Uso quotidiano

Recensione - Test del Samsung Galaxy Gear, smartwatch della casa sudcoreana che costa 300 euro.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Uso quotidiano

Iniziamo col dire che non tutte le notifiche che abilitate sul Gear permettono di visualizzare il contenuto. In pratica, potete abilitare le notifiche di Gmail o di Facebook, e ogni volta che riceverete una nuova notifica sullo smartphone, il Gear vibrerà per segnalarvi a sua volta la notifica. Peccato che quando ci cliccherete sopra apparirà un messaggio che vi invita a guardare lo smartphone. Inutili.

Se invece riceverete un SMS potrete visualizzarlo direttamente sullo schermo del Gear, così come il nome, numero di telefono e foto collegata di chi vi sta chiamando, e scegliere direttamente dal Gear se rispondere o agganciare la chiamata.

A proposito di chiamata, una delle funzioni che è stata pubblicizzata è la possibilità di effettuare chiamate direttamente dallo smartwatch. E purtroppo anche questa caratteristica finisce nel cesto delle funzioni inutili. Prima di tutto non potete usarla in pubblico, perché parlerete praticamente con il vivavoce e dovrete avvicinare la mano alla bocca. Mettere la mano a conca sull'orecchio così da avere il microfono sull'attacco del cinturino vicino alla bocca è una soluzione, almeno se non avete alcun problema a sembrare dei perfetti idioti. La qualità dell'audio è quella che ci si può aspettare da una soluzione di questo tipo, cioè mediocre, ma niente di diverso da quello che ci si può aspettare da una chiamata telefonica in vivavoce. L'unica reale situazione in cui è servito è in auto, da soli, e con le mani fisse sul volante, posizione che permette di avere il microfono in una posizione che permette al nostro interlocutore di sentirci. Un po' pochino per una funzione tanto pubblicizzata.

Parliamo un po' delle funzioni fitness. Gear non ha paura di un po' di acqua o sudore, ma da solo non è in grado di supportare uno sportivo, sia perché non esiste un'applicazione completa sia perché non integra il GPS. Dovrete sempre portarvi appresso uno smartphone. L'unica applicazione integrata è un contapassi, piacevole aggiunta.

Ci siamo già espressi sulla fotocamera integrata, caratteristica dal grande potenziale inespresso. La funzione di controllo musicale è comoda, come il "promemoria vocale", almeno sulla carta. Chi scrive non riesce a usarla perché tra i tanti strumenti professionali, tra software GTD, calendari e mail, aggiungere un ulteriore software in cui andare a collezionare appunti è una scocciatura, ma per alcuni potrebbe essere molto comodo.

Con Gear è possibile anche interagire tramite S-Voice, quindi si può chiedere al Gear di mandare un SMS, aggiungere un appuntamento al calendario, chiamare un contatto, impostare un timer, chiedere l'ora e le previsioni meteo. Funziona quanto funziona S-Voice su uno smartphone Samsung, quindi abbastanza bene a patto che siate in un ambiente abbastanza silenzioso. Ci sentiremmo di dire che S-Voice è la funzione che salva un po' le sorti del Gear, ma la verità è che la funzione vocale sarebbe dovuta essere la ciliegina sulla torta, non l'unica cosa che funziona, almeno discretamente.