Un cellulare può causare un incendio o un'esplosione in una stazione di servizio?

Si può salvare un cellulare bagnato? Qualcuno può usare la mia webcam per spiarmi?

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a cura di Tom's Hardware

Un cellulare può causare un incendio o un'esplosione in una stazione di servizio?

Risposta: probabilmente no

Questi articoli ci hanno spesso offerto l'occasione di difendere il (buon) senso comune, di fronte a credenze che di sensato hanno ben poco. Spesso la nostra società assume atteggiamenti paranoici, che ci fanno sospendere il ragionamento razionale per dare via libera all'isterismo. Forse perché così è più divertente. La realtà quotidiana, dopotutto, può essere noiosa, quindi perché non condirla con qualche assurdo pericolo inesistente, che ci faccia trascorrere giornate meno piatte?

Ci sono storie, anche sui mezzi più blasonati, che hanno dell'incredibile, come quella raccontata dalla CBS, che raccontano di un "21enne avvolto dalle fiamme, quando il suo cellulare suona mentre fa benzina". Tra assurde mail a catena e notizie simili, non c'è da stupirsi se poi la gente si fa idee assurde, e crede davvero che un cellulare possa radere al suolo il distributore sotto casa. E dire che qualcuno si preoccupa ancora del prezzo dei carburanti.

Forse però qualcosa di vero c'è: nelle stazioni di servizio i cartelli avvisano di spegnere il cellulare, e la stessa raccomandazione si trova su molti manuali d'istruzioni dei telefoni. La radice del problema è l'atmosfera "esplosiva" del distributore, dovuta ai gas infiammabili che, per inciso, non ci dovrebbero essere, perché esistono sistemi per il loro recupero. Però nessuno vuole rischiare, soprattutto negli USA, dove un mancato avviso è materia più che sufficiente per una causa e un risarcimento milionario.

Noi, però, con spirito di sacrificio e sprezzo del pericolo, abbiamo provato a farci esplodere, contando sull'assicurazione per il mantenimento di moglie e figli. Abbiamo scelto una stazione di servizio molto trafficata, dove c'era molta gente pronta a chiamare polizia e pompieri.

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Abbiamo aperto il serbatoio e cominciato a pompare benzina, come tante altre volte. Non senza timore (oddio, potrebbe essere l'ultima cosa che faccio, devo essere impazzito), abbiamo tirato fuori il cellulare, e mandato un SMS con scritto "chiamami per favore", appena prima di accovacciarci, per ridurre la distanza dal serbatoio. Il telefono squilla, rispondiamo e … niente. Niente esplosioni, niente fiamme, solo il nostro interlocutore che dice "che c'è? sto lavorando". Sia il nostro sperimentatore folle che quelli che lo guardavano hanno avuto un momento di panico, e uno d'immenso sollievo, subito dopo.

In verità ci sono studi, disponibili da diversi anni, secondo i quali i rischi di incendio ed esplosione, in casi come questo, sono trascurabili, e non ci sono praticamente prove della pericolosità dei cellulari nelle stazioni di servizio. Ma allora da dove nasce questa credenza?

Alcuni (pochissimi) telefoni possono generare scariche statiche quando si collegano per una chiamate, simili a quelle che potete ottenere strofinando una penna contro abiti di lana, o in tanti altri modi. Le probabilità aumentano quando l'umidità è particolarmente bassa.

Se le scariche statiche, da sole, fossero sufficienti, le stazioni di servizio esploderebbero a decine, ogni giorno. L'altra parte dell'equazione sono i gas infiammabili, dovuti alla benzina: ci deve essere almeno l'1,4% di gas di benzina nell'aria circostante, per generare un'esplosione. All'aria aperta, magari con un po' di brezza, anche leggera, arrivare ad una concentrazione simile è praticamente impossibile. Certo, potreste riempire una vasca da bagno di benzina e piazzarla sotto il sole di luglio, poi immergervi e fare una telefonata. In questo caso, però, non chiedete consulenza a noi, ci sono in giro ottimi psichiatri.