Bungie: dopo le controversie, una figura importante fa un passo indietro

A seguito delle recenti accuse verso un'importante figura all'interno di Bungie, questa ha deciso di cedere la sua posizione all'interno dell'azienda.

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a cura di Francesca Malacario

Bungie, la colossale azienda che sta dietro a titoli di grosso spessore come Destiny 2 e la saga di Halo, nelle ultime settimane è stata sotto il mirino per via di un'importante figura all'interno del team che è stata di recente protagonista di vicende controverse. Stiamo parlando di Gayle d'Hondt, la quale ricopriva il ruolo di leader delle risorse umane all'interno dell'azienda, ed è stata accusata di sessismo e tossicità sul posto di lavoro. A seguito di ciò, l'impiegata ha deciso di prendere un passo indietro e di ritirarsi dalla sua posizione nella compagnia.

La notizia è stata estrapolata da un'email dell'azienda, dove Gayle parla dell'attuale situazione che la vede coinvolta: all'interno di essa, questa specifica che le sue intenzioni sono sempre state quelle di fare tutto ciò che è in suo potere per rendere l'ambiente di lavoro all'interno dell'azienda un luogo sicuro per tutti, aggiungendo che Bungie ha bisogno di andare avanti e di nuove persone all'interno del team. Menziona, inoltre, il fatto che lei abbia sempre lavorato sodo per rimuovere eventuali figure tossiche dal team, e tra questi c'era inclusa anche la persona che, secondo quanto riferito, venne licenziata dopo aver abusato di Gayle.

È quindi ufficiale: Gayle d'Hondt non ricoprirà più il ruolo di leader delle risorse umane per Bungie, ma non è ancora chiaro se questa abbia deciso di lasciare la compagnia o meno. L'unica informazione che si ha al riguardo è il fatto che pare che questa sia impegnata con il capo del personale dell'azienda per decidere il da farsi.

Questo tipo di situazioni ci è sicuramente familiare, specialmente nell'ultimo periodo dove stanno venendo fuori tantissime controversie riguardo Activision Blizzard, che vedono coinvolte parecchie figure dell'azienda, tra cui il CEO stesso Bobby Kotick. Ma i drammi, purtroppo, non vedono protagonisti soltanto questa compagnia: di recente, infatti, anche all'interno di PlayStation c'è stato uno scandalo.

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