perde un po’ di luminosità soprattutto in notturna dove peraltro non è possibile sfruttare l’apposita modalità. Questa è sfruttabile solamente con il sensore principale compensando la perdita di dettaglio che subentra in scene poco illuminate. Resta però visibile del rumore.

La luce artificiale è gestita davvero molto bene. Per intenderci, in nessuno scatto si sono visti i tipici fasci di luce provenienti dai lampioni. Poco utile il sensore per le macro dove la messa a fuoco non è particolarmente efficace. Buoni invece le foto scattate con effetto bokeh.

Discorso analogo per la fotocamera anteriore da 8 Megapixel (f/2.0) che riesce a tirare fuori selfie di buona qualità in diurna mentre soffre un po’ in notturna. Tutto sommato, è un comparto fotografico soddisfacente che – considerando il prezzo di vendita dello smartphone – non delude affatto. I video possono essere girati fino alla risoluzione 4K a 30 fps.

Autonomia e software

A sorprendere c’è l’autonomia garantita dalla batteria da 5.000 mAh. P Smart 2021 può resistere anche due giorni con una sola ricarica con un utilizzo medio. Durante la nostra prova, sono riuscita a coprire sempre un giorno e mezzo a fronte di oltre 4-5 ore di display attivo a seconda dell’utilizzo. Inoltre, in confezione è presente il caricatore per la ricarica rapida da 22,5W che assicura altre 2 ore di riproduzione video con soli 10 minuti di ricarica.

Insomma, un ottimo risultato. La presenza degli HMS al posto dei servizi Google si rivela un enorme vantaggio per il consumo energetico. Questo perché l’attività in background è decisamente ridotta. P Smart 2021 arriva con a bordo Android 10 in versione AOSP personalizzato con EMUI 10. La mancanza dei Google Mobile Services pesa di meno su uno smartphone di fascia bassa rispetto a uno di fascia alta. Questo è ovvio. Tuttavia, come ho avuto modo di spiegare all’interno di altre recensioni (in particolar modo di P40 Lite 5G), si può vivere anche senza affidandosi agli HMS. Si possono impostare gli account mail, si possono importare contatti e file, si possono installare i social più utilizzati e si può sfruttare il motore di ricerca Petal Search per le soluzioni alternative.

Lo store di app di Huawei, AppGallery, continua ad allargarsi giorno dopo giorno e sta diventando sempre più facile trovare le app e i servizi che più utilizziamo. Cominciano a essere disponibili le app bancarie, per esempio. Con questo non voglio negare che ci siano dei limiti oggettivi ma che – soprattutto in questa fascia di prezzo – potrebbero essere accettabili. Insomma, considerando il pubblico a cui si rivolge, P Smart 2021 potrebbe rappresentare ancora una valida alternativa. Come sempre poi tutto dipende dalle esigenze personali.

Conclusioni: chi dovrebbe acquistarlo?

Ottima autonomia, comparto fotografico soddisfacente, display ampio e di buona qualità: sono questi i veri punti di forza di P Smart 2021. Tutto ciò a 229,90 euro, una cifra tutto sommato adeguata a quanto offerto, soprattutto se si prendono in considerazione gli omaggi offerti da Huawei: FreeBuds 3 del valore di 139 euro, 3 mesi di Huawei Music VIP Membership, 3 mesi di abbonamento a Huawei Video e 15 GB di spazio extra su Huawei Cloud per 12 mesi.

Non è perfetto. La grande incognita, per molti, è rappresentata dall’assenza delle app e dei servizi Google. Nonostante tutto, P Smart 2021 potrebbe essere comunque lo smartphone adatto a una gran fetta di pubblico, a partire dai giovanissimi. Inoltre, i Huawei Mobile Services e l’AppGallery stanno facendo davvero dei passi da gigante e restringono giorno dopo giorno il divario con il mondo di Big-G. Certo, la concorrenza in questo segmento è tanta, forse troppa, ma ciò non toglie il fatto che il nuovo arrivato del colosso di Shenzhen sia in grado di offrire una soddisfacente esperienza utente. La palla ora passa al mercato che – come sempre – decide le sorti di un prodotto.