Verdetto

Galaxy Note 4 si riconferma il top tra i phablet, ma non rivoluziona, migliorando semplicemente quello che era il Note 3.

Avatar di Andrea Ferrario

a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Verdetto

L'anno scorso ho adottato il Note 3 come smartphone personale per diversi mesi, poiché necessitavo di uno strumento con schermo grande per un'elevata produttività. Quest'anno Apple con l'iPhone 6 Plus si propone a tutti coloro che ormai sono passati ai phablet. Purtroppo l'esperienza con il 6 Plus non è così indolore, come ho sottolineato nella recensione, malgrado questo il confronto tra iPhone e Note 4 rimanga sempre azzardato per via del sistema operativo e dell'ecosistema a cui si è abituati. La domanda più azzeccata rimane quindi: vale la pena cambiare il vecchio Note 3 per il nuovo Note 4? In verità no, non vale la pena.

Non faccio fatica a promuovere il Note 4 come il miglior phablet del momento, ma le differenze rispetto a Note 3, a meno che non riusciate a vendere il vecchio phablet a un ottimo prezzo, non valgono l'enorme spesa. Note 4 non costa meno di 650 euro.

Il nuovo arrivato è migliore in tutto, ma nelle caratteristiche che hanno peso maggiore per un prodotto con cui fare produttività, la differenza è limitata. Queste caratteristiche a cui mi riferisco sono le prestazioni e reattività del sistema, lo schermo, la durata della batteria, tutte caratteristiche che dal punto di vista ergonomico non sono così tanto migliori sul nuovo Note. Come ho detto all'inizio della recensione, siamo di fronte a un'evoluzione, non a una rivoluzione, cosa che più volte ho scritto nelle recensioni di iPhone. 

Se invece sono caratteristiche come l'estetica, lo schermo con risoluzione maggiore, la fotocamera migliore, prestazioni , lettore d'impronte digitali, una pacchetto di sensori biometrici avanzato, quello che v'interessa, allora si può considerare una piccola rivoluzione, o quantomeno lo smartphone più avanzato al momento disponibile.