Due dimensioni e mezza

Apparso nelle sale giochi giapponesi nella primavera del 2007, Battle Fantasia viene finalmente portato su console, prima in Giappone e poi nel resto del mondo. Riuscirà a ritagliarsi un suo spazio nel mercato dei picchiaduro?

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a cura di Tom's Hardware

Due dimensioni e mezza

La visuale 2D probabilmente non incontrerà i gusti di tutti, ma le magnifiche ambientazioni 3D non passano inosservate. Il villaggio, l'osservatorio o l'industria metallurgica, nonostante siano inanimati, tolgono letteralmente il fiato. L'atmosfera fantasy è resa anche dai personaggi, oltre che dagli ambienti: il capriccioso Marco, fratello minore di Urs, la principessa Olivia, la cameriera Coyori, che in una vita precedente era una gatta, il coniglio magico Watson, o ancora Donvalve, dalla lunga barba bianca. Chi giocherà a Battle Fantasia rimarrà sicuramente affascinato da almeno uno di questi personaggi, il cui aspetto è completato, come dicevamo prima, da una ben sviluppata storia di backgruound. Il numero di personaggi è però troppo esiguo, soprattutto se si considera che i colpi speciali a loro disposizione sono davvero pochi. La lista di personaggi molto corta è, senza ombra di dubbio, uno dei difetti principali di Battle Fantasia.

Tecnicamente parlando, Battle Fantasia è un gioco di discreta fattura, con tempi di caricamento molto brevi tra un combattimento e l'altro . La colonna sonora sottolinea bene il carattere epico del gioco: la melodia principale è molto piacevole, e i vari brani che si sentono durante i combattimenti sono sufficientemente diversificati tra loro da non diventare mai noiosi. Azzeccata l'idea di lasciare le voci originali dei personaggi, piuttosto che optare per un doppiaggio piatto e privo di carattere.

Coloro che vorranno confrontarsi con altri giocatori, avranno pane per i loro denti grazie alla modalità online.