Call of Duty: Modern Warfare 2, Activision dichiara guerra ai cheater

Call of Duty: Modern Warfare 2 non è ancora stato lanciato sul mercato ma gli sviluppatori stanno già punendo duramente i creatori di cheat.

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a cura di Antonio Rodofile

Indipendentemente dal gioco che stiamo utilizzando, trovarsi online e venire abbattuti da un aimbot che spara attraverso un muro non è mai bello. Molte software house, infatti, stanno iniziando a prendere provvedimenti sempre più seri nei confronti dei cheater e, soprattutto, di coloro che realizzano questi software per avvantaggiarsi in gioco. All’esempio recente di Destiny 2, infatti, si è unito anche Call of Duty: Modern Warfare 2 (potete prenotarlo su Amazon) che ha addirittura alzato il tiro.

A differenza di Bungie, infatti, Activision ha deciso di portare in tribunale gli autori dei cheat non solo per ottenere dei risarcimenti. Secondo i creatori di Call of Duty: Modern Warfare 2, infatti, società come EngineOwning, già citata in giudizio, non si limitano a rovinare il gioco agli utenti corretti ma svolgono delle vere e proprie attività criminali. L’accusa per queste società è infatti quella di racket, le cui pene prevedono addirittura la reclusione per coloro che se ne macchiano.

Secondo gli autori di Modern Warfare 2, gli autori dei cheat hanno una vera e propria organizzazione. Le attività in questione, con una rete di collaboratori che opera non solo negli Stati Uniti ma anche all’estero, sarebbero paragonabili ad una vera e propria estorsione. Gli autori, infatti, attraverso alcuni complici, vendono i propri software agli utenti che li usano per trarre vantaggio in gioco. In questo modo, si crea una compravendita illegale di questi programmi che genera un vero e proprio mercato.

Per vedere il lancio di Call of Duty: Modern Warfare 2 dovremo ancora attendere la fine di ottobre. Tuttavia è bastata la beta attualmente in corso per chiarire quali saranno le politiche di Activision nei confronti degli utenti scorretti. Per sapere se queste azioni legali sempre più aspre nei confronti di chi utilizza e produce cheat potrebbero, finalmente, segnare la svolta dei giochi online ma servirà del tempo per far sì che ciò accada.