Android 6.0, informazioni e risposte migliori

Se c'è una cosa che Google ha costantemente migliorato, sin dal primo giorno, è la capacità di mostrarci le informazioni che vogliamo nel miglior modo possibile. All'inizio era il motore di ricerca, ma con il diffondersi dei dispositivi mobili si è reso necessario un approccio diverso. Google ha fatto enormi passi avanti nella ricerca vocale e nei suggerimenti in Google Now, ma con Android 6.0 ci sono miglioramenti ancora più sostanziali, che rendono lo smartphone un dispositivo più personale e soprattutto più utile.
Azioni in conversazione
Sarete ormai abituati a impartire comandi vocali al telefono per impostare un allarme o comporre un messaggio. I più avventurosi avranno usato questa funzione per riprodurre un video su YouTube, o chiesto informazioni sul meteo. I comandi vocali sono una bella comodità, e da quando c'è il comando "Ok Google" sempre disponibile nell'interfaccia, è probabile che molti li abbiano usati almeno qualche volta. Android 6.0 dà agli sviluppatori la possibilità di fare molto di più con i controlli vocali, e con un po' di fortuna qualcuno la sfrutterà al meglio.

Le nuove API per l'interazione vocale permettono agli sviluppatori di sfruttare la ricerca vocale del sistema operativo, e a differenza dell'implementazione attuale tale interazione si può tradurre in una conversazione a due sensi. Nella maggior parte dei casi questo significherà la conferma di azioni come l'uscita dall'applicazione stessa. L'esempio che offre Google nella documentazione riguarda la possibilità di chiedere la riproduzione musicale in TuneIn Radio invece che in Play Music, e TuneIn risponde chiedendo quale genere di musica si vuole ascoltare.
Sulla carta è una demo molto bella, ma per ora non c'è altro. Chiedere a Google di riprodurre musica su TuneIn, al momento, non fa che avviare l'applicazione. Però, mentre scriviamo, sono passati solo pochi giorni dalla pubblicazione di Marshmallow, e Google dovrà sforzarsi per incoraggiare gli sviluppatori a sfruttare queste capacità. In alternativa, visto che questa funzione non è un'esclusiva Google, potrebbe arrivare un servizio di terzi con supporto per più applicazioni.