Il cuore pulsante di LG Q8 è rappresentato dal SoC Snapdragon 820, accoppiato in questo caso a 4 GB di RAM e alla solita GPU Adreno 530. Si tratta di una piattaforma hardware che ha caratterizzato buona parte dei top di gamma della prima parte del 2016, e che risulta essere assolutamente attuale ancora oggi.
Schermo | 5,2 pollici QHD, 1.440 x 2.560, 564 ppi, IPS LCD, Gorilla Glass 4 + 2.1 pollici, 160 x 1.040, IPS LCD |
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SoC | Snapdragon 820 Quado-Core 2.15 GHz |
GPU | Adreno 530 |
RAM | 4 GB |
Storage | 32 GB espandibili tramite micro-SD |
Fotocamera posteriore | 16 MP f/1.8 OIS + 8 MP f/2.4 grandangolare, flash LED Dual-Tone, autofocus laser |
Fotocamera anteriore | 5 MP f/1.9 grandangolare |
Connettività | LTE cat.6 |
Reti | LTE cat. 6, bande 1,3,4,5,7,8,12,17,20,28,38 |
Sicurezza | Sensore per il riconoscimento delle impronte digitali posizionato sul retro, Knock Code |
Batteria | 3.000 mAh |
Ricarica | USB Type-C 1.0, standard di ricarica rapida Quick Charge 2.0 con caricabatteria compatibile incluso nella confezione |
Dimensioni | 149 x 71.9 x 8 mm |
Peso | 146 grammi |
Sistema operativo | Android 7.0 Nougat personalizzato con interfaccia LG UX |
Colori | Titanium Grey |
Prezzo | 599 euro |
LG Q8 si comporta in maniera egregia durante l'utilizzo quotidiano. Ho riscontrato però qualche tentennamento nella dissipazione del calore, specie quando lo smartphone viene messo particolarmente sotto stress durante la navigazione web (con molte tab aperte) o durante le sessioni di gaming.
In questi contesti, la back cover si surriscalda, e questo incide inevitabilmente sulla batteria e sulle prestazioni generali. Nulla di drammatico, anche perchè si tratta di un comportamento circoscritto a determinate situazioni. Non è escluso che LG possa risolvere questa criticità con un aggiornamento software, visto che lo Snapdragon 820 ha ben figurato in altri dispositivi anche se messo sotto stress.
In ogni caso, i benchmark eseguiti con AnTuTu hanno restituito un punteggio pari a 127.008 punti. È evidente dunque come la piattaforma hardware del Q8, almeno sulla carta, sia di buon livello anche nel 2017. Non siamo ovviamente in presenza di un top di gamma, ma era sicuramente lecito attendersi qualcosina di più.
Display
La parte frontale è dominata da uno schermo da 5,2 pollici QHD (1.440 x 2.560, 564 PPI), realizzato con tecnologia IPS LCD e protetto da un vetro Gorilla Glass 4. La resa cromatica è di buon livello, così come il contrasto. Da apprezzare anche l'ottimo trattamento oleofobico, con il pannello che trattiene pochissimo le impronte digitali.

La luminosità è buona ma non eccelsa, e in generale non colpisce visivamente come quella dei top di gamma. Lo schermo si vede comunque bene anche sotto la luce diretta del sole, complice la tecnologia utilizzata e un vetro poco riflettente. Insomma, un display che convince, senza far gridare al miracolo.
Lo schermo principale è però coadiuvato da un secondo display, posizionato superiormente sulla parte frontale. Si tratta di un pannello da 2.1 pollici con risoluzione 160 x 1040, anch'esso realizzato con tecnologia IPS LCD. Un'idea anch'essa mutuata dalla gamma V, che però non è stata implementata nel nuovissimo V30.
Questo display permette di mostrare informazioni anche a schermo bloccato. È possibile interagirci e ricevere in tempo reale informazioni sulle notifiche in arrivo, attivare delle scorciatoie o recuperare le ultime app utilizzate. Personalmente l'ho trovato decisamente più funzionale di un semplice LED di notifica, una di quelle innovazioni realmente utili, che mi aveva già convinto ai tempi del V10.
Da un punto di vista energetico, il secondo schermo incide in maniera marginale sull'autonomia. Il fatto che sia always-on è comunque un aspetto relativo in quanto, quando il pannello da 5.2 pollici è spento, lui riduce al minimo la luminosità, pur rimanendo visibile anche all'aperto. Insomma, una peculiarità che vorrei diventasse uno standard in tutti gli smartphone LG.