Il Samsung Galaxy S2

Se il primo Galaxy S fu il dispositivo con cui Samsung iniziava a giocare sul serio nel mondo Android, allora il Galaxy S2 fu quello con cui alzava la posta e si giocava il piatto. Presentato al Mobile World Congress 2011 di Barcellona, il Galaxy S2 servì a Samsung per superare la concorrenza con il suo processore dual-core Exynos e un incredibile schermo SuperAMOLED+. Grazie ai componenti interni realizzati in proprio, Samsung si avviava a diventare il produttore di smartphone Android con la più grande integrazione verticale.
Avendo collaborato con Google al progetto del Nexus S, inoltre, Samsung fu in grado di dare al suo top di gamma del 2011 prestazioni migliori rispetto alla media. In quel momento le prestazioni elevate su un top di gamma non erano una garanzia, ma il GS2 con Android 2.3 era davvero molto fluido.
Il Galaxy S2 non aveva il design ricurvo e il metallo dell'HTC Sensation, ma compensava lo chassis in plastica con molta potenza in un formato compatto e leggero. Era al pari o meglio della concorrenza anche per autonomia e qualità della fotocamera.
Lo schermo AMOLED del GS2 aveva una risoluzione di 800x480 pixel ma con colori più vividi e brillanti rispetto ai modelli LCD. Rispetto agli altri smartphone in circolazione, lo schermo del GS2 era impressionante, e fu un forte elemento differenziante per l'azienda sudcoreana.
Il GS2 era diverso anche dal punto di vista del software. L'interfaccia Touchwiz era luminosa, in stile cartoon e insolita, con tracce della versione base di Android, più scura rispetto a quella del Galaxy S e con una forte presenza di colori primari. Persino HTC, che puntava su una schermata home "3D" piena di widget, era riuscita a creare un design più coerente rispetto a quello di Samsung. Ma era il 2011, e le personalizzazioni di Android erano ancora un gran caos. Il GS2 arrivò in Europa e Asia nella primavera del 2011, prima che negli Stati Uniti.