Il gran momento di HTC

Tra il 2010 e il 2011 Android subì una profonda trasformazione. Le versioni per tablet e smartphone, che erano separate, furono fuse in una sola. Cominciò a farsi sentire la presenza di una rinnovata attenzione al design, e furono introdotti nuovi prodotti come il Galaxy Nexus o il primo Samsung Galaxy Note.

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a cura di Tom's Hardware

Il gran momento di HTC

htc beats event 2011

Nel 2011 HTC era più o meno il re del mondo Android. L'azienda taiwanese aveva scommesso sul sistema operativo di Android e aveva vinto, con vendite mensili che superavano il miliardo di dollari e che le avevano permesso di guadagnare una posizione di tutto rispetto nell'importante mercato statunitense, nel terzo trimestre dell'anno.

L'orologio dell'interfaccia HTC Sense era diventato un'immagine familiare, presente nelle pubblicità di tutto il mondo. I nuovi terminali ricevevano recensioni entusiaste, e HTC divenne sostanzialmente il volto pubblico di Android e l'alternativa de facto all'iPhone di Apple.

La misura del successo di HTC, forse, è più chiara guardando agli eventi che l'azienda riusciva a realizzare. Per presentare il Sensation XL – un modello relativamente minore – e celebrare l'acquisizione parziale di Beats Electronics (la parte fu poi ceduta nel 2013), HTC affittò il London Roundhouse per una conferenza stampa affollata di celebrità, che includevano will.i.am, Fedde Le Grand e Nero, Dr. Dre e Lady Gaga.

Per un'azienda che promuoveva sé stessa con il motto "discretamente brillante", HTC ruggiva.

htc beats phones
htc beats club
htc beats crowd
htc beats execs london

Ma c'erano anche i primi segni del declino che avrebbe portato HTC dal vertice ai margini del mercato, dove si trova ora. I primi esperimenti di HTC in ambito tablet, il Flyer e il Jetstream, ricevettero un'accoglienza tiepida. E la concorrenza da parte di prodotti quali iPhone 4S, Samsung Galaxy S2 o Galaxy Note si fece sentire sul fatturato, con profitti in calo sia a novembre sia a dicembre.

L'esperienza di HTC nel mondo dei tablet praticamente finì con il Flyer – il Jetstream ebbe una distribuzione limitata negli Stati Uniti ed era carissimo. Si vociferava che l'azienda fosse al lavoro su altri tablet, e la indiscrezioni sono state confermate dal dirigente dell'azienda Graham Weheeler. I lavori però furono interrotti:

"In HTC eravamo ossessionati dall'idea di creare prodotti che si potessero differenziare, che facessero connettere le persone in modi diversi", spiega Wheeler, "e anche prima nel Nexus 9 avevamo cominciato a sviluppare dei tablet, internamente ad HTC, ma poi decidemmo che non c'erano elementi differenzianti, così non li portammo sul mercato".

Negli anni successivi HTC continuò a essere soprattutto un produttore di smartphone, mentre diventava sempre più difficile farsi strada solo vendendo telefoni. Le vendite di iPhone continuavano ad aumentare, e Samsung investiva fiumi di denaro in marketing e in tecnologie differenzianti, così HTC cominciò a sentire la pressione. L'azienda ha cominciato solo di recente a esplorare altri campi, con dispositivi come la Re Camera o il Vive, o il tablet Nexus 9 – realizzato in collaborazione con Google.

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Il ruolo di HTC nel mondo degli smartphone si è sicuramente ridotto rispetto alle glorie del 2011, ma l'azienda nutre molte speranze con le nuove categorie di prodotti e nuovi smartphone di fascia media come l'HTC One A9.

Ecco la situazione come la descrive Jason Mackenzie, presidente di HTC America:

"Viviamo in un mondo molto eccitante, perché ci saranno miliardi di prodotti. E quando si parla di indossabili e cose del genere la gente pensa subito al polso, a oggetti che contano i passi e che ti aiutano a rimetterti in forma. Ma tutto sta diventando connesso. Quindi ciò che faremo come azienda è tornare alle nostre origini, guardare a quelli che sono nomi di riferimento in categorie diverse dalla telefonia".