Giorno 5: i problemi della Zona Nera

Recensione di The Division, l'MMO sparatutto di Ubisoft che vi porta in una New York infettata da un temibile virus.

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a cura di Tom's Hardware

Giorno 5: i problemi della Zona Nera 

La Zona Nera è l'area di Manhattan deputata al PvP. Potete esplorarla fin da subito, ma i nemici controllati dal computer partiranno dall'undicesimo livello, quindi vi conviene farvi trovare pronti all'appuntamento con personaggio e armi del livello giusto.

La Zona Nera racchiude le armi e gli equipaggiamenti più forti del gioco, per questo motivo la tentazione di esplorarla è notevole. In questa sezione potete accumulare punti esperienza speciali, una valuta da spendere presso i rivenditori specifici e, soprattutto, potete decidere se attaccare i giocatori per rubare il loro bottino o se combattere insieme a loro per uccidere in modo più efficiente i nemici controllati dall'intelligenza artificiale.

L'unico modo per conservare i tesori raccolti nella Zona Nera è procedere con un'estrazione aerea, che tuttavia allerterà chiunque nelle vicinanze. In questo modo gli altri giocatori potranno decidere se approfittare dell'estrazione per mettere in salvo i propri oggetti o tendervi un'imboscata e rubarvi il malloppo. Tutto molto intrigante, almeno sulla carta.

zona nera

Il fulcro della Zona Nera è che se si uccide un altro giocatore si è marchiati come Traditori, uno status che illuminerà di rosso il vostro nome e avvertirà i giocatori nelle vicinanze della presenza di una taglia sulla vostra testa. Chi uccide un traditore non riceve nessuna penalità, e si ottengono inoltre punti esperienza, soldi ed eventuale bottino. Il traditore ucciso, invece, perderà una grossa fetta di punti esperienza e di denaro, oltre a tutti gli oggetti e le armi che non sono stati messi in salvo con un'estrazione.

Il problema più grosso è legato al bilanciamento. I bonus per passare dalla parte del traditore sono praticamente inesistenti in confronto ai numerosi malus applicati dal gioco, e infatti i giocatori online si "comportano bene" nella Zona Nera, evitando a tutti i costi di essere marchiati come traditori. Un dettaglio che rimuove gran parte della tensione di tutta questa sezione PvP del gioco e nel corso delle nostre partite abbiamo potuto assistere in prima persona a questa tendenza.

Non è infatti raro vedere estrazioni, che dovrebbero essere i momenti con più tensione, completate senza nemmeno lo sparo di un proiettile. Abbiamo visto inoltre i consueti troll frapporsi fra la nostra linea di tiro e i nemici controllati dal computer per cercare di farci passare dalla parte dei traditori, ucciderci e poter rubare il nostro loot senza alcun problema. In generale, tuttavia, l'aria che si respira nella Dark Zone è d'amicizia, come se fossimo tutti compagni che vogliono soltanto ottenere oggetti preziosi senza rompere le scatole al prossimo. 

the division dark zone

Tutto questo non comporterebe alcun problema, se The Division avesse altre sezioni dedicate al PvP puro. Deathmatch a squadre, cattura la bandiera, sparatorie in arene e così via. I giocatori che vogliono testare le loro abilità con avversari umani devono rassegnarsi e diventare Traditori nella Zona Nera, anche se per ora equivale a firmare una condanna a morte.

Il giudizio finale sul PvP è comunque positivo. Le premesse sono ottime ed è facile presumere che il team di Ubisoft Massive intervenga presto sul rapporto rischi/benefici dei traditori. Tuttavia sarebbe ancora più bello se ci fossero aree deputate al PvP puro, senza doversi preoccupare di diventare traditori, perdere punti e soldi della Zona Nera. La speranza è che gli sviluppatori rispondano presto a questo appello.