Oppo veramente in difficoltà? Ecco cosa sta succedendo

Oppo ha deciso di chiudere la sua unità di progettazione di chip MariSilicon, secondo quanto riportato da South China Morning Post.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Oppo, uno dei maggiori produttori di smartphone al mondo, ha deciso di chiudere la sua unità di progettazione di chip MariSilicon, secondo quanto riportato da South China Morning Post.

La società aveva lanciato MariSilicon nel 2019 con l'obiettivo di sviluppare chip personalizzati per i suoi dispositivi, ma ha incontrato difficoltà nel reclutare talenti e nel competere con i giganti del settore come Qualcomm e MediaTek.

MariSilicon aveva prodotto due chip: il MariSilicon X, un'unità di elaborazione neurale (NPU) dedicata al miglioramento delle capacità di imaging degli smartphone Oppo, e il MariSilicon Y, un chip Bluetooth che prometteva una qualità audio lossless paragonabile a quella di una connessione cablata. Entrambi i chip erano stati presentati all'evento Inno Day di Oppo in due anni consecutivi.

La chiusura di MariSilicon è un colpo per le ambizioni di Oppo di ridurre la sua dipendenza dai fornitori esterni e di differenziarsi dai suoi concorrenti nel mercato degli smartphone, sempre più saturo e competitivo.

Oppo non è l'unica società a cercare di sviluppare i propri chip. Altri produttori di smartphone come Huawei, Samsung e Apple hanno già creato le proprie divisioni di progettazione di chip, sfruttando le loro economie di scala e le loro competenze tecniche. Anche Google ha recentemente lanciato il suo nuovo chip personalizzato, Tensor, che alimenta i suoi nuovi smartphone Pixel 7 e Pixel 7 Pro ma anche Pixel 7a, Pixel Tablet e Pixel Fold.

Tuttavia, progettare e produrre chip non è un'impresa facile, soprattutto in un momento in cui l'industria è alle prese con una carenza globale di semiconduttori che ha colpito diversi settori, tra cui l'automotive, l'elettronica di consumo e i data center. Inoltre, i costi e la complessità della progettazione dei chip sono aumentati con l'avanzamento della tecnologia e la riduzione delle dimensioni dei transistor.

Oppo ha dichiarato che continuerà a investire nella ricerca e sviluppo nel campo dell'intelligenza artificiale e dell'Internet delle cose (IoT), nonostante la chiusura di MariSilicon. La società ha anche affermato che manterrà una stretta collaborazione con i suoi partner strategici nel settore dei chip e che continuerà a offrire ai suoi utenti prodotti innovativi ed esperienze eccezionali.

"A causa delle incertezze dell'economia globale e del settore degli smartphone, siamo costretti ad apportare modifiche difficili per lo sviluppo a lungo termine. Pertanto, la società ha deciso di cessare l'attività di ZEKU. L'azienda si occuperà di sistemare adeguatamente le questioni relative e continuerà a fornire prodotti e servizi eccellenti agli utenti di tutto il mondo" ha dichiarato l'azienda alle nostre domande.

Questa notizia arriva a seguito della decisione dell'azienda di abbandonare i mercati di Francia e Germania a seguito di alcune diatribe riguardo ai brevetti.