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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Doppio schermo e audio

Gli schermi si possono definire nella media, sia per quanto riguarda la resa cromatica sia per la luminosità. Si tratta di due pannelli identici da 5,2 pollici Full-HD, realizzati con tecnologia IPS LCD e protetti da un vetro Gorilla Glass 5. La definizione è buona, così come l'angolo di visione.

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Ma a cosa serve fondamentalmente il doppio schermo? Nella barra dei pulsanti di Android, assieme ai classici tasti di controllo, c'è un quarto tasto raffigurante una "M". Alla pressione apparirà un menù in cui decidere la modalità d'uso del secondo schermo, e cioè:

- Mirror: in questo caso i due schermi raffigurano lo stesso contenuto. Sul secondo schermo, in modalità orizzontale, il contenuto sarà ribaltato di 180 gradi. In poche parole, immaginate di visualizzare un video da YouTube ed essere di fronte a una persona. In due potrete vedere lo stesso video, comodamente, anche l'uno di fronte all'altro.

- Doppio schermo: in questa modalità i due schermi lavorano indipendentemente e potrete visualizzare contemponeramente due applicazioni differenti.

- Schermo unico: gli schermi funzionano come un singolo display, mettendo a disposizione un'unica superficie da 6,75 pollici, caratterizzata da una risoluzione complessiva pari a 1.920 x 2.160.

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Le modalità "doppio schermo" e "schermo unico" non  sono contemplate da Android e dalle varie applicazioni, quindi significa che in base all'app che utilizzerete, l'esperienza sarà più o meno positiva. Quella maggiormente emblematica rimane la modalità estesa, che in qualche modo esalta il particolare form-factor di ZTE Axon M.

Aprite Gmail o Whatsapp in modalità estesa, e potrete visualizzare un'ampia porzione di schermo, assieme alla tastiera, con appunto il vantaggio che la tastiera non copre parte del testo. Se tenete Axon M in modalità verticale, la tastiera si dividerà in due, mentre sarà più grande occupando quasi un intero schermo in modalità orizzontale. In questo caso riuscirete a lavorare e scrivere meglio i messaggi. La differenza rispetto allo schermo singolo è limitata, ma in caso di mail o messaggi corposi, aiuta.

Instagram può essere usato solo in verticale, e in questo caso visualizzerete unicamente delle fotografie più grandi. Lo stesso vale per Facebook, c'è più area utilizzabile e i vari messaggi si svilupperanno maggiormente in larghezza, costringendo a qualche scroll in meno.

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Molto comodo il calendario, semplicemente perché vedrete una porzione maggiore di giorni. La navigazione online dipende invece dal sito che visitate. Considerando che si tratta sempre di uno smartphone, e viene riconosciuto come tale, di default i siti si visualizzeranno in modalità mobile, senza guadagnare molti vantaggi dall'ampiezza del doppio schermo. Se però visualizzerete le versioni desktop e i singoli contenuti, potrete leggere tutto velocemente con meno interazioni.

Youtube e Twtich vi permettono, in verticale, di vedere un video più grande, ma la divisione centrale dello schermo non è un granché. In orizzontale vedrete su uno schermo il video, e sull'altro i commenti. Utile se volete interagire, altrimenti non vi cambierà nulla.

Il capitolo giochi è molto complicato, poiché i titoli non sono fatti per essere utilizzati in questa modalità e nemmeno per rispondere a un cambio di inclinazione dello smartphone. Vi troverete quindi in situazioni dove vedrete solo una porzione dello schermo, e quindi il gioco sarà inutilizzabile, ad altre dove potrete sfruttare un grande schermo verticale e, nonostante la linea di separazione centrale, potrete ugualmente giocare. La situazione ideale, al momento, non esiste.

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Insomma, tutto dipende dall'applicazione che userete, oltre a fare uno sforzo aggiuntivo per cambiare le vostre abitudini. I primi giorni d'uso non ci veniva per nulla naturale aprire lo smartphone, mentre costringendoci abbiamo scoperto alcune situazioni piacevoli, soprattutto quando si tratta di gestire lunghi messaggi.

Soddisfacente l'audio, quanto a potenza degli altoparlanti. Anche in questo caso non siamo di fronte a nuovi record, ma Axon M si posiziona nella fascia alta della classifica. La qualità è invece nella media.

Autonomia

Eravamo preoccupati per l'autonomia, dato che lo schermo è solitamente l'elemento che impatta maggiormente sul consumo energetico, e in questo caso avere due schermi significa, potenzialmente, un impatto doppio sulle prestazioni. 

Chiaramente se userete la modalità doppio schermo continuamente, la batteria durerà meno rispetto alla modalità singola, ma nell'uso quotidiano vi renderete conto che per la maggior parte del tempo lo userete come un normale smartphone a singolo schermo, per aprirlo solo nelle situazioni sopra citate. 

Questo porta a un consumo energetico non molto differente rispetto a un altro smartphone. Ciò significa che arriverete fino a sera e poi dovrete per forza ricaricarlo durante la notte. Il fatto che non abbia alcuna funzione di schermo sempre attivo, aiuta a mantenere sotto controllo questo potenziale problema, nonostante l'ergonomia solo discreta derivante dal posizionamento del tasto home avrebbe giovato di questa funzione, considerando che la maggior parte delle volte che guardiamo lo smartphone è per controllare l'ora o se abbiamo ricevuto qualche notifica.

Insomma, l'autonomia non segna alcun record, ma non è nemmeno un fattore negativo.

Fotocamera

ZTE Axon M può contare su un'unica fotocamera da 20 MP con obiettivo f/1.8, posizionata al di sopra dello schermo principale. Per poterla azionare, oltre a toccare sull'icona dell'apposita app, occorre girare lettaralmente lo smartphone. Una scomodità nell'utilizzo quotidiano, che fa perdere l'immediatezza di scatto.

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La qualità delle foto è sopra la sufficienza, almeno in condizioni di buona luminosità. In notturna la situazione cambia, complice anche l'assenza di una stabilizzatore ottico dell'immagine. Insomma, con poca luce subentra parecchio rumore. Ho comunque apprezzato la presenza dei controlli manuali nell'app di default, così come la possibilità di avere a disposizione un sensore con una buona risoluzione per i selfie.

I video vengono girati fino alla risoluzione 4K, a 30 fps. Anche in questo caso la qualità è sopra la sufficienza in diurna, mentre convincono meno in notturna. In generale, un comparto fotografico che non fa gridare al miracolo.

Verdetto

Axon M è un prodotto unico nel suo genere, come uniche sono le situazioni in cui il doppio schermo fa la differenza. Lo scenario migliore è senza dubbio quello della produttività, dove usare un display "allargato" per visualizzare ampie porzioni di testo, nonché una tastiera che non copre le parti importanti dei messaggi, aiuta a scrivere più velocemente. 

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La modalità che permette invece di visualizzare due applicazioni differenti sugli schermi è la più difficile da giudicare. Ci siamo sforzati a farlo, ma a parte condizioni specifiche dove dovrete fare dei copia e incolla tra due applicazioni, non accade quasi mai che si riesca a focalizzarsi su due app in contemporanea. Magari se siete dei divoratori di social e volete tenere aperti in contemporanea Facebook e Instagram, o girato orizzontalmente se vi piace guardare un video e nel frattempo leggere i messaggi.

Ad ogni modo, gli smartphone ci hanno abituato a un modello d'uso differente, ormai da anni, ed è difficile cambiarlo in pochi giorni.

La dotazione tecnica, prestazioni, qualità dello schermo e dell'audio sono tutte soddisfacenti, ma senza segnare alcun record, ricadono nella media. Speravamo qualcosa di più dalla fotocamera, che abbina a un modello d'uso discutibile, una qualità soddisfacente solo in condizioni di buona luminosità.

Leggi anche: ZTE Axon M, lo smartphone ripiegabile in Italia con TIM

Infine, il prezzo è il punto forse più delicato. Il fatto è che se il modello d'uso a doppio schermo possa essere più o meno utile, in base alla situazione, un prezzo di 899 euro sarebbe stato giustificato se la qualità generale fosse stata più elevata. A onor del vero si trova già a prezzi più bassi, ma sempre attorno ai 700 euro. È inoltre possibile acquistarlo, per i clienti TIM, attraverso una formula che prevede la rateizzazione, a 20 Euro per 30 mesi senza alcun anticipo. 

Tutto questo porta indubbiamente a una conclusione netta: scegliete Axon M solo e unicamente se vi ritrovate spesso nelle situazioni in cui vi abbiamo detto che il doppio schermo fa la differenza, in positivo. In tutti gli altri casi, esistono molti altri smartphone qualitativamente migliori sotto tutti i profili, allo stesso prezzo o anche meno.