Visto da dietro

YotaPhone 2 ha un secondo schermo nella parte posteriore, un modello a inchiostro elettronico che permette di risparmiare batteria.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Visto da dietro

Ma cosa permette di visualizzare il secondo schermo? Un po' di tutto, ma non lo userete per guardare un film. In realtà potrete, ma non avrebbe alcun senso visualizzare un filmato su uno schermo a scala di grigi di qualità nettamente inferiore rispetto a quello anteriore, e lo stesso vale per le foto. E non ci vorrete nemmeno giocare: qualità, refresh, precisione degli input, tutt'altro che idonei per visualizzare un bel gioco 3D. Alcune applicazioni però si trovano a loro agio su questo schermo, e alcune sono già installate. 2048, Sodoku, Scacchi e Dama sono appositamente realizzate per funzionare bene sullo schermo secondario, e si prestano bene considerando la loro staticità. Altri sviluppatori potranno adattare giochi e applicazioni, ma tutto dipende dalla loro volontà, ma anche dalla tipologia di applicazione. La regola è semplice: più la grafica/elementi sono semplici e così l'interazione tra di essi, più possibilità avrete che l'applicazione funzioni bene sullo schermo a inchiostro elettronico.

Ovviamente la visualizzazione di testi è, come si dice, la morte sua, e Yota mette direttamente a disposizione un eBook reader e RSS Reader basato su Feedly. Tenete sempre a mente quello che vi ho detto sulla qualità grafica; potrete leggere tranquillamente i testi, ma non aspettatevi la qualità degli ultimi eBook Reader Kindle.

Un'altra situazione dove torna utile è quando vorrete usare delle applicazioni per molto tempo, evitando di incidere troppo sulla batteria, come durante una lunga navigazione GPS. In questo caso non potrete contare sulla grafica (con la scala di grigi non si distinguono bene le tracce), ma pittogrammi e guida vocale sono assicurati.

L'applicazione per configurare lo schermo posteriore si chiama "YotaHub" e permette di accedere a "YotaCover" e "YotaPanel". Il primo è come la schermata di blocco di Android, personalizzabile nell'immagine, e si può scegliere per visualizzare anche le foto direttamente da Facebook o Instagram. Abbastanza inutile, a meno che non vorrete veramente usare il secondo schermo come una sorta di cover personalizzata. Più interessante è YotaPanel, una schermata in cui è possibile raggruppare vari widget e collegamenti veloci. Ce ne sono di già preconfigurate, che possono poi essere modificate a piacimento. Potrete ad esempio visualizzare i contatti preferiti, l'ora, lo stato della batteria e le notifiche, assieme ai collegamenti veloci per chiamate o calendario. Inoltre potrete attivare più pannelli da scorrere l'uno dopo l'altro. E qui che il secondo schermo acquista significato e che permette di raggiungere l'obiettivo di Yota: evitare di accendere lo schermo quando non necessario e risparmiare batteria. Questa è la caratteristica più apprezzabile e che probabilmente si userà più spesso.

Un'altra funzione è quella chiamata "mirror", letteralmente "specchio". Si accede con uno swype dal tasto home, dal basso verso l'alto come per attivare Google Now. Un'icona a sinistra di quella Google permette di trasferire sullo schermo posteriore quello che si sta vedendo su quello principale. Immaginate di leggere questo articolo dal browser sullo schermo principale, potrete attivare il mirror e continuare la lettura su quello posteriore, interagendo con la pagina web senza alcun problema e risparmiando batteria. Lo stesso vale per qualsiasi altra applicazione, dagli SMS alle mail, a Facebook, il calendario o il Play Store. La domanda da porsi è: perché passare allo schermo posteriore? La risposta è sempre la stessa, "per risparmiare batteria". Perché non godrete di una migliore ergonomia, al contrario, ma guadagnerete qualche minuto.

Sempre dal menù che si attiva passando un dito verso l'alto sul tasto Home potrete scattare un'istantanea dello schermo principale, e mantenerlo sullo schermo posteriore. Se invece avvierete la fotocamera e attiverete il mirror, ecco un ottimo modo per scattare un selfie con la fotocamera posteriore, nettamente migliore rispetto a quella anteriore.