Asus Nexus 7

Il 2012 ha visto Samsung crescere a dismisura fino a diventare la più importante azienda al mondo nel settore. Google quell'anno pubblicò l'importante aggiornamento Jelly Bean, e nascevano le prime ROM alternative, tra cui l'importante Cyanogen Mod.

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a cura di Tom's Hardware

Asus Nexus 7

nexus 7 hands on 1

Un anno dopo la presentazione dello sfortunato Motorola Xoom, Google ampliò il proprio catalogo con il primo tablet Nexus, vale a dire il Nexus 7, nato da una collaborazione con Asus. Presentato in occasione della Google I/O 2012 (ogni partecipante ne ricevette uno) il Nexus 7 era la piattaforma di lancio di Android 4.1 Jelly Bean. Ma segnò anche l'impegno di Google nel fare di Android un sistema operativo adatto ai tablet, con diverse applicazioni sviluppate per gli schermi più grandi.

Questo dispositivo da sette pollici era un lontano parente del MeMo Pad di Asus, un dispositivo di fascia bassa. In effetti, si racconta che il Nexus 7 fu concepito al CES 2012, dove era esposto l'ASUS MeMo Pad. L'estate successiva, il dirigente di ASUS UK e Nordic, Benjamin Yeh, disse a Forbes qualcosa in più riguardo all'uscita del Nexus 7:

"I nostri dirigenti più importanti hanno incontrato quelli di Google al CES per parlare di alcune opportunità e di come loro vedevano il futuro del mercato. E fu allora che ci venne l'idea di un Google Nexus 7 fatto da Asus. Era gennaio, e la produzione sarebbe cominciata a maggio".

Asus e Google presentarono il Nexus 7 in gennaio, mentre la produzione di massa sarebbe partita nel maggio successivo.

Era più che un semplice tablet Asus rimarchiato, con variazioni nel design e nelle funzioni dovute all'influenza di Google. L'area posteriore aveva una finitura che la rendeva più semplice da afferrare. Aveva un valido schermo (per l'epoca) con risoluzione 1280x800, e all'interno c'era il processore Nvidia Tegra 3. Per 200 dollari era una proposta fantastica: per qualità costruttiva e prestazioni questo dispositivo si staccava nettamente da tutti gli altri tablet Android dal prezzo simile.

2012 nexus 7 back

Il Nexus 7 era progettato per essere tenuto in modalità ritratto (vale a dire in verticale), e aveva un'interfaccia più simile a quella degli smartphone. Tale continuità tra tablet e smartphone non solo migliorava l'usabilità, ma rendeva il Nexus più semplice da usare con le applicazioni per smartphone "ingrandite".

Gli sviluppatori avevano ora un nuovo dispositivo con cui lavorare, in un contesto nel quale i prodotti con lo schermo più grande avevano guadagnato nuova importanza. Ora potevano testare le proprie applicazioni e dedicarsi a una nuova varietà di dispositivi. Sfortunatamente tutto questo non rese il pubblico entusiasta riguardo alle applicazioni per tablet, o verso i tablet stessi. Ma l'offerta che abbiamo oggi si può attribuire direttamente agli sforzi che fece Google nel 2012.

Il Nexus 7 inoltre era affetto da problemi alle prestazioni del supporto di archiviazione, e di certo questo non contribuì al suo successo. Il problema si sarebbe risolto con gli aggiornamenti software, ma non prima che il modello del 2012 fosse sostituito dal Nexus 7 successivo.

Le vendite comunque furono più che discrete: il successo iniziale del modello Wi-Fi fu accresciuto quando arrivò la versione 3G (che aveva 32 GB di spazio), e Asus arrivò ad affermare di aver venduto cinque milioni di Nexus 7 solo nel 2012. La collaborazione tra Google e Asus sarebbe continuata nell'anno successivo, portando a un nuovo Nexus 7 più sottile, leggero e veloce.